
Un disastro chiamato amore di Chiara Giacobelli
Purtroppo mi trovo a scrivere solo adesso la recensione di questo libro che ho già letto da un po’, scusandomi del ritardo con l’autrice che mi ha gentilmente inviato una copia del romanzo. Ma, sebbene, appunto sia passato un po’ di tempo, è come se lo avessi terminato da poco: le sensazioni e le impressioni sono rimaste chiare ed è per questo che non farò alcuna fatica a parlarne.

Alex, Mr Lennyster, è una persona più composta e sicuramente ha tempi diversi nelle relazioni a due, pur dimostrandosi fin da subito, molto disponibile nei confronti di Vivienne. Dal loro primo incontro si comprende che piega prenderà il loro rapporto, a questo proposito non dico niente se non che la parte più “buffa” di Viv raggiunge qui il suo clou.
Alex dà subito l’impressione di essere il cosiddetto “bravo” ragazzo, simpatico, altruista e anche esteticamente non indifferente. Viv potrebbe aver fatto bingo! C’è qualcosa però in lui che le sfugge, ha come l’impressione che le stia nascondendo qualcosa…infatti così è!
Quest’aura di mistero e di segreti da scoprire crea coinvolgimento da parte del lettore.
Le ricerche della protagonista sull’attrice, diventa così la conoscenza di suo figlio, del loro passato e di ciò che c’è dietro al quadro della felicità che hanno sempre mostrato.
Ma anche per Viv diventa una scoperta, un viaggio dentro di sé. Lontana da casa e in un ambiente completamente nuovo per lei, riesce a guardare la sua vita da un altro punto di vista, valutando il suo presente ma soprattutto il suo futuro.
La relazione con Alex la spinge ad affrontare le sue mille paure ed il suo viaggio di lavoro diventa un viaggio di radicale cambiamento.
Molto ben delineate le personalità dei due protagonisti, simili per certi versi e complementari per altri. L’autrice riesce inoltre a dare movimento al romanzo, altalenando diversi tipi di narrazione e l’utilizzo di un linguaggio semplice e diretto rendono la lettura molto gradevole e scorrevole.
Un disastro chiamato amore è un romanzo divertente, al di là del senso dell’umorismo che ogni lettore può avere, si cerca di rimanere sempre nella leggerezza, ma mai nella superficialità, per tutta la durata del romanzo. Oltre a questo, gli elementi di novità rispetto ai romanzi dello stesso genere sono le caratteristiche che contraddistinguono i due protagonisti, soprattutto per quanto riguarda la parte maschile, Alex, così diverso se confrontato con i “belli e tenebrosi” (per non dire str…i) già visti, rivisti e stravisti, nei romance.
Una storia fresca, perfetta per il periodo in cui l’ho letto, in estate, ma adatta per tutto l’anno, quando si ha voglia di leggere qualcosa di frizzante ed emozionante allo stesso tempo!
Il finale lascia presagire un possibile seguito, spero di leggerlo presto.
Ringrazio l’autrice per la copia e mi scuso se ho tardato un po’ per la recensione.

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