
Quel che resta del giorno di kazuo Ishiguro
Titolo originale: The remains of the day
Anno di pubblicazione: 1989
Edizione: Einaudi, 2006
Pagine: 271
Stevens è un maggiordomo e lavora a Darlington Hall per l’americano Farraday, per varie vicissitudini si trova a dover fare un viaggio per la campagna inglese, con l’intento di incontrare miss Kenton, una governante che aveva lavorato a Darlington in passato, per cercare di convincerla a tornare.

Il viaggio del maggiordomo è sicuramente un viaggio di scoperta e giorno dopo giorno si fanno spazio in lui i ricordi. Attraverso i numerosi flashback, sotto forma di diario, ripercorriamo i momenti salienti della sua vita e se da una parte il lettore conosce un po’ di più il protagonista, episodio dopo episodio, Stevens ha l’opportunità di fare un quadro completo della sua intera esistenza.
Il libro rappresenta anche un modo diverso per raccontare l’ascesa al potere del nazismo, Darlinghton Hall ha ospitato anche personalità rilevanti del regime, assistiamo a questi incontri e al cambiamento del padrone di casa che attraverso gli occhi del maggiordomo, talvolta diventa decisamente ironico!
“Vi è una situazione ed una soltanto nella quale un maggiordomo che abbia a cuore la propira dignità può sentirsi libero di sgravarsi del proprio ruolo, e cioè quando sia completamente solo.”
Il tutto contornato da umorismo inglese, più marcato all’inizio, pur rimanendo sempre molto latente, che si va assottigliando verso la fine, quando i toni si fanno diversi.
Se infatti nella prima parte c’è la curiosità data dalla novità e della scoperta, verso la fine si fa spazio alla malinconia, alla nostalgia, se si sceglie una vita così diventa poi inevitabile interrogarsi quando, forse, è ormai troppo tardi per cambiare rotta.
Ed è proprio in quest’ultima parte che tutta la poetica di Ishiguro sboccia, dimostrando tutta la delicatezza dei sentimenti e l’intimità dei pensieri del protagonista.
“E forse allora vi è del buono nel consiglio secondo il quale io dovrei smettere di ripensare tanto al passato, dovrei assumere un punto di vista più positivo e cercare di trarre il meglio da quel che rimane della mia giornata. Dopotutto che cosa mai c’è da guadagnare nel guardarsi continuamente alle spalle e a prendercela con noi stessi se le nostre vite non sono state proprio quelle che avremmo desiderato'”
Spero di vederlo e parlarvene presto, sono molto più che curiosa di vedere se le impressioni che ho avuto siano fondate o meno.
Voi avete letto il libro o visto il film??

5 film poco conosciuti
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Un commento
Silvia May
Ciao Gioia ❤
Ho letto anche io Non lasciarmi qualche anno fa, ma voglio rileggerlo per rispolverarne il ricordo. Ti consiglio il film, a mio parere molto bello!
Sono curiosa di leggere Quel che resta del giorno, sarà una delle mie letture dell'anno.