
Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda
Se parli direttamente con le persone trasmetti un’emozione più intensa, anche se le parole sono incerte e la cadenza è diversa; in ogni caso, il messaggio che arriva assomiglia di più a quello che hai in testa, rispetto a quello che potrebbe ripetere un interprete – o no? – perché dalla bocca dell’interprete non escono emozioni, escono parole, e le parole sono solo un guscio.
Ottimo. Almeno il tempo è una cosa certa.No, Fabio. Di certo non c’è nulla.Il tempo lo è, Enait. Scorre alla stessa velocità in ogni parte del mondo.Dici? Sai, Fabio, non ne sarei così sicuro.
Eppure a me bastava che arrivassero buone notizie anche di uno solo. Mi bastava sentire: lui ce l’ha fatta, c’è riuscito, è arrivato in Turchia, in Grecia, a Londra, ed ecco che subito mi facevo prendere dal coraggio. Se ce l’ha fatta lui posso farcela anch’io, pensavo.
Mi è venuta fame, ma non ho chiesto cibo. Mi è venuta sete, ma non ho chiesto acqua.
Come si fa a cambiare vita così, Enaiat? Una mattina. Un saluto.
Lo si fa e basta, Fabio.
Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. È così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento. Mia madre, ad esempio, ha deciso che sapermi in pericolo lontano da lei, ma in viaggio verso un futuro differente, era meglio che sapermi in pericolo vicino a le, ma nel fango della paura di sempre.
Gioia

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