5 libri che non mi sono piaciuti

Il rosso, l’arancione e il giallo, sono questi i colori di cui, da qualche giorno, si parla e da cui dipendiamo. In questa nuova puntata con la rubrica del Venerdì (oggi 13…ma in un anno del genere, non ci facciamo proprio caso) parliamo di libri grigi o anche neri! 5 libri che non mi sono piaciuti, quei libri che, per un motivo o per un altro, non ci hanno convinto.

Ninfee nere di Michel Bussi

Iniziamo a bomba, lo so. Un libro di cui ho sentito parlare in lungo e in largo e, anche per questo, su cui riponevo alte aspettative. Ammetto che non sia un no deciso e netto, perché il libro è coinvolgente, la scrittura di Bussi sostiene la storia per gran parte del romanzo. Una storia densa di arte, di misteri, di segreti in grado di tenermi incollata alle pagine ma, c’è un ma. Ripongo molta fiducia nel finale, in generale. In un noir/thriller lo considero un elemento fondamentale. Non posso entrare nei dettagli ma, al termine devo ammettere che mi sono quasi sentita presa in giro! Ero pronta a tutt’altro finale, ad un “incastro” diverso. Leggerò però sicuramente qualcos’altro di suo perché voglio capire se sia un’espediente che utilizza spesso nei suoi romanzi.

Persone normali di Sally Rooney


Bomba n° 2 sganciata! Di Sally Rooney si parla molto da un paio d’anni, dall’uscita cioè del suo primo romanzo Parlarne tra amici, che non ho letto. Se ne parla di più dopo l’uscita del suo secondo, Persone normali e ancora di più dopo l’uscita della serie tv tratta da questo romanzo. La guardavo da lontano e avrei continuato, con molta probabilità, a guardarla da lontano. A Giugno, Persone normali è stato scelto dal gruppo di lettura LiberTiAmo, come lettura del mese e mi sono decisa a leggerlo. Anche se non avrei dovuto, avevo alte aspettative visti gli elogi letti e ascoltati in giro. Come per Bussi, la scrittura della Rooney risulta scorrevole (al di là del non utilizzo della punteggiatura nei dialoghi, nel discorso diretto, a cui non sono riuscita a trovare un perché!) ma, per me, non abbastanza coinvolgente.

Durante la lettura, però, mi rendevo sempre più conto di non riuscire a comprendere in pieno i due protagonisti, come se qualcosa sfuggisse. Tutto questo si è tradotto in poco coinvolgimento nell’evoluzione sia dei protagonisti, sia del rapporto tra i due. Un’evoluzione prevedibile e che, infatti, non si conclude che con un finale (semi) aperto. “Freddezza” è quello che spesso la lettura mi ha trasmesso, facendomi dubitare non poco sulla mia sensibilità.

Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton

Non c’è due senza tre. Si tratta di un libro di sicuro diverso dagli altri del suo stesso genere. Non è una lettura così semplice, può risultare macchinoso, dagli intrecci complicati e, in realtà lo è, ma non sono questo l’ aspetto che non mi ha convinto. Quello che mi ha fatto storcere il naso e che ha influito a rallentare la lettura è stata la lunghezza che ho trovato eccessiva. Lo avevo già citato tra i libri famosi che non mi sono piaciuti ma, visto che sta per uscire il suo nuovo romanzo, mi è tornato in mente. Vorrei però potergli dare una seconda possibilità!

Il profumo delle foglie di limone di Clara Sanchez

Raramente mi decido a dare via, vendere o scambiare, i libri che leggo. Per adesso, ho ancora spazio e mi dispiace allontanare dalle letture che faccio, belle o meno belle che siano. Una piccola premessa per farvi capire che il fatto che io abbia dato via sia questo romanzo sia La voce invisibile del vento, sempre della Sanchez, può dirla lunga su quanto non mi sia piaciuto. L’idea alla base, tutto sommato, era intrigante, ma il come sia stata sviluppata l’ha fortemente penalizzata. Una lettura noiosa e, a tratti, anche irrealistica.

Mistero a Villa Del Lieto Tramonto di Minna Lindgren

Quando ho recuperato questo libro, ormai 4 anni fa, ero felicissima! Ricordo di averlo acquistato da un ragazzo su un gruppo facebook a pochi euro! Una vera occasione, visto che era un libro che tenevo d’occhio da un po’. Mi incuriosiva ed ero molto fiduciosa sulle irriverenti vecchiette protagoniste: Siiri, Irma e Anna-Liisa. Con molto dispiacere, però, non è riuscito a conquistarmi. Da un lato c’è il messaggio che l’autrice lancia, accendendo la luce sul tema degli anziani e le case di riposo, dall’altra c’è lo sviluppo della storia. Una storia a tinte gialle ma che non riesce a creare il giusto coinvolgimento, nonostante quel pizzico di ironia che la accompagna.

Nella recensione, di qualche anno fa, scrivo che avrei dato una possibilità agli altri romanzi della serie (fa parte infatti di una trilogia) ma, con il senno di poi, ammetto che quella curiosità si è ormai persa. Insomma ho capito perché quel ragazzo se n’era sbarazzato così.

Avete letto qualcuno tra questi libri che non mi sono piaciuti? Concordate oppure avete opinioni diverse? Quali sono i libri che non vi sono piaciuti?

Prossimi appuntamenti:

Ogni settimana proporremo una lista di 5 “cose”: 5 libri, 5 film, serie tv, personaggi, attori ecc ecc. A proporlo non saremo soltanto noi perché invitiamo anche voi a prendere parte attiva nella rubrica, iscrivendovi al gruppo facebook “Blogger: 5 cose che…” Per altre informazioni vi rimandiamo al post di presentazione che potete trovare QUI

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