C’era una volta Rita Levi Montalcini

Da un po’ di tempo ho voglia di scrivere dei post che vadano al di là di tutti gli articoli che scriviamo di solito, che esulino dalle rubriche e dalle recensioni e “a ruota libera” li richiuderà in sé. Non avranno scadenze e, chi può dirlo, magari questo sarà il primo e l’ultimo.

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Potrei fare la parte della femminista convinta e dire che “pubblico questo post oggi perché credo nell’ #8marzoognigiorno”. Per quanto possa essere d’accordo, la verità è che io e la disorganizzazione viaggiamo a braccetto e riesco a postarlo solo oggi! (Apprezzate almeno la sincerità!)

Se nell’ultima settimana avete fatto un giro in libreria o siete stati anche un minimo attivi sul web, avrete sicuramente notato questo libro. La Mondadori si sta dando decisamente da fare sulla promozione di questa nuova uscita, su facebook ho visto personalmente gente che a malapena legge i titoli del tg, condividerlo. Quindi, molto probabilmente, io non vi dirò niente di nuovo ed il mio sarà un post inutile (come se gli altri avessero questa grande utilità per l’umanità) ma ci tengo a parlare di questo libro che trovo semplicemente meraviglioso e delle (strane) circostanze che mi hanno portato ad acquistarlo.

Amo i libri che parlano di donne e adoro le illustrazioni, non potevo quindi farmi sfuggire Storie della buonanotte per bambine ribelli che riunisce in sé entrambe le cose. Ok, l’unica nota negativa è il prezzo, non è proprio così accessibile: i 19€ superano la media che di solito spendo per un libro ma, considerato tutto il lavoro che c’è dietro, direi che sono soldi ben spesi (Io, comunque alla fine, l’ho preso per 16,50€: i 2,50€ che cambiano la vita!)
Di solito in casi come questo, in cui il libro ci viene spiattellato in lungo e in largo, aspetto sempre un po’ prima di prenderlo, preferisco leggere prima qualche parere. In questo modo, in un buon 90% dei casi va a finire che non acquisti il libro, in più stiamo parlando di “favole” (o almeno lo stile è quello), quindi diretto ai lettori più piccoli. Allora perché acquistarlo se costa tanto, non ho idea di come sia e sono alla soglia dei 27 anni?!?!

Questo libro arriva in un periodo particolare. Se dovessi dirlo in maniera molto confidenziale direi che “casca a cecio”. (Per tutti coloro che non sono del Lazio “cade a pennello”)
Mi è capitato già di dirlo qui e lì in qualche post. Faccio parte di un piccolo gruppo teatrale molto ma molto ma molto amatoriale. Ci divertiamo e proviamo a far divertire con gli spettacoli che, non con poca fatica, scriviamo. Siamo partiti in 7 e lo scorso anno, per varie dinamiche, per dirla alla “Modugno, Franco e Ciccio”, siamo rimaste in tre. Che fare? Buttare all’aria 5 anni ed abbandonare di punto in bianco il nostro progetto? Ovviamente no, la caparbietà è donna! Abbiamo voluto così dare una svolta molto femminile allo spettacolo che avevamo in scrittura, intitolandolo “Non semo ‘e coste de nisunu” (Non siamo le costole di nessuno), in riferimento ad Adamo ed Eva. Gli uomini hanno fatto la storia. Ne siamo sicuri? E qual è stato, in tutto ciò, il ruolo delle donne? Qual è la loro verità? Ecco, noi abbiamo voluto dare le nostre risposte a queste domande. E così: Eva non veniva per niente considerata da Adamo e quindi si è rivolta al serpente; le Sabine quelle del “ratto” (a noi molto care dato che la Sabina è proprio la nostra terra), hanno in realtà stretto un patto; il saluto tra Beatrice e Dante è in realtà un equivoco e le principesse Disney non sono così felici e contente!
Quindi, avendo parlato di donne, per par condicio ci sembra giusto, nel prossimo spettacolo occuparci di uomini! (Ovviamente, sempre a modo nostro!) E dare una nostra personalissima interpretazione al dubbio che affligge le donne da generazioni e generazioni: Il principe azzurro esiste?
E veniamo quindi al dunque della questione e al perché di questo post che sembra un’interminabile introduzione!

Per dare una risposta bisogna partire dall’inizio, dalla nascita dell’idea del “principe azzurro”, quindi dalla favola di Cenerentola! E Cenerentola è un po’ quel tipo di donna che, è sì sfortunata, ma che essenzialmente non fa nulla di concreto per cambiare la sua situazione. Quindi prendendo Cenerentola come esempio di vita, continuiamo a rotolarci tra la cenere, tanto prima o poi un bell’imbusto in calzamaglia azzurra, sul suo destriero bianco verrà a salvarci.
 Così, nei miei voli pindarici, mi sono chiesta: che cosa succederebbe se invece della fiaba di Cenerentola da piccole ci raccontassero la “fiaba” di…che so, Rita Levi Montalcini?
Un paio di settimane dopo, quasi a risposta dei miei dubbi, ecco che arriva questo libro.
Potevo quindi lasciarmelo sfuggire.

All’interno non solo la storia della grande scienziata, ma anche quella di tantissime altre Donne. A differenza di Cenerentola, Biancaneve e compagnia cantante che, seppur con i loro messaggi, rimangono comunque nel mondo della fantasia, le loro non sono favole ma sono esempi concreti da prendere come riferimento, non solo per i piccoli lettori, ma anche per i più grandi.

Per quanto le cose siano cambiate nel corso dei secoli, la società è ancora ben lontana dall’essere paritaria, per non parlare delle società in cui il ruolo femminile è ancora marginale, sottovalutato e sottomesso a quello maschile.
100 donne, 100 storie, 100 esempi di determinazione, di caparbietà, di generosità, di tenacia…di vita.
Tra le pagine incontriamo scrittrici, pittrici, attiviste, dottoresse, politiche, informatiche, scienziate, cantanti, esploratrici, regine ed imperatrici, sportive, biologhe, astronome da ogni angolo del pianeta, e di ogni epoca storica! Inoltre ad ogni breve biografia è accompagnata un’illustrazione, ognuna realizzata da un’artista diversa! Un libro di donne, creato da donne per le donne. Realizzato grazie ad un progetto internazionale di crowdfunding e, per me, da sostenere!
Credo che un libro del genere, seppure sia diretto alle lettrici e ai lettori più piccoli, debba essere quantomeno sfogliato anche dagli adulti, donne in primis, ma anche dagli uomini. Per i più piccoli è una vera e propria fonte di conoscenza, per gli adulti una di approfondimento, io stessa non conosco molte delle donne che vengono citate.
Per concludere credo che non ci siano parole più adatte di quelle delle due autrici:

“Ora che questo libro è nelle vostre mani, proviamo solo speranza ed entusiasmo per il mondo che stiamo costruendo insieme. Un mondo in cui il genere non determinerà la grandezza dei nostri sogni o le mete che possiamo raggiungere. Un mondo in cui ciascuna di noi sarà in grado di dire con certezza <<Io sono libera!>>”.

Le pagine più particolari: le ultime! Le autrici lasciano spazio anche a noi lettori per scrivere la nostra storia. I bambini lo troveranno sicuramente molto divertente ma per noi grandicelli è così “facile” scrivere la nostra storia?

5 Risposte a “C’era una volta Rita Levi Montalcini”

  1. Quando ho letto che tutti erano in fibrillazione per questo libro mi sono detta "Rieccoci, altre autrici che cavalcano la moda dei libri per ragazzi". Invece mi sbagliavo, quando l'ho visto me ne sono innamorata. Sono d'accordo con te sul prezzo, tutte le illustrazioni valgono la pena!!
    ps. Bellissime le idee sugli spettacoli teatrali!!

  2. Ho sentito molto parlare di questo libro negli ultimi giorni e il tuo post mi ha dato la conferma di quello che avevo gia intuito.
    Sarà sicuramente uno dei miei prossimi acquisti!

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