Belgravia di Julian Fellowes – L’incipit del Lunedì

Buongiorno lettori e buon Lunedì!
L’incipit del lunedì è una rubrica che portiamo avanti, non sempre costantemente, su Instagram da un po’ di tempo. Abbiamo deciso di dargli maggiore continuità trasferendola qui sul blog.
Non è sempre detto che “chi ben comincia è a metà dell’opera” o che un incipit non così incisivo sia determinante per definire un libro ma è un elemento che ci incuriosisce particolarmente.
Di volta in volta, di Lunedì in Lunedì, vi presenteremo l’inizio di un libro diverso.

L’incipit di oggi è quello del libro che sto leggendo in questi giorni: Belgravia di Julian Fellowes. Gli amanti di Downton Abbey, molto probabilmente sapranno che Fellowes è (tra le altre cose di cui un Oscar per la sceneggiature del film Gosford Park) lo sceneggiatore della serie. Da qualche giorno sono venuta a conoscenza di una nuova serie tv, scritta sempre da Fellowes: Belgravia, tratta, com’è facilmente intuibile dall’omonimo romanzo del 2016, pubblicato in Italia da Neri Pozza.
L’occasione giusta, finalmente, per iniziare a leggerlo. Siamo nel 1815, a Bruxelles, alla vigilia della battaglia di Waterloo. Sophia Trenchard è una bella ragazza inglese e i suoi occhi azzurri sono rivolti esclusivamente verso Lord Edmund Bellasis, erede di un’importante famiglia. Il ballo organizzato dalla duchessa di Richmond, zia del giovane lord sarà l’occasione per la ragazza per conquistarlo definitivamente. In realtà si rivelerà essere un momento di commiato per tutta la società. 25 anni dopo la scena si sposta a Belgravia, nuovo quartiere residenziale di Londra in cui si sono trasferiti i Trenchard. Le mire di James, il padre di Sophia, sono sempre rivolte ad ottenere una certa rilevanza all’interno della società e vengono tenute a freno dalla moglie Anne. All’interno dello stesso quartiere vivono anche i Brickenhurst, genitori di Edmund. Le due famiglie sembrano condividere un segreto che ancora li lega…
Sono solamente ai primi capitoli ma Fellowes si conferma già senza scrupoli con i suoi personaggi!

Il passato, ci viene ripetuto spesso, è una terra straniera, in cui le cose si facevano diversamente. Potrebbe essere vero, e lo è a tutti gli effetti quando si tratta della morale, dei costumi, del ruolo delle donne, dell’aristocrazia e di mille altri dettagli della vita quotidiana, Ma esistono anche analogie. L’ambizione, l’invidia, la rabbia, l’avidità, la cortesia, l’altruismo e, soprattutto, l’amore muovono da sempre le scelte umane. Questa è la storia di alcune persone vissute due secoli fa, ma buona parte dei loro desideri, dei loro risentimenti e delle passioni che albergavano in petto non sono dissimili dai drammi che oggi mettiamo in atto secondo i nostri costumi…

Non sembrava affatto una città sull’orlo di una guerra, tantomeno la capitale di un paese strappato a un regno e annesso a un altro da soli tre mesi. Nel giugno del 1815, Bruxelle pareva en fête, con le affollate bancarelle nei mercati e le carrozze aperte pitturate a colori vivaci che caracollavano lungo le ampie vie principali traghettando i loro carichi di gran dame e relative figlie verso imprescindibili impegni sociali. Nessuno avrebbe immaginato che l’imperatore Napoleone fosse in marcia, pronto ad accamparsi sul limitare della città da un momento all’altro.

Avete già letto il romanzo? Qual è l’incipit del vostro libro in lettura?

Gioia