Diphylleia. Il ricordo di Valentina Bonci

Data di pubblicazione: Maggio 2017
Genere: Romanzo breve
Editore: And My Book
Pagine: 72
Prezzo: €9.50
Chi era Aiyana? Chi era stata? Vuoto, soltanto vuoto nella sua mente. Un’aridissima distesa di niente era ormai il suo cuore, un mare di assenza la sua memoria. Eppure aveva qualcosa, ancorato all’anima, che non voleva morire, che non voleva precipitare nell’oblio. Qualcosa. Qualcuno. Doveva trovarla, doveva seguire quel richiamo, attenuare quell’incessante voglia d’amore. Doveva saziare il suo animo, riappacificare il suo cuore, doveva incontrarla, doveva chiederle chi fosse davvero
Recensione
Questo breve romanzo mi aveva catturata fin dall’inizio. Dalla presentazione della storia da parte dell’autore avevo intuito che sarebbe stata una lettura con la L maiuscola, di quelle forti, emozionanti e che hanno molto da dire e tale si è rivelata.
Dico sempre che il numero delle pagine in un libro è semplicemente…un numero. Si possono scrivere pagine e pagine, tomi enormi e non dire niente e andare dritti al punto, ed arrivare al cuore del lettore in poche righe.
Come avrete intuito, Diphylleia fa parte della seconda categoria. Si potrebbe definire un racconto lungo o un romanzo breve ma credo si tratti di una di quelle storie a cui non piacciono le etichette.
L’inizio è sicuramente d’impatto, ci dà la visione della parte centrale della storia: un fatto terribile accade alla protagonista, viene poi messo da parte per buona parte della narrazione, “quasi” dimenticato da chi legge, ma è il momento in cui nella vita di Aiyana cambia tutto.
Mi riesce difficile soffermarmi sulla trama: da qualsiasi punto io decida di iniziare, mi sembra di svelare qualcosa che non sarebbe giusto rivelare. Sicuramente, ciò che è al centro sono le emozioni scaturite dalle situazioni che i personaggi si trovano a dover affrontare.
La protagonista, Aiyana, è messa a dura prova. Deve infatti ricostruire e ricomporre la sua storia, nel bene e nel male. A sostenerla, sua nonna Karla, sempre al suo fianco, e Ben che sarà fondamentale nella riscoperta di sé. Chi sia Ben rimarrà un segreto (sempre per il discorso di poco sopra!)
La vicenda può essere considerata, infatti, il percorso che compie la protagonista, la quale deve tornare ad avere una piena consapevolezza di sé, della sua vita, dei suoi sentimenti e delle sue emozioni.
Ma il romanzo vuole porre l’attenzione non solo sull’accettazione di quello che siamo di sé ma soprattutto sull’accettazione di quello che siamo da parte degli altri, in particolar modo da parte di chi dovrebbe sostenerci e difenderci.
Accanto a questi personaggi, altre due figure chiudono il quadro: Selene, figura centrale per Aiyana e “l’antagonista” di questa storia.
Il linguaggio che viene utilizzato dall’autrice è semplice e diretto, ma riesce allo stesso tempo ad andare nel profondo dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda la protagonista.
Forti emozioni, importanti tematiche raccontate con estrema delicatezza, entriamo così in punta di piedi nella vita di Aiyana, diventiamo spettatori della sua vita, sempre più coinvolti, cercando, pagina dopo pagina, di dare un senso ed una spiegazione alla terribile scena a cui abbiamo assistito all’inizio.
E quando tutti i nostri dubbi vengono chiariti, rimaniamo attoniti e nello stesso tempo partecipi del dolore di Aiyana.
Tra gli elementi che ho particolarmente apprezzato c’è sicuramente il messaggio di speranza che il libro vuole lanciare. Un messaggio dolceamaro dato che l’effettiva realtà spesso si discosta da quella che ci immaginiamo ma, come ci dimostra Aiyana, l’amore è Amore, sotto qualsiasi forma esso si dimostri ed è in grado di riuscire a farci superare ogni situazione che ci troviamo a dover affrontare, anche quando sembra di aver raggiunto l’inferno.
Consigliato per il tema attuale che viene trattato, soprattutto perché viene affrontato in una maniera originale, diversa dal solito, poetica. Una storia perfetta a chi è in cerca di Emozioni.

2 Risposte a “Diphylleia. Il ricordo di Valentina Bonci”

  1. Gioia aiutoo! Mi sono innamorata di questo libro solamente leggendo la tua recensione e ora voglio assolutamente leggerlo. Domani corro a cercarloo AHAH

  2. Ho letto il libro poco tempo fa, e devo proprio ammettere che lascia il segno!
    Ho avuto il piacere di conoscere l'autore, una persona fantastica, con moltissime qualità ma soprattutto che tiene veramente ai suoi lettori e tende ad instaurarci un bel rapporto.
    La cosa che più ho apprezzato di Diphylleia è la tranquillità con cui viene affrontato il tema dell'omosessualità. Purtroppo, in una società come quella di oggi, la parola "omosessuale" viene troppo facilmente associata a "diverso", e la tranquillità con cui viene affrontato il tema ci ricorda quanto l'omosessualità sia una cosa NORMALE, come è giusto che sia!
    Non mi dilungo oltre per non rischiare di fare alcuno spoiler, mi limito a consigliarvi vivamente il libro, può trasmettere forti emozioni ed insegnare tanto.
    Potete trovare una recensione del sito anche sul nostro libro.
    http://www.betweenpages.it/diphylleia-il-ricordo-valentina-bonci/

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