L’angelo di Marchmont Hall di Lucinda Riley

 
 
Traduzione: Sara Reggiani e Leonardo Taiuti
Editore: Giunti Editore
Data di pubblicazione: 15 luglio 2015
Pagine: 608
Prezzo di copertina: 11,90€
 


Sono passati trent’anni dall’ultima volta che Greta è stata a Marchmont Hall, la magnifica tenuta di famiglia sulle colline del Galles. E adesso, mentre varca i cancelli al fianco di David Marchmont, nipote del suo defunto marito, non può fare a meno di chiedersi se il luogo in cui ha vissuto per tanti anni sarà in grado di dischiudere qualche squarcio sul suo passato. Dopo un terribile incidente d’auto, infatti, Greta non ricorda più nulla e rifiuta di abbandonare il suo appartamento londinese troppo a lungo, tenendo a distanza tutti quelli che hanno fatto parte della sua vita. Tutti tranne David, l’unico amico di cui si fida e per il quale prova qualcosa che va al di là della semplice gratitudine. E’ stato proprio lui a raccontarle com’era la sua vita prima di quel giorno e a convincerla a trascorrere il Natale a Marchmont Hill. Ma durante una passeggiata nel bosco, ai piedi di un abete, Greta scorge una lapide e spazza via la neve che ricopre l’iscrizione. Certo non immagina che quel nome inciso sulla pietra la travolger con un’ondata di ricordi: le serate come ballerina di cabaret nella Londra del ’45, il sogno di sposare un ufficiale americano, l’amicizia con David, giovane comico di buona famiglia che la accoglierà a Marchmont Hall per strapparla alla miseria. E infine il matrimonio con lo zio di David e il rapporto con una figlia che fin da piccola dà segni di forte instabilità. Ma allora perché David le ha nascosto tanti dettagli sul suo passato? Da cosa vuole proteggerla?

RECENSIONE

 
Dopo aver letto il primo volume della saga de Le Sette Sorelle e Il segreto della bambina sulla scogliera ed aver apprezzato molto lo stile della Riley, ho deciso di leggere e collezionare tutti i suoi romanzi. Quando ho visto L’angelo di Marchmont Hall, l’ultimo uscito, sullo scaffale della libreria, non ho resistito e ho dovuto portarlo a casa.
Questo romanzo mi ha confermato come la scrittrice abbia uno stile deciso che ben la caratterizza e la rende riconoscibile in tutti i suoi libri.
L’angelo di Marchmont Hall è la storia di Greta, del suo passato controverso e del suo futuro pieno di riscatto e speranza.
Greta ha perso la memoria a causa di un grave incidente. Non ricorda nulla di tutto ciò che le accaduto prima dell’incidente e non ricorda David, suo amico da sempre, l’amore e lo sperato matrimonio con un ufficiale americano, la nascita di sua figlia Cheska.
Ha rimosso tutti gli eventi fondamentali della sua vita finché un giorno, durante una visita nella tenuta di famiglia di Marchmont Hall, nel bel mezzo del bosco, scorge una lapide. Greta non immagina che l’iscrizione sulla lapide le farà tornare in mente tutti i passaggi fondamentali della sua vita, sconvolgendola.
 
“Si guardò intorno impotente, quasi implorando gli alberi di parlare e darle le risposte che desiderava. In ginocchio sulla neve, sentì in lontananza il latrare di un cane. L’eco di un ricordo formò un’immagine nella sua mente: era già stata li una volta…Si. Si…Mentre il sole scivolava dietro gli alberi, nella valle sottostante, Greta si aggrappò alla lapide. E finalmente cominciò a ricordare…”
 
 
David Marchmont, fedele amico e nipote del suo defunto marito, svolgerà un ruolo fondamentale nella vita di Greta. Sarà proprio grazie ai suoi racconti che i pezzi del puzzle ritorneranno al loro posto.
David infatti non ha mai abbandonato Greta. Il grande amore, mai rivelato, che ha provato per lei per tutti gli anni della loro conoscenza, lo ha spinto a rimanerle sempre accanto, in tutti i momenti di maggiore difficoltà, anche quando Greta non aveva nessun ricordo della loro confidenza e del loro rapporto speciale.
Ma L’angelo di Marchmont Hall è anche la storia di tre donne, tre generazioni, con caratteri ben definiti e spesso problematici. È la storia di Greta, con un amore senza futuro; è la storia di Cheska Hammond, figlia di Greta, con una carriera di successo ma con gravi problemi psicologici; ed infine è la storia di Ava, nipote di Greta e figlia di Cheska, lasciata crescere sola con una madre assente.
Ognuna delle tre donne ha un carattere a sé, definito ed imponente. Ognuna svolge un proprio ruolo all’interno della storia, donando al racconto parti introspettive interessanti ed ben miscelate.
E’ però David che fa da “filo conduttore” tra le tre donne. E’ lui che, nei momenti di maggiore tensione e difficoltà, riesce a sciogliere tutti i nodi, portando pace e tranquillità in famiglia.
Ma il romanzo è anche una storia d’amore. Amore non solo tra uomo e donna, ma soprattutto amore familiare. Perché non è sempre facile essere una buona madre o una brava figlia. Non sempre i legami familiari sono pacifici e sinceri. Spesso quello che può sembrare giusto e fatto per il bene dei propri figli, è solo un desiderio dei genitori.
Ma nonostante tutto, l’amore vince sempre. L’amore per un figlio, nel bene o nel male, rimane sempre nel cuore.
E’ sicuramente un romanzo avvincente ed emozionante, ricco di sorprese. In qualche punto credo che le situazioni siano troppo calcate, fino a risultare quasi surreali.
Il punto che mi ha lasciato qualche perplessità è stato il finale, per quanto mi riguarda già intuibile alle prime pagine del romanzo. Ma, dopo le tante disavventure e delusioni, ci sta.
Un punto a favore invece per l’ambientazione scelta: la storia si dipana tra Londra e la tenuta di Marchmont Hall, nel Galles. I tipici paesaggi bucolici inglesi lasciano sognare il lettore, arricchendo notevolmente la storia.
Lo consiglio? Assolutamente si. Per chi cerca una storia intensa e ricca di emozione, questa è quella giusta.
 
Debora
 
 
Continuo a credere che Lucinda Riley sia una certezza! Con L’angelo di Marchmont Hall mi conferma la sua bravura nella scrittura. Dopo aver letto qualche suo romanzo, il suo stile e gli elementi che caratterizzano le sue storie sono ormai chiari. Anche in questo caso l’ambientazione è una grande tenuta, Marchmont, per l’appunto, ci sono continui sbalzi temporali tra passato e presente, l’amore è un sottofondo durante tutto il romanzo. Ma L’angelo di Marchmont Hall ha un qualcosa in più.
Il romanzo ha come protagoniste tre donne, tre persone diverse, tre generazioni diverse.
 
Greta perde la memoria in un incidente, ad aiutarla c’è David, nipote di suo marito, che decide di portarla a Marchmont, in cui un tempo la donna ha abitato. Proprio qui, la vista di un oggetto collegato al passato, le farà tornare i ricordi e David la aiuterà a ricucire tutti i pezzi della sua storia, di quella di sua figlia e di sua nipote.
Greta lavora come soubrette in un teatro, siamo nel periodo della guerra e lo fa per mantenersi. Durante questo periodo conosce David, un aspirante comico. Tra i due c’è subito un certo feeling. La vita, fin da subito, non si dimostra facile per Greta ma la vicinanza del suo amico l’aiuterà ad affrontare le difficoltà. Difficoltà che non tardano ad arrivare anche a Marchmont, la residenza in cui conosce l’uomo che poi sposerà.
Cheska è la figlia di Greta, fin da bambina si dimostra molto particolare nella sua personalità. Considero Cheska il personaggio meglio realizzato all’interno del romanzo, quello più particolare e complesso, dalle mille sfaccettature e meglio analizzato. Per un caso del destino la piccola diventa una star del cinema. Fin dai suoi primi anni, si muove con disinvoltura tra un set e l’altro, fedelmente accompagnata da Greta, la quale rivive con sua figlia il suo grande sogno. Annebbiata dal successo, non tiene conto della sensibilità e dell’emotività di sua figlia, continuando a spingerla al massimo e creando così i presupposti delle tragedie che impervieranno anche nella vita di Cheska. A pagare le conseguenze degli errori di Cheska e di Greta è sicuramente Ava, la protagonista più giovane. Anche per lei la vita non sarà certo una passeggiata. Caia infatti si ritrova a fare i conti con i segreti delle vite di tutte le persone che la circondano, ma qualcuno c’è sempre pronto per sostenerla!
 
Allungò un braccio per accarezzare la guancia di Cheska. Aveva un’aria innocente e vulnerabile, proprio come quando era piccola. Eri una bambina così buona, che non dava mai problemi, sai? Ti adoravo. Eri bellissima. E lo sei ancora.>> Cheska non si mosse. Greta continuò. <<Ora ricordo tutto quello che è successo e tutti gli errori che ho commesso. Non ti ho mai messa al primo posto. Pensavo che il denaro e la fama fossero più importanti, e per queste cose ti ho sottoposta a continue pressioni, ma non capivo cosa ti stavo facendo. Non capivo che stavi soffrendo…ti prego, perdonami, per tutti i miei sbagli.>>
 
 
L’angelo di Marchmont Hall è quindi un racconto familiare. Assistiamo all’evoluzione linerare, a volte molto tragica, della famiglia di Greta. Con la maturazione delle protagoniste, il romanzo abbraccia un vasto periodo temporale. Ogni personaggio è ben caratterizzato per l’epoca in cui si trova a vivere.  Come ho accennato in precedenza, Cheska è il personaggio più delineato dal punto di vista caratteriale. Greta e Ava, ad esempio, si somigliano molto ma Cheska è il personaggio più particolare all’interno del romanzo.
L’amore è il tema che fa da sottofondo a tutto il romanzo. L’amore tra uomo e donna, ma soprattutto quello tra madre e figlia la fa da padrone.
Ma chi è l’angelo di Marchmont Hall? Ci sono alcuni personaggi che, purtroppo, perdono la vita, durante la narrazione e potrebbero per questo essere considerate dei veri e propri angeli. Ma, secondo la mia personalissima interpretazione, il vero angelo di Marchmont Hall, il protettore della tenuta e di tutte le persone che ruotano attorno ad essa è sicuramente David: sempre pronto ad accorrere in caso di bisogno di ognuna delle tre protagoniste anche se non sono sue parenti di sangue. A spingerlo a continuare questa sua missione è sicuramente il grande amore che prova verso Greta, sua figlia e sua nipote.

Consigliatissimo L’angelo di Marchmont Hall, una storia intensa e ricca di avvenimenti, che si fa spaziare nello spazio e nel tempo, così come solo la Riley riesce a fare!

 
Gioia
 
L’autrice. Lucinda Riley è nata in Irlanda e ha esordito come scrittrice a 24 anni. I suoi romanzi hanno venduto oltre 4 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 26 Paesi. Lucinda vive tra il Norfolk e il Sud della Francia, con il marito e i quattro figli. Tutti i suoi romanzi sono pubblicati in Italia da Giunti: Il giardino degli incontri segreti (2012), La luce alla finestra (2013), Il segreto della bambina sulla scogliera (2013), Il profumo della rosa di mezzanotte (2014). Nel 2015 è uscito il primo volume di una nuova saga, Le Sette Sorelle, rimasto per mesi in testa alle classifiche italiane. A Gennaio 2016 Giunti pubblicherà il secondo episodio della serie.
 

2 Risposte a “L’angelo di Marchmont Hall di Lucinda Riley”

  1. E' una delle nostre autrici preferite! Il prossimo romanzo che leggeremo sarà "Ally nella tempesta", il secondo della serie de "Le sette sorelle", che abbiamo preso appena uscito! 😀

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