Il diario: un destino già scritto di Gabriele Missaglia

 
Data di pubblicazione: 13 luglio 2017
Pagine: 182
Prezzo formato cartaceo: 5.19€
Sinossi.
Che cosa fareste se vi fosse data la possibilità di conoscere il vostro futuro?
È quello che succede al protagonista di questo libro, Andrew, un broker londinese, che ha fatto carriera tanto da diventare direttore della filiale della società per cui lavora.
Un giorno, dopo essere ritornato nella casa di famiglia per passare il resto della vita con la sua bellissima moglie Phoebe, trova un diario.
Nel piccolo, e apparentemente innocuo, libro sono narrati tre episodi della sua vita. Di cosa parlano? Chi l’ha scritto? Qual è la ragione del ritrovamento?
Il desiderio di svelare la risposta a queste domande, che perseguiteranno il protagonista per tutto il corso dalla storia, cambierà in modo irreversibile la vita di Andrew, il tenue equilibrio familiare con Phoebe e il loro rapporto con Finn, un vecchio amico di famiglia che cerca di sfondare come autore teatrale.
Il ruolo che questi due personaggi avranno sulla storia arricchisce un intreccio ben ordito, fluido e dall’esito piuttosto sorprendente: uno dei rari casi in cui l’autore ha il coraggio di affermare che la fantasia ha superato, di un bel po’, la realtà.

Recensione

Andrew è uomo determinato e un broker di successo. Ha lavorato duramente per ottenere grandi risultati per la propria carriera. Viene infatti soprannominato dai suoi colleghi Re Mida: ogni affare con cui viene a contatto è una miniera d’oro.
Andrew è sposato con la bellissima Phoebe con cui ha un solido e consolidato rapporto. Almeno in apparenza. Fra loro infatti si insinua costantemente la figura di Finn, vecchio amico di famiglia che ha il sogno di diventare da sempre autore teatrale, passione che condivide con Phoebe.

Eppure anche lui, proprio come gli altri, si prestava all’eterno gioco dell’apparenza. Tutto ciò che pensava, rimaneva sempre ben nascosto dietro a un muro di parole e di gesti finti, i quali non risparmiavano nemmeno le persone che erano a lui più vicine e probabilmente a lui più legate. Forse soltanto liberandosi di tutto, della casa, delle amicizie, perfino del proprio nome, avrebbe potuto raggiungere la felicità: tornare al nulla dal quale era iniziata la vita.

I protagonisti.
Andrew e Phoebe, tra ricordi e flashback, tra passato e presente, apparenza e realtà, si trovano a girovagare per le stanze della casa di famiglia dell’uomo, nelle quale vorrebbero trascorrere i loro giorni futuri.
Nel viaggio tra i ricordi d’infanzia però Andrew trova un diario, probabilmente scritto da suo padre, che cambierà per sempre il corso della sua vita.

Come era possibile per un essere umano affrontare il peso della morte, ancora nel pieno della vita? Il velo che la cingeva non serviva a nasconderla perché tutto ciò che veniva al mondo, ne era perfettamente conscio, era destinato a finire. Aveva il più ben arduo proposito di renderla accettabile.

Nonostante i rapporti umani siano alla base della vita di ognuno, tutti i personaggi vivono nella loro solitudine, in un limbo nel quale sentono di essere lontani da tutti, meteore in un mondo fatto di incertezza e apparenza.
L’autore tratteggia il carattere ed i pensieri di ogni personaggio: in un primo momento appaiono estremamente differenti ma ad uno sguardo più attento ognuno di loro vive lo stesso stato di angoscia e turbamento, alla ricerca costante di un tenue equilibrio che riesca a salvarli da loro stessi.
E questo è il dono più importante che ci fa la vita. Non avendo altro che noi stessi su cui contare, dobbiamo essere noi gli autori della nostra esistenza, nel modo in cui più ci piace. Non avendo nessun condizionamento, perché siamo soli nel cuore del mondo, possiamo vivere come diavolo ci pare. E’ la cosa più santa del mondo ma nessuno la vuole capire. Vivi come vuoi, fai quello che vuoi, dì quello che vuoi, tanto il risultato è sempre lo stesso.
 
Lo stile dell’autore
La narrazione parte a rilento nella descrizione dei personaggi, dal passato al presente, per far entrare il lettore nella storia.
Il ritmo poi cresce con il ritrovamento del diario fino a rimanere costante per il resto della lettura fino ad arrivare al finale sorprendente ma che lascia l’amaro in bocca.
Nonostante a tratti mi sia un po’ persa durante la lettura, molti sono gli spunti offerti per una riflessione del lettore.
Ringrazio l’autore, Gabriele Missaglia, per avermi dato la possibilità di leggere la sua opera.
Buona lettura!
Debora
L’autore.
Gabriele Missaglia, nato a Como nel ’91, laureato in legge, ha capito cosa voleva fare da grande soltanto sui banchi dell’università. Dopo aver deciso di intraprendere la carriera dello scrittore, pur continuando a studiare legge all’estero, in Scozia, ha pubblicato la sua opera d’esordio “Il diario”, un’opera il cui intreccio si gonfia per tutto il libro per poi deflagrare in un finale ricco di colpi di scena.

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