Le cronache di Susetta. La zanzara che non s’arriccetta di Giuseppe De Stefano

Casa editrice: AbEditore
Edizione: Maggio 2018
Collana: Piccoli Mondi Moderni
Pagine: 255
Prezzo di copertina: 9,90€

Sinossi. È la storia di una comica e paradossale convivenza che durerà tutta un’estate. La zanzara Susetta, indisponente e fastidiosa, si stabilisce in camera di un non troppo contento Peppino che, dopo averle provare tutte per sterminarla, accetta passivamente la convivenza. E da qui partiranno una serie di situazioni comico-grottesche, nella quale i due troveranno sempre a confrontarsi: Susetta allegra e indisponente con quella sua voglia di pungolare e infastidire, Peppino burbero e passivo che vorrebbe solo essere lasciato in pace. La zanzara lo coinvolge in tanti sfottò, giochi di parole, situazioni paradossali, addirittura portandogli in casa ospiti sempre più bizzarri – da due giovani zanzare maschio, che la corteggiano vanamente, a uno scarafaggio di nome Ramon con la mania di parlare spagnolo. Il continuo pungolare di Susetta finirà per aprire gli occhi e il cuore di Peppino, che piano piano si schiuderà alla vita e ad un nuovo approccio al mondo...

Recensione
Caldo torrido, sudore, afa, tornare al lavoro dopo le vacanze, ci sono tante cose che odiamo, chi più e chi meno, dell’estate. Ma c’è una cosa che ci accomuna tutti, dal Nord al Sud Italia, isole comprese. Ogni estate ci ritroviamo uniti contro un piccolo esserino che, appena le temperature accennano ad alzarsi un po’, fa capolino e torna a ripresentarsi con il suo inconfondibile zzzz nelle orecchie: l’odiatissima zanzara!
E se vi dicessi che Giuseppe De Stefano riuscirà a farvi vedere le piccole succhiasangue con occhi diversi?
Ho “conosciuto”, virtualmente parlando, l’autore, Giuseppe De Stefano alias @labibliotecadelcorsini, grazie ad Instagram, grandissima fonte, ultimamente, di scoperte letterarie. Fin da subito mi ha colpito l’entusiasmo e l’originalità con cui ha presentato “al mondo” il suo esordio letterario, l’idea di una “zanzara per amica” mi ha stuzzicato la curiosità e la casa editrice che, ancora una volta, ha saputo ben puntare sulla grafica ha fatto il resto.
I due protagonisti sono Susetta e Peppino! Zanzara la prima, umano il secondo. Ed il primo incontro tra i due è il classico incontro che abbiamo con questi insettini: di notte, mentre si dorme! E come tutti facciamo, anche Peppino cerca inizialmente di uccidere Susetta in tutti i modi. Ma sembra resistere a tutto al punto che lo sventurato si arrende e decide di provare a convivere con la zucasangue. Da qui in poi una serie di avventure/sventure che coinvolgono e travolgono Peppino e tutte per colpa di Susetta!
Leggendo il libro mi è tornato molte volte in mente Marcovaldo di Italo Calvino. Avendolo anche letto da poco, il confronto fra i due è venuto da sé. I due libri, pur differenziandosi, hanno diversi punti in comune. (Ci tengo subito a sottolineare che l’idea che De Stefano abbia “copiato” Calvino è quanto di più sbagliato si possa pensare!)
Entrambi sono formati da una serie di novelle che richiamano lo scorrere del tempo. Nel libro di Calvino ogni racconto è legato ad una stagione che si ripete ciclicamente (Primavera, Estate, Autunno, Inverno), in quello di De Stefano invece, c’è lo scorrere dei mesi (Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Dicembre) e, ogni parte, raccoglie alcuni capitoli.
Però, mentre in Marcovaldo si potrebbe, ipoteticamente, partire dall’ultimo capitolo senza perdere il filo della narrazione, ne Le cronache di Susetta, i racconti, pur narrando delle brevi storie, sono tra loro legate. Inoltre, è il rapporto stesso tra i due protagonisti che, capitolo dopo capitolo, avventura dopo avventura, si evolve, influenzato anche dai personaggi che fanno la loro comparsa e che tornano più volte, all’interno delle storie, alcuni più palesi (un esempio Mosquito Miguel), altri solo perché menzionati dai protagonisti.
Come per Marcovaldo, anche le situazioni che si trova a vivere Peppino partono dalla quotidianità in cui è impossibile, da parte di chi legge, non riconoscersi, per poi prendere una piega più fantastica che sfiora a tratti l’assurdo.
L’elemento che più ho apprezzato è la comicità che ha sicuramente un grande peso all’interno del libro. Nonostante, “l’assurdità” (una zanzara che parla?!), il libro è tutt’altro che assurdo. Gioco di parole voluto per dire che si tratta di quel tipo di comicità che prima riesce a coinvolgerti e ad avvolgerti perché parla di te, della tua vita, della tua quotidianità e, allo stesso tempo, aggiunge quel pizzico di malinconia che ti accompagna nella riflessione e ti lascia un messaggio ed un insegnamento.
Vi stupirete del cambiamento che porterà Susetta nella vita di Peppino!

Una parte fondamentale è data dalla “napoletanità” che si respira leggendo, resa sì dal tipo di comicità ma anche dalle evidenti espressioni in dialetto presenti. (Personalmente, sono una grande sostenitrice della valorizzazione del proprio dialetto quindi il punto a favore è dato a prescindere!) E per chi non è di Napoli e dintorni?? Giuseppe ha pensato anche a noi! Anche se il tutto è molto comprensibile, alla fine del libro, divise per capitoli, ci sono le traduzioni di tutte le parole e le espressioni in dialetto, uno spasso leggere anche quelle!
Per concludere, se avete letto Marcovaldo e vi è piaciuto, sicuramente vi piacerà anche Susetta, se Marcovaldo non vi è piaciuto, Susetta vi piacerà e se non avete letto Marcovaldo leggete Marcovaldo e Le cronache di Susetta!
Una lettura davvero molto piacevole da leggere e da sfogliare, accompagnata da simpatiche illustrazioni.
Gioia

Una risposta a “Le cronache di Susetta. La zanzara che non s’arriccetta di Giuseppe De Stefano”

  1. Ho visto questo libro un po' ovunque su Instagram, ma non mi sono mai soffermata sulla trama. Ammetto che mi hai davvero incuriosita! Se poi lo paragoni a Marcovaldo, non posso non segnarmelo! ^^

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