L’ultima notte al mondo (+ Ed ero contentissimo) di Bianca Marconero

L’ultima notte al mondo
di Bianca Marconero
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 29 giugno 2017
Pagine: 448
Prezzo: 5,90 €
Sinossi. Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
Recensione
Ho conosciuto, letteralmente parlando, Bianca Marconero grazie ad Albion, serie fantasy di cui, per adesso, ho letto solo il primo volume e che devo riprendere in mano al più presto! Il suo stile mi aveva già convinta da quel libro, così quando è uscito La prima cosa bella, il suo primo romance, non ho voluto perdermelo. Mi ha fatto compagnia in una delle mattinate più difficili della mia vita e purtroppo non sono riuscita a parlarvene qui sul blog dato che l’ho letto in un periodo molto particolare. In ogni caso consigliatissimo sicuramente agli amanti del genere ma anche chi non è particolarmente predisposto a questo tipo di romanzi, dovrebbe dargli una possibilità!
Sono stata felice di ritrovare tutta l’originalità del precedente romanzo in L’ultima notte al mondo, il suo ultimo romanzo, letto durante il mese di Agosto per ben due volte (anche se, lo ammetto, la seconda un po’ più velocemente rispetto alla prima). Questo perché a fine mese ho potuto visitare Bologna, la città che fa da sfondo e che a volte diventa protagonista stessa della storia.  Avere davanti agli occhi la scalinata di San Petronio dove Marco e Marianna si fermano a mangiare un panino o l’aver preso lo stesso autobus di Marco (il 20, direzione Pilastro) rendono un sapore diverso alle vicende dei protagonisti ancora più forte, più deciso.
Le due facce del romanzo sono Marco e Marianna. In Ed ero contentissimo, il breve prequel che precede il romanzo (so che nella versione cartacea è inserito nella parte finale del libro, avendolo letto in ebook li ho presi separatamente). La voce narrante è quella di Marco e fin da subito le sensazioni sono molto emozionanti. Si trova sulla tomba di suo padre ed analizza il suo amore verso Marianna attraverso le 5 fasi necessarie all’elaborazione di un lutto. Marco ha perso Marianna senza averla mai avuta. Le ha tenuto nascosto i suoi sentimenti e a causa di una brutta situazione in cui si ritrova decide di allontanarsi da tutto e da tutti, anche da lei, lei che stravede per il suo migliore amico Luca, il suo fidanzato storico.
Ok, probabilmente non sarà poi così chiaro questo quadro generale ma non vorrei in alcun modo rovinare la lettura quindi, giusto per essere sintetici: lui ama lei ma lei ama un altro. Ecco ci dovremmo essere.
L’ultima notte al mondo parte da qualche anno dopo queste vicende, Marco e Marianna sono tornati entrambi a Bologna ed entrambi si trovano in una situazione completamente diversa. Marco lavora come operatore in una tv privata e Marianna si trova ad affrontare il suo primo giorno di praticantato come avvocato. Marco vive un po’ alla giornata, non dovendo rendere conto a nessuno se non a se stesso, ritrovandosi nel letto, ogni mattina, una ragazza diversa che sta bene a attento a non richiamare mai! Marianna invece è ligia al dovere, cerca di rispettare tutte le aspettative della sua famiglia ed è legata ancora a Luca. Marco e Marianna non potrebbero essere più diversi, divisi dagli ambienti opposti in cui vivono si ritroveranno a lavorare fianco a fianco ed a scoprire piano piano l’uno e l’altra.

Forse perché il cuore è uno solo, dovrei dirle, e sono dieci anni che aspetto mi restituiscano il mio. Ma sto zitto.

Con questi pochi elementi è facilmente intuibile che il romanzo non è poi così diverso dagli altri del suo genere. Allo stesso tempo l’ho trovato molto originale.
Un punto che apprezzo molto in questo tipo di libri è il doppio punto di vista, così da avere un quadro generale completo. Probabilmente il fatto di aver letto prima Ed ero contentissimo ho avuto sempre la sensazione che Marco sia il vero protagonista della storia e Marianna una dei personaggi principali. In ogni caso l’alternanza dei capitoli tra la voce narrante maschile e quella femminile ci fa ben comprendere come le situazioni dell’uno sia influenzate dai comportamenti dell’altra e viceversa. Inoltre la decisione di scriverle entrambe in prima persona rendono il tutto ancora più coinvolgente. L’originalità sta proprio in questo. In ogni tipo di relazione le incomprensioni sono normalissime. Spesso a causa dell’orgoglio, di una parola detta male, dei pregiudizi che si hanno nei confronti di una persona o anche perché non conosciamo (o crediamo di conoscere) la persona con cui ci relazioniamo. L’entrare in contatto con i pensieri e con le diverse verità di Marco e Marianna ci dimostrano proprio questo, quanto questi elementi possano influenzare le nostre relazioni. Così ci ritroviamo a vivere con loro una discussione quando magari si tratta solo di un malinteso oppure c’è lo zampino di una terza persona che inceppa il normale meccanismo che si sarebbe creato senza il suo intervento. La curiosità del lettore, quindi, è costantemente punzecchiata ed è grande l’interesse da parte di chi legge di scoprire come i protagonisti si relazionano e vivono le varie situazioni che di volta in volta gli si pongono davanti.

Siamo stati interrotti dalla vita e dalle scelte sbagliate. Ma ora, nella luce che cala, con un tramezzino in mano, io ho la sensazione fortissima che pure noi, dopotutto, possiamo ricominciare.

Il rapporto tra Marco e Marianna subisce dei cambiamenti e nel romanzo i punti principali di svolta sono evidenziati con la divisione della storia in tre parti. In ognuna di esse il cambiamento avviene anche individualmente, sia Marco sia Marianna assumono nuove consapevolezze in relazione sia al rapporto a due sia alle novità nella loro vita personale. Inoltre, come un’ombra che aleggia nella loro relazione, c’è il passato che torna spesso ad essere molto presente. Lo stesso passato che frena entrambi a lasciarsi andare.
Accanto a loro ci sono molti personaggi, alcuni che fanno semplicemente da contorno, altri invece che influenzano e non poco le loro vicissitudini. Primo fra tutti Luca. Con Ed ero contentissimo già ci facciamo, più o meno, un’idea di questo personaggio. Ma capitolo dopo capitolo de L’ultima notte al mondo l’opinione nei suoi confronti diventa sempre più negativa. E, purtroppo, sarà proprio lui il personaggio chiave, non farà di certo mancare i colpi di scena! Non c’è confronto tra Luca e Marco, il primo è un personaggio senza scrupoli, in grado solo di osteggiare la sua ricchezza materiale, direttamente proporzionale alla sua povertà d’animo. Marco invece, dietro alla sua faccia da spaccone e al suo comportamento da farfallone, dimostra i segni del suo passato difficile, tirando fuori un animo buono e che ha fin da sempre cercato di mettere davanti la felicità degli altri alla sua.
Per Marianna non è facile uscire fuori dalle convenzioni dell’ambiente in cui è cresciuta, con un papà importante nel mondo delle istituzioni, le aspettative nei suoi confronti sono alte. Dato che fino a questo momento non è entrato nessuno nella sua vita al di fuori di questo ambiente, cerca di accontentare il più possibile i suoi genitori. Fin da subito, Marco non le è indifferente, non tanto sentimentalmente (per questo non sarà così semplice e ci vorrà un bel po’ di tempo) ma perché dimostra lo spirito che vorrebbe avere lei nella sua vita: lasciare il suo ambiente e dedicarsi a quello che desidera veramente.
L’elemento che ho apprezzato, ancora una volta, è lo stile dell’autrice così fresco, brillante capace di rendere i dialoghi veri, reali, senza mai cadere in discorsi troppo “zuccherini” tipici, a volte, dei romanzi rosa. Ironia ed un sottile senso dell’umorismo fanno da contorno alle vicende e rendono la lettura molto piacevole.
La voce più bella del mondo esce a un volume esagerato.
Cade la neve e io non capisco

 

«Neppure io capisco, giuro», commenta l’idiota rivolto al lettore.
Davvero mi arrendo

 

«Sentimi bene, Bertani».
«Dimmi, principessa».
«Questa macchina è mia», indico lo spazio intorno a me. «E finché siamo qui, questo CD  religione di stato».
«Spero che nel tuo “Stato” l’eutanasia sia legale».
«E’ legale l’omicidio».
Lui ride, solo che poi non si gira. Resta di tre quarti e mi guarda. Dio sa perché.
Continuo a guidare provando a non pensare al fatto che l’idiota mi fissa. Penso che la smetterà e, ovviamente, lui non smette.
«Che c’è?», gli chiedo.
«Con chi passeresti l’ultima notte al mondo?»
«Di sicuro non con te».
Ride ancora. E’ proprio un cretino.
Valutazione
4.5 su 5
L’autrice. Bianca Marconero è lo pseudonimo di una scrittrice che vive a Reggio Emilia. Dopo aver lavorato come redattrice per alcuni periodici destinati ai ragazzi è approdata alla scrittura creativa. Già autrice di una saga fantasy, con Newton Compton ha pubblicato La prima cosa bella, ottenendo un grande successo.

5 Risposte a “L’ultima notte al mondo (+ Ed ero contentissimo) di Bianca Marconero”

  1. Grazie davvero per averlo letto, grazie per averlo riletto (mi onora immensamente) e sopratutto grazie per aver menzionato le tre parti in cui il libro è diviso. Perché volevano essere tre unità coese, con un preciso " finale". Che bello che sia passata questa cosa. Grazie <3

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