One piece (volume 2) di Eiichiro Oda

Ciao a tutti!!
Un nuovo appuntamento con One Piece, serie manga tra le più apprezzate, di Eiichiro Oda. Oggi la mia opinione riguarderà il secondo volume del manga.

Necessità diverrà virtù poiché la dubbiosa Nami accetterà di farsi aiutare da Rubber per sfuggire al pirata Baghy il Clown, al quale aveva rubato una mappa del tesoro.
Rufy verrà catturato ed ingabbiato. Baghy fa scendere in campo i suoi pirati: Mobi, addestratore di animali, e Kaboji, spadaccino acrobatico, i quali deturperanno l’isola, compreso il tenero cane Shushu.
E’ proprio in questo momento che arriva Zoro che per salvare il suo capitano divide in due Baghy. Nonostante questo non riesce ad ucciderlo, poiché il suo avversario sopravvive grazie al potere del frutto Puzzle-puzzle.
 

Finalmente una vera battaglia tra pirati! Mentre nel primo volume vengono narrate le origini di Rubber e i retroscena, nel secondo la storia comincia ad entrare nel vivo: ci viene presentato il cattivissimo (dal buffo aspetto) Capitan Baghy!
Trovo questo personaggio veramente stravagante e singolare sia per l’aspetto esteriore che per il carattere un po’ lunatico.
La storia è piacevole poiché è contornata da tutta la ciurma di Baghy e soprattutto dall’astuzia di Nami.

 


Personalmente non trovo molto interessante la scena in cui i personaggi lottano e si nascondono tra i tetti e le vie del paese dell’isola in cui sono sbarcati poiché mi è sembrata un po’ statica: Rubber infatti, dopo tutte le impossibili imprese in cui si è trovato, in questa scena si trova imprigionato in una “semplice” gabbia.

 
 

Curiosità. In questo secondo volume, in una delle tavole grafiche dell’ autore, si parla anche di ciò che lo ha ispirato nella stesura della storia: i vichinghi. La domanda sorge spontanea, perché si parla di vichinghi in una storia di pirati? Perché secondo Eiichiro Oda i pirati sono i vichinghi del mare. Essendo un amante dei cartoni animati, tra i disegni dell’ autore, non posso non citare Vichi il Vinchingo. Chi se lo ricorda???

Il personaggio che mi ha colpito di più è sicuramente Shushu, il piccolo cagnolino, fedele custode del negozio di animali. Questa scena è molto realistica poiché sottolinea la genuina lealtà che gli animali dimostrano al proprio padrone: Shushu infatti fa da guardia al negozio appartenuto al suo
padrone che però è scomparso da un po’ di tempo.

Nelle ultime pagine si può apprezzare tutta la fantasia dell’autore in quanto infonde coraggio e forza al sindaco dell’ isola in cui Rubber si trova, che lo porterà allo scontro con i temibili pirati di Baghy…un po’ fuori dal normale.
I disegni sono ben curati e ricchi di dettagli e aiutano a capire lo svolgimento della storia senza però precludere la fantasia del lettore
I dialoghi tra i personaggi, nella loro semplicità, sono fluenti.

In questo capitolo però non si aggrega nessun nuovo componente della ciurma di Rubber, ma lo stesso compare frequentemente nel corso della storia insieme a Nami e Zoro.

 

Dario