Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

Titolo originale: Pride and Prejudice
Anno: 1813
Edizione: Garzanti
Traduzione: Isa Maranesi
 
 
“Pubblicato nel 1813, Orgoglio e pregiudizio è l’opera più popolare della Austen, la più perfetta per equilibrio di struttura narrativa e smalto di stile. Intorno al personaggio di Elizabeth, bella senza essere bellissima, intelligente e ferma senza essere dura, viene fuori nella sua verità l’Inghilterra di prima della rivoluzione industriale, col verde dei suoi boschi, col fango delle sue stagioni autunnali, col rosso delle sue uniformi militari…”
 
Recensione
 
Per il Progetto Jane, oggi vi parlo di Orgoglio e pregiudizio. Probabilmente questa è una delle recensioni più difficili da scrivere. Questo perché, come ho scritto nella pagina di presentazione del blog, si tratta del mio libro preferito, pur essendo un classico.
Quello che apprezzo di più è che la storia d’amore e il modo in cui i rapporti vengo affrontati all’interno del romanzo sono senza tempo.
 
Orgoglio e Pregiudizio, Darcy e Elizabeth, sono loro i protagonisti del romanzo forse più famoso di Jane Austen. La loro relazione si sviluppa all’interno di una società fatta di conversazioni, frivolezze, balli, all’interno dei salotti: un ambiente che è lontano da loro, sebbene siano cresciuti in questo contesto.
 
Elizabeth si fa apprezzare proprio per questa sua diversità rispetto allo stereotipo delle sue contemporanee. Elizabeth è la secondogenita della famiglia Bennett. Le sue sorelle più piccole, Catherine e Lydia, incarnano questo tipo di stereotipo: risultano superficiali, più frivole, le loro preoccupazioni sono sempre rivolte ai ragazzi e ai balli. Mary invece sembra estraniarsi da tutto il mondo che la circonda, da tutte le occupazioni, tranne lo studio. E infine c’è Jane, Miss Bennett, la primogenita, la più simile ad Elizabeth seppur con differenze sostanziali. Mentre Jane è più razionale e come spesso le viene detto da Elizabeth riesce a vedere il buono in tutti, Elizabeth vive d’istinto e non ha peli sulla lingua. Questo suo aspetto la mette in difficoltà più di qualche volta, soprattutto quando si ritrova a confrontarsi con la società che la vorrebbe ben diversa.
 
A chiudere il quadro della famiglia Bennett ci sono i genitori delle ragazze. Mrs Bennett, molto più simile alle ragazze più giovani, la cui unica preoccupazione è quella di trovare un marito appetibile per le sue figlie. E Mr Bennett che possiede gli stessi valori delle ragazze più grandi. Tra i due diverse le scene esilaranti dato che Mr Bennett sembra quasi prendere in giro sua moglie.
 
Già dall’inizio infatti possiamo assistere ad una di queste buffe situazioni: l’arrivo a Netherfield Park di Mr Bingley sconvolge la quiete della casa. Mrs Bennett vede nel giovanotto appena arrivato una ghiotta opportunità per piazzare una delle sue figlie. Grazie a suo marito l’incontro tra Mr Bingley e le ragazze non tarda ad arrivare. Fin da subito l’interesse reciproco tra il giovane e Jane è palese e sarà grazie ad esso che si innescheranno tutta una serie di situazioni che porteranno alla nascita dell’amore tra Elizabeth e Mr Darcy.
La loro relazione non è per niente facile: il pregiudizio della giovane prende forma proprio durante il loro primo incontro. Durante un ballo Mr Darcy ha l’opportunità di danzare con Elizabeth eppure non lo fa perché, come proprio la ragazza stessa ascolta, non è alla sua altezza.
 
 
“Comunque,” disse Miss Lucas, “trovo il suo contegno superbo meno offensivo di altri, perché ha una giustificazione. Non c’è da meravigliarsi che un giovane così attraente, così favorito dalla nascita, dalla fortuna, da tutto, abbia un’alta opinione di sé. Direi quasi che ne ha il diritto.” “Verissimo,” rispose Elizabeth, ” e io gli perdonerei volentieri il suo orgoglio, se non avesse mortificato, se non avesse mortificato il mio.”
 
“È mia convinzione,” osservò mary, che si compiaceva di gravi riflessioni, “che l’orgoglio sia un difetto assai comune. Non solo: tutto ciò che ho letto finora mi insegna che è particolarmente congeniale alla natura umana, e che sono ben pochi coloro che non indulgono ad un senso di auto-compiacimento sulla base di questa o quest’altra qualità, vera o immaginaria che sia. Vanità e orgoglio sono cose diverse, benché tali parole siano spesso scambiate per sinonimi. Si può essere orgogliosi senza essere vanitosi. L’orgoglio infatti si rifà piuttosto all’opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità a quella che vorremmo che gli altri avessero di noi.”
 
Tutti i caratteri dei personaggi sono ben delineati, in particolar modo quelli dei due protagonisti. È questo che fa apprezzare il romanzo: le loro personalità rimangono impresse. Tutti e due sono molto particolari. Elizabeth viene considerata quasi come un’eroina. La sua diversità la rende speciale e anche se, a volte, a causa della sua testardaggine si ha voglia di entrare nelle pagine del libro e scuoterla per le spalle, non si può non apprezzarla. In Darcy invece si esprime il messaggio dell’intero romanzo: non bisogna considerare una persona dall’apparenza, in positivo o in negativo che sia. Dietro all’uomo tutto d’un pezzo si nasconde uno dei più grandi cuori che mette la vita e i problemi della sua amata davanti ai suoi bisogni.
 
Tanti sono i personaggi che incontriamo durante la lettura. Per questo le varie relazioni possono creare un po’ di confusione, ma niente paura, ci pensa Wikipedia a chiarirci le idee:
 
 
Tranquilli, nonostante questo, si riescono a tenere bene a mente tutte le parentele, e le relazioni, alcuni dei personaggi sono secondari e rivestono solo una parte marginale all’interno della lettura.
 
Il romanzo è composto principalmente da dialoghi, le descrizioni delle ambientazioni sono semplici ed essenziali e per questo la lettura risulta molto scorrevole.
Sebbene non sia di certo un romanzo d’azione ci sono diversi colpi di scena che invogliano il lettore a continuare la lettura.
Consiglio ovviamente Orgoglio e Pregiudizio a tutti, indistintamente, in particolar modo a chi ama le storie d’amore ma anche a chi non vede di buon occhio i classici. Infatti potrebbe essere una buona occasione per avvicinarsi ad una grande scrittrice. del passato ed immergersi così in un’epoca così diversa dalla nostra.
 
 
Gioia
 
 

9 Risposte a “Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen”

  1. Bella la tua recensione.. Orgoglio e pregiudizio l'ho letto poco tempo fa, e l'ho trovato bellissimo, scoprire un'epoca talmente diversa dalla nostra mi ha sempre affascinata, in particolare l'Ottocento è un epoca che mi attira molto, infatti adoro la maggior parte dei classici di questo periodo e ovviamente, non può mancare Jane 😉

    1. Già, è vero!! Mi mancava solo Mansfield Park, che ho recuperato recentemente, adesso la collezione è al completo! Adesso vorrei provare a cercare gli scritti giovanili, che sono un bel po', vediamo se la ricerca porterà qualche frutto 🙂

  2. ADORO questo libro, l'ho scritto in stampatello perchè quando vedo che qualcun altro riesce ad apprezzarlo quanto me ne sono felicissima. L'ho letto la prima volta e ne rimasta abbagliata, poi l'ho riletto tempo dopo ed è stato ancora amore puro. Adesso lo conosco benissimo ma non mi stanca mai è sempre un capolavoro della cara Jane

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