Come un’isola di Monika M.

Lettere Animate, pagg. 149
Sinossi. Come un’isola è forse scritto unicamente per noi donne, noi donne che ci amiamo così tanto da saper amare in modo unico, senza però tradirci mai . E’ una storia d’amore non convenzionale, complessa, forse malata, tenace , che rivela la fragilità e la forza stessa della protagonista. E’ un invito a darci una possibilità anche quando tutti i segnali indicano pericolo, vivere un amore sapendo che si verrà feriti non per ingenuità ma per coraggio, vincendo la paura del dolore che sappiamo arriverà ma che sarà nulla confrontato ad una assenza di rimpianto.
E’ consapevolezza di sé, è controllo, è scelta . Lucrezia , la protagonista, allineerà la sua vita a quella di Victor convinta di poter, come sempre nella sua vita, controllare tutto . Nulla sarà più diverso da ciò che lei aveva pianificato fino a conoscere la travolgente ribellione, fiera del suo orgoglio ingaggerà una guerra con il suo stesso cuore per non concedersi ad un amore non corrisposto . Si tufferà volontariamente in due occhi crudeli e belli sapendo che vi troverà la morte per annegamento, consapevole che quel che dopo l’aspetterà non sarà più vita, ma sopravvivenza scandita da una inguaribile mancanza, dettata però dalla libertà della scelta fatta .
Siamo spesso schiavi dei nostri limiti, ma quanto di noi siamo disposti a tradire per oltrepassarli ?
<< Non bisogna mai partire da un risultato , se lo facessimo tutto sarebbe falsato , ogni gesto e pensiero mutato dal desiderio di giungere dove si è stabilito e non dove veramente siamo attesi… sei enigma e mistero che vivrò per sempre o forse mai più… >> Lucrezia da Come un’isola di Monika M.
 
Recensione
Come un’isola non è un romanzo semplice, soprattutto per chi, come me, non è abituato al genere. Quando ho letto la sinossi non sapevo bene a cosa sarei andata incontro ma incuriosita dalla lettura di Stolen 1 di JD Hurt, ho voluto dare una possibilità anche a questo romanzo. Fin dalle prime pagine ho lette che, tranne per qualche tema che viene affrontato in entrambi, i due romanzi non possono essere paragonati perché completamente diversi.
Come un’isola è un vero e proprio viaggio nella mente di Lucrezia, una giovane scrittrice di successo, una ragazza apparentemente calma e tranquilla, ma che nasconde dentro di sé un vero e proprio mondo.
Lucrezia crede di essere aver avuto un passato da strega e decide di pagare qualcuno, di stringere un vero e proprio contratto con qualcuno per scavare nella sua mente e nei suoi ricordi con forza, subendo le stesse torture che un tempo venivano fatte a chi veniva accusato di stregoneria.
Ma se pensate di trovarvi davanti ad un libro che parla di megere ed affini, siete fuori strada. O meglio, riferimenti al mondo della stregoneria soprattutto durante il periodo dell’Inquisizione, ci sono e donano veridicità alla narrazione, ma il romanzo vuole porre l’attenzione sull’aspetto psicologico dei due protagonisti.
Victor è la seconda parte del contratto, dire che sia un uomo misterioso è dire poco. Per tutto il romanzo non sapremo mai niente di più di quello che riesce a scoprire la protagonista, basandosi essenzialmente su intuizioni e supposizioni, ma mai niente di certo.
Quel che è sicuro è ch fin dal loro primo imncontro, Lucrezia entra in un vortice pieno di emozioni mai provate prima.
Grazie alla narrazione in prima persona, Lucrezia si mette a nudo e riusciamo ad arrivare nel più intimo dei suoi pensieri.
Il tema su cui si basa il romanzo è la contrapposizione tra dominatore e vittima. In un primo momento la distinzione tra i due ruoli sembra netta, ma con l’andare avanti delle sessioni, dei capitoli. e quindi del contratto,. il ruoli non sono così definiti. L’orgoglio di Lucrezia non le permette di essere sottomessa e per quanto la personalità di Victor sia forte e molto influente, in più di qualche occasione, se non la maggior parte delle volte, Lucrezia cerca di non sottostare al volere di Victor, anche se le risulterà molto difficile. Victor e il suo modo di fare, “dare e togliere”, riesce a legare a sé Lucrezia, perennemente in bilico tra l’averlo perso o e l’averlo ritrovato.

Victor voleva i suoi “No”, la sua gelosia, le sue paure, le sue emozioni, ma lei voleva lui, voleva l’impossibile, il suo amore!

Il loro rapporto è uno di quelli che difficilmente si riesce a trovare. Sono talmente uniti da riuscirsi a comprendere con uno sguardo, capaci di far provare l’uno all’altra forti emozioni.
Lucrezia si ritroverà a non poter fare più a meno di Victor, a dipendere completamente da lui, a proiettare tutti i sui pensieri verso le sue mosse ma Victor, prova lo stesso per lei? Le parole e i fatti dell’uomo non coincidono e con il passare del tempo, le umiliazioni che Lucrezia subisce aprono un varco nella consapevolezza di vivere un amore non corrisposto e che forse non lo sarà mai.
Lucrezia non riesce e non vuole sottostare a tutto ciò dimostrando una grandissima forza, riesce a prendere una difficile decisione.

Un bisogno reciproco che non trova più via di uscita, quando le anime si avvinghiano, riconoscendo la giusta vibrazione, nulla è più possibile fare per dividerla senza uno sforzo sovrumano e dolore indicibile.

La storia descritta da Monika M, mi ha molto affascinato. Gli elementi storici ed i riferimenti geografici dei luoghi e delle città visitate dalla protagonista, rendono il libro ancora più interessante, ma ho trovato in alcuni punti il tutto un po’ ripetitivo. Forse sarebbe bastato qualche punto di vista maschile, quindi diverso, per rendere la narrazione meno monotona anche se capisco che l’intento di base sia stato voler incentrare il romanzo sulla figura femminile, come è scritto nella sinossi.
Lucrezia è un esempio di grande forza. Una donna  che decide di intraprendere un viaggio nell’oscurità del passato e nella profondità di sé, alla ricerca del proprio Io.
Come un’isola è un romanzo di una donna, con una donna per le donne e anche se Lucrezia dimostra una sua particolarità ed una sua complessità, dopo la lettura vorremmo assomigliare anche un minimo a lei ed arriveremo ad invidiare la sua grande capacità di saper ascoltare se stessa anche a discapito del suo cuore.
Consigliato agli amanti del genere ma anche a chi. come me, è un novello, riuscirete a trovare una storia originale, ben scritta e che vi porterà alle riflessioni più difficili, quelle con voi stessi.

Come coltre di ghiaccio il suo aspetto donava al mondo l’immagine di una donna fredda, insensibile e distaccata, il magma che dentro ardeva era costantemente sopito e tenuto a bada, nessuno era mai riuscito ad entrare nel suo cuore.

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