Dentro l’acqua di Paula Hawkins

 
Editore: Edizioni Piemme
Traduzione: Barbara Portieri
Data di pubblicazione: 2 maggio 2017
Pagine: 345
Ebook: 12.99€
Cartaceo: 16.50€
Sinossi.
Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare.
Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite.
Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l’acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.
Recensione
Tutti ne parlano, tutti lo fotografano e io, da brava curiosa quale sono, non ho resistito a leggerlo.
Dopo il famosissimo thriller La ragazza del treno, la Hawkins torna con un nuovo romanzo dello stesso genere letterario che vede come “protagonista” l’acqua.
La piccola cittadina di Beckford, a nord dell’Inghilterra, è infatti attraversata da un fiume. Non c’è niente di strano se non fosse per il fatto che a Beckford il fiume e le sue acqua placide sono la tomba di molte donne. Un mistero che si infittisce, che non trova carnefici da sacrificare. Come è possibile? Si tratti di una serie di strani suicidi o è tutto un piano di uno strano serial killer che opera indisturbato?

La morte di Nel, ultima vittima de Lo Stagno delle Annegate, comporta il ritorno in città di sua sorella Julia Abbott, costretta a fare i conti con un doloroso passato, ricordi violenti e tortuosi che hanno portato il suo allontanamento da Beckford, tanti anni fa, in un intrico di segreti e cose mai dette, equivoci che hanno portato solo odio e astio.
Non sei mai cambiata. Avrei dovuto saperlo. Anzi, in realtà lo sapevo. Hai sempre amato il mulino e il fiume, ed eri ossessionata da quelle donne, dalle cose che avevano fatto, da ciò che si erano lasciate alle spalle. E adesso questo. Oh, Nel, sei davvero arrivata a tanto? Al piano di sopra, ho esitato prima di entrare in camera da letto. Il pugno stretto intorno alla maniglia, mi sono fermata e ho respirato a fondo. Sapevo cos’era successo, me lo avevano detto, ma sapevo anche chi eri tu. E non riuscivo a crederci. Ero sicura che, se avessi aperto la porta, ti avrei trovata lì: alta, magra e non troppo felice di vedermi. La stanza era vuota. Sembrava che tu l’avessi lasciata solo un attimo prima, magari per andare di sotto a farti un caffè, e che da un momento all’altro dovessi ritornare. C’era ancora il tuo profumo nell’aria: dolce e persistente, una fragranza classica, come quelle che usava la mamma, Opium o Yvresse.
<<Nel?>> Ho sussurrato il tuo nome, come per evocarti, ma non ha risposto nessuno.
Townsand, Abbott, Whittaker…famiglie che hanno perso la propria moglie, madre, sorella, nelle misteriose acque del fiume; famiglie costrette a ricostruire una nuova vita, a convivere con il dolore e la solitudine.
Tutti i personaggi che si incontrano nella storia non sono descritti maniacalmente ma ne conosciamo perfettamente il lato caratteriale, le proprie paure, debolezze e fragilità.
Una parte rilevante è occupata dai rapporti umani, donne paurose e succubi di uomini cattivi e violenti; rapporti difficili, spesso insanabili, strane relazioni.
Voleva sentirle vicine. tutte le donne che portano guai, tutte le ragazze che portano guai, pericolose e piene di vita. Voleva sentirle, immergersi nel loro spirito.
La lettura scorre fluidamente fino all’ultima pagina anche grazie ai capitoli brevi.
Lo stile narrativo risulta molto simile al precedente romanzo, La ragazza del treno.
Punto a sfavore il continuo cambio dei punti di vista (veramente troppi) e l’assiduo alternarsi tra momenti presenti e flashback, che rendono la narrazione troppo confusionaria.
Non esiste, a mio avviso, un vero e proprio colpo di scena, parte essenziale per un romanzo appartenente al genere thriller: la parte in cui tutti i segreti vengono a galla passa in secondo piano, quasi inosservata, nessun finale originale e sbalorditivo (si intuisce già, nel corso della lettura, quale sarà l’epilogo).
In linea generale non consiglio questa lettura in quanto risulta troppo caotica e sconclusionata.
E voi lo avete letto? Che ne pensate?
Buona lettura!
L’autrice.
Paula Hawkins, inglese, con un passato di giornalista, vive a Londra ed è l’autrice del bestseller internazionale La ragazza del treno, il “thriller dei record” che ha venduto più di 18 milioni di copie nel mondo in meno di due anni, e solo in Italia è arrivato a un milione, senza mai lasciare le classifiche.
Dentro l’acqua è il suo nuovo, attesissimo romanzo, che uscirà in più di quaranta Paesi.
 

8 Risposte a “Dentro l’acqua di Paula Hawkins”

  1. Ahia… peccato, "La Ragazza del Treno" mi era piaciuto abbastanza. Non tanto come thriller (la Hawkins non sembra avere proprio il talento della giallista nata…) quanto per l'approfondimento psicologico dei personaggi e il grande senso del ritmo!

    1. Ciao Sophie!
      Io non sono una grande esperta del genere ma ho capito quale sarebbe stato il finale davvero troppo presto. XD
      Sotto il punto di vista della scrittura risulta una lettura comunque molto piacevole e scorrevole. Peccato davvero per i troppi cambi di punti di vista. Ho dovuto appuntare su un foglio nomi e parentele.
      Speravo in qualcosa di più coinvolgente.

    1. Ciao!
      Anche io ero molto curiosa, anche se ho letto davvero molte recensioni discordanti.
      Fai bene comunque a prenderlo se ti attira, spesso il gusto è davvero soggettivo.
      Se decidi di leggerlo fammi sapere la tua opinione. 🙂

  2. Ciao, "La ragazza del treno" non mi aveva particolarmente entusiasmata, quindi non leggerò il romanzo, ma mi ha interessato lo stesso leggere una sua recensione! Buona serata 🙂

  3. Ciao Debora! Avevo letto la ragazza del treno e ne ero rimasta molto delusa. Ora guardo questo libro e penso che non avrà una seconda possibilità da parte mia! Un thriller che non ha un finale ad effetto che thriller è?? :/

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