Dodici di Zerocalcare

 
 
Editore: Bao Publishing
Pagine: 95
Prezzo: 13€
 
 
Trama. Zerocalcare (il personaggio) è in coma, gli zombie stanno per decimare quel che resta della popolazione di Rebibbia e tocca a Secco, Katja e all’amico Cinghiale trovare un mezzo per scappare da una situazione ormai compromessa. Prendendosi una pausa dal suo abituale sguardo sul mondo (e da se stesso come protagonista) Zerocalcare (l’autore) lascia andare a briglia sciolta le sue innumerevoli paranoie apocalittiche e racconta una storia avventurosa di rivalsa, rancore e speranza per il futuro, che fa il giro largo per spiegare l’incrollabile amore per un quartiere che tutto il mondo crede essere solamente un carcere.è in coma, gli zombie stanno per decimare quel che resta della popolazione di Rebibbia e tocca a Secco, Katja e all’amico Cinghiale trovare un mezzo per scappare da una situazione ormai compromessa.
 
Prendendosi una pausa dal suo abituale sguardo sul mondo (e da se stesso come protagonista) Zerocalcare (l’autore) lascia andare a briglia sciolta le sue innumerevoli paranoie apocalittiche e racconta una storia avventurosa di rivalsa, rancore e speranza per il futuro, che fa il giro largo per spiegare l’incrollabile amore per un quartiere che tutto il mondo crede essere solamente un carcere.
 
RECENSIONE
 
 
Non sono una grande lettrice di fumetti, tutt’altro. Ma qualche tavola sulla pagina facebook e sul suo blog, mi sono bastate per incuriosirmi. Lo stile dei disegni di Zerocalcare mi ha spinto a leggere uno dei suoi lavori e appena mi è capitata l’occasione, l’ho colta al volo.
.
Dalle recensioni sul web, Dodici non rispecchia in pieno il talento dell’autore. Non viene infatti considerato tra i suoi lavori migliori. Personalmente, essendo appunto il primo fumetto che leggo di Zerocalcare, posso solo basarmi su questo, non potendo fare paragoni.
 
Dodici di zerocalcare
 
Dodici può essere suddiviso in più parti.
Nella narrazione principale, protagonista è Rebibbia, quartiere di Roma, che si trova sotto attacco zombie, ci sono solo 36 sopravvissuti, tra cui Zerocalcare, Secco, il suo migliore amico, Katjia e Cinghiale. La storia è narrata con sbalzi temporali e l’alternanza tra eventi passati, appena conclusioni e presente. Questa distinzione è ben marcata poiché il passato è in bianco e nero mentre gli eventi presenti sono colorati.
 
Un’altra grande parte all’interno del fumetto presenta le riflessioni di Zerocalcare che sta per morire. In queste pagine ricorre il suo senso di appartenenza al suo quartiere, Rebibbia. Intorno alla sua morte aleggia un mistero. All’inizio ci racconta che è giunta la sua ora ma il motivo della sua morte lo riusciamo a capire solo alla fine. In questo modo la curiosità del lettore è alimentata pagina dopo pagina.
Infine, la parte più piccola della narrazione la occupa una storia che è apparentemente estranea alla narrazione principale ma che inaspettatamente si ricollega in qualche modo ai personaggi principali.
 
Dodici è sicuramente un fumetto godibile e divertente. Le continue situazioni e i dialoghi comici, talvolta surreali, al limite del nonsense si susseguono durante tutta la lettura.
Il fumetto può essere apprezzato da più generazione, ci sono infatti molti sono i riferimenti “nerd”, si passa dalle serie tv più recenti, come The walking dead (immancabile se si parla di zombie), ai manga più vecchiotti, come Ken il guerriero (Secco ne sembra quasi ossessionato).
 
Accanto all’irriverenza e all’ironia si alternano momenti più riflessivi. In più punti è inoltre evidente la critica alla società moderna che rende il tutto estremamente attuale.
 
L’unica nota negativa è il finale, che sembra essere tagliato di netto, lasciando il lettore un po’ perplesso.
Nonostante questo, Dodici è stata la conferma della genialità dell’autore.
Recuperò sicuramente altri lavori di Zerocalcare!
 
 
Gioia