Donne e autrici, la missione possibile del sesso memore di Sara Zelda Mazzini

 
Genere: Saggistica
Anno: 2016
Editore: Amazon KDP (e-book) – Createspace (paperback)
Numero pagine: 178
Prezzo: 0,99€ ebook/ 8,32€ cartaceo
 
 
Sinossi. Che cosa significa oggi essere una donna e al tempo stesso inseguire il sogno di un mestiere che, più di tanti altri, rischia di venire ucciso dagli impegni quotidiani? Quanto è difficile riuscire a emergere all’interno di una realtà editoriale in continuo mutamento o, più spesso, in rovina? E quali sono le differenze fondamentali tra il mercato estero e quello nostrano? Attraverso le interviste a dodici autrici indipendenti e due blogger, Sara Zelda Mazzini cerca di tirare le somme della letteratura al femminile, a quasi un secolo dalla pubblicazione delle storiche conferenze di Virginia Woolf. Con i contributi di: Vera Q., Mari Thorn, Anne Went, Linnea Nilsson, Angela C. Ryan, Patrisha Mar, Mala Spina, Evelyn Levine, Bianca Marconero, Noemi Gastaldi, Amabile Giusti, Chiara Pagliochini, Virginia Leoni, Lile laSvamps. E con la partecipazione straordinaria di Jennifer Messina.

RECENSIONE

“Donne dududu…in cerca di guaaai”
“Siaaamo dooonne, oltre le gambe c’è di piùùù. Dooonne, dooonne un universo immenso in piùùù uooo”
“Siamo cosìììì…dolcemente complicate, sempre più emozionate, delicate, ma potrai trovarci ancora quiiiii…..”
“La forza delle dooonne, non può fi…..” NO EH! Gigi d’Alessio no!

Ho da poco terminato la lettura di Donne e autrici e sono divisa a metà! Il 50% di me, quello più irascibile, è arrabbiato! In Una stanza tutta per sé Virginia Woolf dà voce alle donne che vogliono entrare a far parte della vita culturale, era il 1929. Siamo nel 2016, c’è ancora bisogno di saggi del genere? Purtroppo sì! Sara Zelda Mazzini mette in luce la fatica che ancora oggi le donne devono impiegare per imporsi con i loro sogni e le loro passioni. L’altro 50%, quello più sentimentale, femminista e “girlpoweroso” (lo facciamo entrare nel dizionario?) è felice di aver letto un saggio del genere! Che dimostra, ancora una volta che la forza delle donne…non può fi…NO GIGI, BASTA!
 
15 interviste: 13 autrici e due blogger si mettono a nudo e decidono di aprirsi, di confidarsi. Non sono una scrittrice e l’idea di scrivere non mi passa per la testa. Mi diverto ogni tanto ad abbozzare qualche copione teatrale per la compagnia amatoriale di cui faccio parte, ma niente di più. Il nostro ultimo spettacolo si intitola “Non semo ‘e coste de nisunu” (In dialetto, “Non siamo le costole di nessuno” in riferimento alla costola di Adamo dalla quale è stata creata Eva) in cui mettiamo in scena alcuni fatti storici e letterari visti dal punto di vista femminile. Non sono una scrittrice ma sono una grande lettrice e la maggior parte dei libri che sono in libreria sono di autrici.
Donne e libri due grandi temi dalle mille sfaccettature che mi interessano particolarmente, non potevo quindi farmi sfuggire questo saggio.
 
Ogni intervista è stata una vera e propria scoperta! Seguo già le due blogger (Le recensioni della libraiaHo fatto dell’ansia uno stile di vita) e conosco (letteralmente parlando) solo poche delle autrici che vengono intervistate ma, anche in questo caso, ho avuto l’opportunità di apprezzarle maggiormente e scoprire piccole curiosità a loro riguardo (Vera Q. non regge la vista del sangue?!)
 
 
Da quando ho aperto il blog (tra qualche giorno compirà un anno), sono venuta a conoscenza dell’altra faccia dell’editoria: il self publishing, l’auto pubblicazione. Sono diverse infatti le recensioni che potete trovare sul blog di autori self. Ci si fa più o meno l’idea di come possa funzionare il tutto ma credo che questo saggio sia stato chiarificatore.
 
Per quanto possa essere difficile riuscire a pubblicare i proprio lavori con una casa editrice, l’auto pubblicazione non è certo una via più semplice.
Chi sceglie il self è autore, editore, correttore, manager, pr in uno. E, queste testimonianze lo dimostrano, tutto ciò va incastrato nella vita quotidiana fatta di mariti, fidanzati, genitori, spesa, studio, pulizie e…lavoro vero. Mentre infatti alcune di loro sono riuscite a fare della loro passione il loro lavoro, altre affiancano alla scrittura altre professioni che danno loro da mangiare.
Torna quindi l’idea della stanza tutta per sé, quell’angolino di tempo e spazio in cui si riesce a dare libero sfogo alla propria passione che diventa la vera espressione di sé. Di sera, di mattina, in uno studio, nella stanza dei figli, quando e dove capita.
 
L’auto pubblicazione dà l’opportunità a tutti di scrivere e pubblicare i propri scritti. Per questo Amazon e tutti gli store e le piattaforme che permettono questo tipo di editoria risultano un po’ come il più infernale girone dantesco in cui gli autori sgomitano per arrivare alle vette delle classifiche. Quello che però trasmettono queste autrici è la pacatezza e la tranquillità con cui affrontano tutto ciò. Probabilmente questa tranquillità è solo apparente per tutto quello a cui ho accennato poco sopra, ma l’idea è che la maggior parte di loro non siano legate ai numeri. Cito Patrisha Mar:
 
“Nel mio futuro ci sarà sempre la scrittura. Per me scrivere è come respirare. I personaggi mi nascono in testa e ho l’esigenza di dare loro una forma. Non importa con quali modalità pubblicherò i miei scritti, quello che mi preme è arrivare al cuore del lettore. Riuscire a emozionare qualcuno significa avergli trasmesso quello che hai dentro, e questa dovrebbe essere l’unica forza che muove un romanziere.”
 
Certo, non siamo ipocriti, e riuscire a raggiungere il maggior numero di lettori possibile è il sogno di ogni scrittore che pubblica, altrimenti scriverebbero diari segreti che rimarrebbero rinchiusi a chiave nei loro cassetti, però queste Donne scrivendo è come se compiessero una missione. Una missione possibile, nonostante gli impegni, le delusioni, i momenti difficili, i no; una missione non solo per sé.
 
“Il sottotitolo di questo libro fa riferimento a un sesso memore, una formula quasi archetipica, a cui non ho resistito. Volevo richiamare il fatto che noi donne non scriviamo per ergerci al di sopra delle masse, non operiamo in noi stesse e per noi stesse, ma insieme cerchiamo di raccogliere e proseguire una tradizione.” (Sara Zelda Mazzini)
 
Essendo un saggio, in Donne e autrici non c’è una trama e nemmeno dei colpi di scena, ma chi legge è comunque preso dalla lettura. 15 interviste significano 15 storie diverse. Non ci sono immagini o foto delle autrici eppure sembra di vederle in viso e di sentire addirittura le loro voci. Le riusciamo ad immaginare nelle loro case, sul posto di lavoro, mentre con un occhio scrivono e l’altro guardano i bambini piccoli, trepidanti nell’attesa che i loro compagni leggano le loro bozze.
Il merito va sicuramente a Sara Zelda Mazzini, alla sua idea e soprattutto al modo di gestire il tutto. Dalla sua introduzione riusciamo a capire che incastrare le varie interviste non è stato proprio semplice: la maggior parte sono avvenute via skype, altre tramite messaggi vocali su whatsapp, altre ancora via email. Ha lasciato spazio alle parole delle sue colleghe, senza mai intromettersi, dandoci invece qualche piccola curiosità di quello che succede durante le interviste, come se fossimo nel backstage e partecipassimo anche noi all’intervista.

Chi ama la scrittura, la lettura, i libri, ma anche chi è lontano a tutto ciò deve dare una possibilità a Donne e autrici, uno spaccato non solo del mondo editoriale attuale ma un originale punto di vista della condizione della donna, del suo modo di affrontare la vita di tutti i giorni. Ai fornelli e al mocio (anche se, a volte, ci teniamo a mantenere questa visione) si aggiungono e si affiancano i nostri interessi, gli hobby, le parti di noi che ci fanno sentire vive.

Donne e autrici è la conferma che la forza delle donne non pu….. Ancora?! Va bene Gigi…canta!

La forza delle dooonne, non può finire maaai
L’amore delle dooonne, non ci abbandona maaai
Una cosa è certa. Dalla lettura di Donne e autrici viene fuori una verità: volete guadagnare? Scrivete erotico!

 

Sara Zelda Mazzini è nata il 24 luglio 1980 nel Chianti fiorentino e vive a Monaco di Baviera. Il suo nome d’arte è un omaggio a Zelda Fitzgerald, scrittrice, pittrice e ballerina, nonché moglie del celebre scrittore Francis Scott Fitzgerald. Il suo principale campo di indagine sono le cosiddette controculture — o underground — delle quali individua il motore primario nella Beat Generation americana e le più interessanti derive nella musica punk hardcore e metalcore. Tra il 2002 e il 2003 ha collaborato con il settimanale Metropoli e attualmente cura la rubrica Le Ricette Letterarie Di Zelda su RAMINGO! (https://ramingoblog.wordpress.com/). Con Amazon Self Publishing ha pubblicato la raccolta di racconti brevi Cronache Dalla Fine Del Mondo (2013), i romanzi I Dissidenti (2014) e Nichi Arriva Con Il Buio (2015) e il saggio-inchiesta Donne e Autrici: la missione possibile del sesso memore (2016).

Gioia