Fragole a Novembre di Prisca Turazzi

Ciao lettori!
Il libro di cui vi parlo oggi si collega ad una mia passione nata negli ultimi anni: il teatro. Mi capita spesso di leggere testi teatrali, ho letto qualche classico ma la maggior parte sono commedie, dato che è il genere che affronto con il gruppo teatrale amatoriale di cui faccio parte.

Così, quando Prisca Turazzi mi ha proposto di leggere la sua opera, Fragole a Novembre, ho subito accettato, incuriosita dalle informazioni che mi ha dato ma anche dal genere. Si tratta infatti di un’opera teatrale!
Un conto però è leggere un testo teatrale per me stessa, un altro scriverne una recensione! Non è stato semplice scrivere di quest’opera, mi sono infatti presa qualche giorno dopo la lettura per raccogliere i pensieri.
Il teatro è una forma di comunicazione diretta ed immediata, si crea un rapporto quasi intimo con lo spettatore. Seppure in questo caso ci si avvicina all’opera leggendola, la sensazione è sempre quella di entrare a stretto contatto con i personaggi, soprattutto con la protagonista. Per questo credo che dovrei e dovremmo leggere più testi teatrali!
Grazie all’autrice per avermi dato l’opportunità di conoscere la sua storia.

Genere: Teatro
Data: Agosto 2016
Formato: ebook
Prezzo: gratuito
ISBN: 978-88-99593-02-5
Francesca ha visto la propria vita appassire, fallimento dopo fallimento. Non crede più in se stessa né nel proprio futuro. Sarà attraverso lo schermo che ritroverà una dimensione dove dar sfogo ai propri desideri e bisogni. Una nuova fantasia condivisa con Salvo, uno scultore misantropo e scorbutico, che la farà sentire per la prima volta…libera.
Ma riusciranno i loro sentimenti a sopravvivere alla realtà?
Francesca è una giovane insegnante. Ma, ad essere precaria, non è solo la sua carriera. Incerta è anche la sua vita personale. Francesca è una persona poco sicura di sé, con poche certezze e forse troppe rinunce.
In famiglia ha sempre vissuto all’ombra della forte personalità di sua sorella che, ancora oggi, ha una certa influenza nella sua vita. La fine di una relazione, poi, le toglie sicurezze e punti di riferimento.
Come è più che comprensibile le numerose delusioni hanno fatto si che Francesca abbia messo da parte la speranza e la voglia di sognare. Fino a che, qualcosa, o meglio qualcuno, riporterà la speranza nella sua vita.
Come la stessa autrice indica nella postfazione, la particolarità di Fragole a Novembre sta nella rielaborazione del monologo classico. Francesca si racconta, lo fa  ad uno speed date. Non sa il motivo preciso per cui si trovi lì, sa solo che ha voglia di parlare della sua storia con qualcuno e quel qualcuno è Sergio, il ragazzo che si trova davanti che diventa quasi un confessore. Sergio siamo un po’ tutti noi che assistiamo al racconto di Fracesca. E, come succede allo stesso Sergio che si incuriosisce al punto di fregarsene delle regole dello speed date, anche noi veniamo completamente immersi nel suo racconto.
La narrazione di Francesca è interrotta e allo stesso tempo sostenuta da repentini cambi di ambientazione con l’entrata e l’uscita dei vari personaggi coinvolti negli eventi salienti della vita della protagonista, quelli che, secondo lei, hanno avuto una certa influenza nel suo personale cammino.

In questo modo l’attenzione del lettore/spettatore rimane costante. In più le scene sono brevi ed essenziali, vanno dritte al punto della questione, così da non annoiare ma aumentare la curiosità.

Ma l’elemento che ha una grande rilevanza in quest’opera è la fantasia. Francesca l’ha messa da parte, facendosi trasportare dalla realtà, fino a quando Salvo entrerà a far parte della sua vita. La personalità di Salvo è molto particolare, odia la gente e Francesca lo capisce fin dalle prime parole che i due si scambiano. Eppure si crea subito un feeling molto particolare e Francesca non avrebbe mai creduto di poter creare una relazione in bilico perenne tra la realtà e la fantasia. Le sensazioni e le emozioni si confondono e il lettore è costretto a mettere in dubbio se quello che legge sia reale o meno. Salvo offre a Francesca un amore senza limiti donandole quello che probabilmente non ha mai avuto: la libertà. Proprio lui che sembra impossibile che riesca ad intrattenere qualsiasi tipo di relazioni con gli altri! Salvo ha fatto scoprire a Francesca il suo vero io ma l’impatto con la realtà non sarà certo facile da affrontare.

Il finale non è del tutto chiuso, l’autrice lascia la possibilità al lettore/spettatore di riflettere.
Consiglio a tutti la lettura di Fragole a Novembre. Prendetevi un paio d’ore di tempo e grazie a queste 40 pagine vi allontanerete dalla realtà!

Gioia