Hotel Mezzanotte di Michele Botton

Hotel Mezzanotte
di Michele Botton
 
Editore: Lettere Animate Editore
Genere: racconti horror
Formato: brossura / copertina morbida
Pagine: 126
Prezzo: 10€
ISNB: 9788871121239
Link acquisto
 

 

Sinossi. “Hotel Mezzanotte” è un’antologia di racconti dell’orrore. Otto storie per lo più di vita quotidiana, dove qualcosa non è come dovrebbe essere. Abbiamo una bambina, travestita da zombie, la notte di Halloween che suona campanelli per il classico dolcetto-scherzetto, ignara del terribile segreto che nasconde. Una misteriosa e inquietante ragazza che inizia a fissare un povero malcapitato in un vagone del treno. Una cena familiare “molto” speciale. Un pallone da calcio maledetto che porterà alla rovina una famiglia con le sventure che causa. Una storia natalizia che dello spirito natalizio non ha proprio niente. C’è Lilith, l’emissaria della morte che si nutre della morte stessa. Ci sono Paolo e Michele che nella campagna padovana troveranno un uomo senza volto. Storie con un finale a sorpresa, in cui la sorpresa non è mai allegra.
“Una tagliola, di quelle che si usano per catturare animali di grosse dimensioni, era scattata e fulminea gli si era chiusa su una gamba mordendogliela come un cane rabbioso. Il male arrivò ben prima del sangue, un dolore di quelli lancinanti che sapeva di incredulità ma anche di ossa rotte e carni martoriate.” 
Recensione
Quando ci è stata proposta la lettura di racconti horror sono stata parecchio indecisa su accettare o no in quanto questo non è sicuramente adatto ad una fifona come me xD. Inoltre devo ammettere che l’immagine di copertina mi suscita molta ansia. Tutto però concorre a rendere il libro più intenso e coinvolgente. Sono infatti dell’idea che se non avessi accettato avrei perso l’opportunità di leggere qualcosa di originale e, a tratti, anche crudelmente ironica.
Inoltre il nome di Michele non mi era affatto nuovo. Spulciando tra i post più vecchi ho infatti constatato di aver già letto un suo racconto nella raccolta Dreamscapes. I racconti perduti Vol. 2.
Hotel mezzanotte è una raccolta di racconti che punta l’attenzione su temi crudi. Racconti semplici, nel strutturati, veloci da leggere, ricchi di suspanse e colpi di scena.
[…]
– Io sono Elia. – Cercò di cambiare argomento.
La donna storse in una smorfia viziosa la grande bocca. – Un nome biblico…carino…Io sono Lilith.
– Lilith? Davvero? E’ un nome piuttosto inusuale.
– Già, è un nome con un… come si dice? Ah si, con un background un po’ particolare, è l’appellativo di un antico demone, portatore di morte e di sventura. – Così dicendo cercò di fare l’espressione più paurosa possibile, con evidenti scarsi risultati. – I miei genitori hanno gusti un po’ strani in fatto di nomi propri.
Elia la fissava scettico, come si immaginava era una ragazza stramba, carina ma stramba.
– E tu sei una portatrice di sventura? – Chiese.
Lei sorrise mostrando invitanti fauci. – Non necessariamente, a volte sono un bene, a volte un male, di sicuro non sono una santa. E di sicuro dopo che mi hanno incontrata le persone non restano indifferenti.
Ogni racconto possiede la propria caratteristica, ognuno è popolato dai personaggi più disparati: uomini e donne di tutte le età, ma anche da strane creature appartenenti all’aldilà.
Non tutti i protagonisti delle storie hanno un nome: di molti conosciamo soltanto alcuni aspetti, un tratteggio di linee che disegnano una situazione, un evento bizzarro, inspiegabile.
Matilda, l’assassino del treno, il bambino che chiede di suo padre, Pietro, un bambino che ha un conto in sospeso con Babbo Natale, Elia, Lilith e Michele si alternano in un gioco di racconti, un intrigo di sensazioni, emozioni e paure che coinvolgono e sconvolgono il lettore.
Nonostante i racconti siano molto differenti tra loro, anche per stile, forma e lunghezza, tutti hanno un denominatore comune, quello del finale a sorpresa.
Ogni dettaglio del libro è ben curato: in particolare non si può non apprezzare il fatto che ogni racconto si apre con una citazione di autori famosi (Neil Gaiman, Bram Stoker, Stephen King ecc..) che danno un’idea di ciò che si andrà a leggere, un preambolo pregno di significati e interpretazioni.
Attraverso uno stile semplice e diretto la narrazione del libro scorre veloce e fluida fino all’ultima parola, creando un legame con la curiosità del lettore che viene costantemente sollecitata.
Nonostante il libro si classifichi nella categoria horror non mancano situazioni “ironiche” sebbene sempre contornate da una situazione macabra o surreale.
Ringrazio l’autore, Michele Botton, per avermi dato l’opportunità di conoscere la sua intrigante opera e avermi portato in un mondo per me quasi sconosciuto, lontano dai miei pregiudizi, che troppo spesso, mi limitano in campo letterario. Lo consiglio a tutti gli amanti del genere e non.
Buona lettura!
L’autore.
Michele Botton Nasce nel 1977 a Piove di Sacco in provincia di Padova. Noto perdigiorno.
Questo è il suo secondo libro. Ha pubblicato il romanzo Pink Future (GDS Edizioni), oltre a svariati racconti apparsi in antologie tra i quali Amici da bar (Il magazzino dei mondi 3, Delos Books), Notte patavina grondante sangue (Racconti dal Veneto, Historica Edizioni), Singolarità (Matrix Anthology, Homo Scrivens Edizioni), Una tradizione in evoluzione (per l’antologia N.A.S.F.12). Gestisce il blog il beneficio del dubbio dove parla di libri e fumetti.
 
Contatti.
Pagina Facebook: Michele Botton – Autore
Blog dell’autore: il beneficio del dubbio