I racconti dell’Inquilino di Andrea Frattali

 
Editore: Letteratura Alternativa
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2017
Pagine: 228
Prezzo cartaceo: 14.90
 
Sinossi.
Molti lo chiamano “il lato oscuro”. Andrea lo chiama “L’Inquilino”. Quella parte di noi impulsiva, guidata dal puro desiderio. Quel momento in cui vorremmo fare qualcosa di vergognoso, scabroso o spaventoso. Qualcosa che le regole sociali bandiscono categoricamente. Andrea ha sempre vissuto in conflitto con il suo Inquilino. Finché un giorno non ha deciso di ascoltarlo. E di riportare per iscritto tutti i suoi inquietanti pensieri.
In questa raccolta, vengono narrate vicende di persone inghiottite dall’oscurità, che affrontano orrori più grandi di loro, costrette a fuggire dalla loro follia come topi da laboratorio.
Attraverso questi racconti, Andrea ci rivela tracce di quell’oscurità che è parte essenziale dell’essere umano. Perché ognuno di noi ha il suo Inquilino, con le storie da raccontare.
Ognuno di noi ha un Inquilino scomodo, dentro di sé. Sgomita, sbraccia, si fa strada tra i buoni pensieri. Smania, ansima, vuole occupare la casa. Non ci permette di vivere in pace la nostra schiavitù sociale. Non ci permette di essere gentili e mansueti. Segue solamente l’etica del desiderio.
Per quanto possa essere bizzarro, fastidioso o pericoloso. Il buon senso per lui è una piaga, la razionalità una malattia. Continuerà ad urlare finché non deciderai di ascoltarlo. E’ inutile ignorarlo. Piuttosto, mettiti comodo. Agiati sul divano del tuo inconscio, prendi un calice del tuo miglior vino rosso e invitalo a parlare. Fatti raccontare la sua oscurità. La tua oscurità. Perché l’Inquilino fa parte di te. Sei te. Non ripudiare il tuo lato nascosto. Accettalo. Accettati. E la convivenza sarà più facile. Non spaventarti se in quel momento desidera qualcosa di così violento o perverso da far sentire male chiunque abbia stima di te. Tutti abbiamo un volto irraggiungibile, un lato avvolto nelle tenebre. Ogni tanto, assecondalo. Lasciati guidare dall’Inquilino. Passeggia nel buio e ritrova la serenità, riconoscendo te stesso. Al mio Inquilino piace fare l’attore. Assume ogni volta un’identità diversa e mi racconta la sua storia. Io lo ascolto in silenzio, vittima del suo fascino. Quando ha finito, riporto tutto per iscritto.
Vuoi conoscere il mio Inquilino? Bene, comincia a sfogliare.
Andrea Frattali

Recensione
Tutti abbiamo il nostro Inquilino, spesso inascoltato, con cui fare i conti in piena libertà in balia dei propri istinti più selvaggi e puri. C’è chi decide di nasconderlo nella propria oscurità, nella parte più profonda, dietro muri di impenetrabili sentimenti e buonsenso e chi decide di portarlo a galla, libero di esplorare terre di desolata oscurità e perversione.

“Si, i mostri esistono, ma non sono quelli che risorgono dalle tombe o che si trasformano al plenilunio. Non sono quelli che succhiano il sangue o quelli che attraversano i muri nel cuore della notte. I mostri sono quelli che disprezzano i loro simili, che chiudono le porte del cuore e usano gli occhi come spade, per farti a pezzi. Quei mostri hanno il potere di generare altri mostri. E quando i mostri diventano più potenti, per quelli che sono rimasti umani non c’è via di scampo.”

La raccolta è composta da 13 racconti divisi in due parti: la prima parte, Strani racconti, è la più lunga e variegata, mentre la seconda, Le cronache di Brasov, ha come filo conduttore l’ambientazione: la cittadina di Brasov, in Transilvania.
I racconti hanno all’incirca la stessa lunghezza di 10/15 pagine, lunghezza che permette di dare spazio alla parte psicologica dei personaggi, punto di forza dell’intera raccolta.
I protagonisti, donne, uomini o bambini, sono molto diversi tra loro: troviamo quindi la storia del conte francese Antoine Labrouste accanto a quella della casalinga stressata e alle vicende del terribile criminale Petru Canalie. Poche sono le descrizioni fisiche, molti di loro non hanno neanche un nome, ma quello che non manca mai sono le loro riflessioni, i pensieri più temibili e oscuri che popolano il loro strano mondo.
Una delle particolarità dell’opera sono i titoli brevi che prima della lettura incuriosiscono il lettore, mentre una volta terminato il racconto risultano un perfetto quanto significativo riassunto.
Tutta l’opera è incentrata sulla parte più oscura di ogni essere umano, una parte che tutti possiedono ma che non sempre viene svelata, per vergogna o per paura di essere giudicati.
Quello che non manca è di certo la solitudine, un passato difficile o anni di torture e derisioni hanno creato personaggi afflitti da sentimenti cruenti e violenti. Il sentimento di vendetta che impregna molte delle pagine è un fuoco che anima e rinvigorisce i comportamenti più disillusi dei personaggi.
Ognuno di loro è alla ricerca di una via di fuga, qualcosa che lo renda finalmente libero di esprimersi come realmente vorrebbe, lontano da imposizioni morali o sociologiche.
L’inconscio, la parte più vera e istintiva, è il vero incontrastato protagonista.
“Ero intrappolato nel mio inconscio, o forse in un’altra dimensione. Si dice che i sentimenti più forti e puri siano in grado di aprire altri universi. E forse, nel cercare di richiudere quel mondo in cui avevo gettato gli orrori del passato, c’ero caduto dentro anch’io. Il misto di rabbia e dolore che mi aveva posseduto in quel momento, forse combinato con l’atmosfera desolante di quella sconosciuta linea 66, aveva generato come in un piccolo Big Bang una galassia triste e desolata, dove sarei stato destinato a passare il resto dei miei giorni circondato da quei ributtanti alter ego dei miei parenti.”
Molte sono le scene cruente dove non vengono risparmiati la violenza, la rabbia e i soprusi in un crescendo di frustrazione e sentimenti torbidi.
La sensazione è quella di entrare di soppiatto, in punta di piedi, per vedersi riversare addosso le emozioni più dolorose di personaggi eclettici e bizzarri, outsider ai margini di una società che vive di apparenza.
I racconti dell’Inquilino è un viaggio all’interno della psicologia umana fino ad arrivare alla meta finale, quella che affligge e spaventa ogni singolo uomo o donna, la Nera Signora: una scena epocale quanto definitiva.
“Ora sono io che cerco di provocarla, di scuoterla, di farla cadere dal trono di gloria che si è costruita nei secoli dei secoli. Ma non è per niente facile. Stavolta, di fronte a me non c’è un essere umano, groviglio di paure e debolezze. Ma la Morte in persona, il terrore di tutti gli uomini. Quell’entità astratta e invincibile che rappresenta l’unica inamovibile certezza dell’esistenza. Il fato davanti al quale tutti tornano uguali. Re, zingari, scienziati, ballerini, dittatori e benefattori, santi e criminali hanno una sola cosa in comune: l’incontro con la Morte.”
La lettura scorre fluida fino alla pagina finale anche grazie ad una narrativa semplice ma mai banale.
Ringrazio l’autore, Andrea Frattali, per avermi fatto fare i conti con il suo Inquilino e chissà, magari un giorno non troppo lontano, anche con il mio.
Valutazione
4/5
Buona lettura!
 
L’autore.
Andrea Frattali nasce a Roma il 28/06/1987. Artista eclettico, nevrotico, bipolare. Passa l’adolescenza tra le arti performative. Conosce la musica grazie al suo intramontabile amico di infanzia. Studia chitarra per cinque anni in una scuola di musica, per poi proseguire da autodidatta.
Nel frattempo, comincia a scrivere. Dalla sua mente escono fuori varie canzoni ed alcuni racconti dell’orrore. Suona per anni in un gruppo soul e fonda un duo acustico di musica nera e country.
Parallelamente, scrive altre canzoni e altri racconti. Memore delle recite natalizie che faceva da bambino, si butta anche nello spettacolo.
Si esibisce come cabarettista ed entra in una compagnia teatrale specializzata in spettacoli interattivi a tema poliziesco.
Prova l’esperienza del musicista di strada e, successivamente, frequenta una scuola di improvvisazione teatrale.
Nel 2016, l’incontro con lo scrittore Pablo T. La svolta. Da quell’incontro, Andrea individua finalmente il filo conduttore di tutte le arti in cui si cimenta: la voglia di raccontare storie.
E così, ripesca i racconti del surreale scritti in passato e dona loro nuova linfa vitale, creando la sua prima opera letteraria: “I racconti dell’Inquilino”.

Una risposta a “I racconti dell’Inquilino di Andrea Frattali”

I commenti sono chiusi.