Il palloncino verde di Stefano Mosca

Edizione: Edizione Psiconline
Pagine: 115
Prezzo di copertina: 14€
 
 
Sinossi. Il piccolo Luca precipita in un pozzo. Avvolto dall’oscurità, egli vivrà disavventure surreali, circondato da malefiche creature della notte, confondendo realtà e illusione.La speranza di potersi salvare è nascosta in un palloncino verde. Luca inizierà, così, un percorso per la sua conquista.Si cade spesso in quel pozzo nascosto dentro di noi, dove si finisce per ritrovare chi, nella nostra vita, non c’è più. E non ci resta che cercare, in fondo a ogni tunnel, la speranza, nostra unica amica, per trovare la via d’uscita.Il palloncino verde è una fiaba che, attraverso l’esperienza di Luca, accompagna il lettore alla riflessione
 
 
RECENSIONE
 
Come per Le ali di Christina, anche con questo nuovo lavoro di Stefano Mosca non siamo di fronte ad una semplice fiaba, Il palloncino verde è qualcosa di molto più profondo, come il pozzo in cui cade il piccolo protagonista.
 
Fin dal primo momento in cui Luca finisce in questo pozzo intuisce che c’è qualcosa che non va. Tutto è nero, non riesce a vedere niente, percepisce solo il terreno fangoso sotto ai suoi piedi e il freddo delle pareti che lo circondano, uscire da lì è impossibile.
 
“Quando non sai bene cosa c’è davanti ai tuoi occhi la paura ti assale, ti uccide e la prima cosa che ti viene da fare è correre, scappare via, ma come potevo farlo in quella circostanza? Ero obbligato a stare fermo, non sari mai potuto arrivare lontano, ero in trappola.”
 
All’improvviso qualcuno o qualcosa sembra venire fuori dall’oscurità per aiutarlo. In realtà uscire dal pozzo non sarà per niente facile e Luca dovrà affrontare davvero molte prove e la sua avventura sarà al limite del surreale, perennemente diviso tra realtà e illusione.

 

 
Un sogno, è questo quello che mi viene in mente pensando alla storia. E così come accade per ogni sogno, come spiegava Freud, esiste un contenuto manifesto ed uno latente anche in questo libro possiamo fare questa distinzione.
Da una parte c’è quindi il racconto così come ci viene narrato, i fatti che accadono, dall’altra il significato che scava ben più in profondità.
Il palloncino verde è una fiaba e tutti gli elementi tipici di questo genere sono facilmente individuabili: c’è un protagonista, il piccolo Luca; gli antagonisti, coloro che cercano di sviare il suo volere; le prove da affrontare, un continuo di situazioni difficili; ma ci sono anche gli aiutanti, Luca scoprirà infatti che non è solo nel pozzo e questo gli darà la giusta spinta per poter arrivare al lieto fine.
 
Sebbene il protagonista sia un bambino, il libro è adatto ai lettori più grandi.
Luca siamo tutti noi, ogni volta che cadiamo nel pozzo, ci sembra di essere senza via d’uscita. Di che colore è la speranza? Esatto, verde, come il palloncino che  per Luca rappresenta la via di fuga. La speranza può essere la nostra salvezza, ma solo se siamo disposti a farci aiutare, a fidarci dell’altro, a scalare quel pozzo, ad affrontare ragni e pipistrelli ma…solo se noi lo vogliamo!
 
Il libro si legge velocemente si, perché è breve, ma anche e soprattutto grazie allo stile dell’autore che, attraverso un linguaggio semplice e lineare, accompagna il lettore pagina dopo pagina, tenendolo incollato alla narrazione, soprattutto nei momenti salienti in cui il protagonista è in pericolo.
 
Di Stefano Mosca apprezzo appunto la semplicità. Semplicità forse di linguaggio, ma non certo per i contenuti! Come già per Le ali di Christina, riesce ad affrontare argomenti come la libertà a la speranza scavando nel profondo.
 
L’autore è inoltre un illustratore, ha infatti realizzato la copertina del libro e La stanza buia: una raccolta di illustrazioni in cui i protagonisti sono di nuovo i bambini e i mostri e le anime nere che li/ci accompagnano. Ad introdurle Fai spuntar le ali alla tua mente, una poesia fonte di ispirazione, coraggio…e speranza.
 
Fai spuntar le ali alla tua mente.
E io farò spuntar le ali alla mia mente,
sollevandomi così dalle pesantezze del mondo.
E mi alleerò con streghe e orchi, se  necessario,
per raggiungere la liberà.
 
Gioia
 
 
L’autore.
Stefano Mosca nasce sui binari di una stazione di Maddaloni, provincia di Caserta, nel 1982. La sua vita artistica viaggia su due linee parallele: la scrittura e il disegno. Scrittore di fiabe e illustratore di disegni, dal genere surreale. Scrive sul suo sito nellastanzaconlamosca.it e per ONG italiane e internazionali. Nel 2014 pubblica con Edizioni Psiconline Le ali di Christina, la sua prima fiaba, realizzando col carboncino sia la copertina sia le illustrazioni interne. Nel 2015 espone la sua prima collezione d’illustrazioni, carboncino su tela, dal titolo Monologhi di coscienza.
Il palloncino verde è la sua seconda pubblicazione, di cui ha realizzato la copertina.
Attivista per i diritti degli uomini, degli animali e della natura.