Il precario equilibrio della vita di Giorgio Marconi

 
Editore: 96, rue de-La-Fontaine
Genere: romanzo (biografico e di costume)
Anno di pubblicazione: 2017
 
Sinossi. Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant’anni. È la lettera di Clara, l’unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita. Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonne, infermiera della casa di riposo. Le storie dei tre protagonisti si legano nella cognizione che l’Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni. Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.
 
Recensione
 
Il novantenne Giulio Matreschi si trova, come ogni giorno, sulla panchina della casa di riposo Maison de retraite pour anciens artistes, a Parigi. Giulio infatti è un artista. un pittore per essere precisi. 
Ed è in una giornata come tante altre che, inaspettatamente, l’anziano signore riceverà una visita alquanto inattesa.
Goffredo, impiegato delle poste italiane, è sul treno che da Torino lo porterà a Parigi per recapitare a Giulio una lettera datata 1938, mai giunta a destinazione.
La mittente è Clara, l’unico vero amore della vita dello stravagante pittore. Giulio ha atteso con trepidazione l’arrivo di questa lettera che ha cambiato completamente il corso della sua vita.

 
Chi aveva inviato quella lettera nel lontano 1938? Non era stato necessario leggere l’indirizzo del mittente. La calligrafia! Quella gli era bastata per riportare a galla dal fondo del pozzo dei ricordi sensazioni che credeva scomparse. Clara, tutti quei punti esclamativi di giovanile esuberanza. Clara, quelle lettere arrotondate. Clara, quel ricciolo ritorto sulla zampetta della effe. Clara, quei soffici riccioli fulvi. Clara, quel tenero sorriso disarmante. Clara, voce deliziosa, culla per le sue orecchie. 
<<Clara, unico vero grande amore della mia vita.>>
 
In un viaggio attraverso i ricordi, tra passato e presente, Giulio si racconta a Goffredo, un lungo “monologo” tra gli anni, tra le situazioni bizzarre e i drammi della guerra.
Alla storia di Giulio si alterna quella di Yvonne, la robusta infermiera della casa di riposo che, a causa del suo fisico e della sua vita travagliata, ha dovuto rinunciare a moltissime cose. Una vita fatta di lavoro e famiglia, lasciando ben chiusi in un cassetto i propri desideri e bisogni.
 
La vita è come un lungo viaggio. Con tante fermate e tante possibilità di prendere coincidenze, cambiare percorso o tornare indietro eventualmente. Ogni metro percorso è un metro in meno che ci separa dalla meta finale; ogni fermata raggiunta è una fermata in meno e una possibilità in meno di cambiare rotta. 
 
Le storie dei tre protagonisti si intrecciano creando una narrazione dinamica e movimentata. Il personaggio che mi ha colpito ed emozionato di più è proprio quello del fascinoso pittore, il racconto di una vita intensa, spesso difficile, improntata nella solitudine, alla ricerca di sé stesso e del vero Amore.
Tutti i protagonisti e le ambientazioni vengono descritti con poche ma efficaci parole che trasportano il lettore nella narrazione stessa, come se stessimo ascoltando le parole di Giulio seduti sulla panchina accanto a lui.
La storia si può facilmente suddividere in due parti: nella prima si fa la conoscenza dei personaggi, quella dei protagonisti ma anche dei vari bizzarri artisti che popolano la casa di riposo che vengono magistralmente descritti dalle parole di Giulio (pochi schizzi che delineano alla perfezione i tratti caratteristici di ognuno di essi, creandone quasi una caricatura); mentre nella seconda parte del romanzo la storia entra nel vivo, svelando segreti e colpi di scena.
Grazie alla presenza di numerosi dialoghi e dei capitoli brevi la narrazione risulta estremamente scorrevole e piacevole.
 
Il precario equilibrio della vita è un romanzo intenso, ricco di emozioni forti e di sentimenti veri e profondi, dove la psicologia dell’uomo, i propri dubbi e le proprie debolezze trovano ampio sfogo nelle parole dei personaggi.
Ringrazio l’autore, Giorgio Marconi, per avermi portato con sé nel viaggio da Torino a Parigi, attraverso le storie e attraverso il tempo alla ricerca del (precario) equilibrio della vita.
 
<<Siamo tutti equilibristi in bilico sulla fune delle nostre esistenze. Cerchiamo di rimanere in piedi nonostante il precario equilibrio della vita.>>
 
Buona lettura!
 
 
L’autore.
Giorgio Marconi è nato a Roma nel 1967. Vive a Cerveteri e lavora a Roma. 
Consegue il diploma di maturità scientifica nel 1986. Opera nel mondo dell’informatica da quasi 25 anni. Sposato con Alla e papà di Nicole e Greta.
Ha avuto modo di viaggiare molto, non solo con la fantasia. 
Appassionato di letteratura classica e soprattutto contemporanea, amante di noir, gialli, thriller e racconti del mistero, Scrive, principalmente racconti, da quasi 20 anni.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi e iniziative letterarie.
Tra gli altri, ha vinto il primo premio nei concorsi: Premio Letterario “I Fiori 2005”(Ed. I fiori di Campo), Premio Picena 2003, Premio Biennale Letterario dei Monti Lepini (2002) e Premio di Letteratura “Un messaggio in Bottiglia” (2003).
Alcuni suoi racconti sono pubblicati in raccolte edite con altri autori: “I fiori 2002” (ed. I fiori di campo), Abitando un racconto (Osama Edizioni, 2003), Le Formiche Rosse (Betti Editrice, 2002), I racconti del Prione (Ed. Giacchè, 2002), Mondi Sommersi (Photocity Edizioni, 2011).
Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di racconti: “D’odio, d’amore e d’altro ancora” (ed. I fiori di campo).
Nel 2011 un suo racconto è stato selezionato per l’antologia: “Del Vizio e Della Virtù – Antologia di racconti del XXI secolo” pubblicata dalla casa editrice Diamond in cui è presente anche un racconto di Dacia Maraini.
Nel 2012 ha pubblicato una prima edizione dell romanzo “Il precario equilibrio della vita” (ed. Montag), finalista ai Premi Nazionali “Le Fenici 2011” e “Nicola Calabria Editore 2011”.
Nel 2017 ha pubblicato una seconda edizione, rivista e rinnovata, del romanzo “Il precario equilibrio della vita” con la casa editrice 96, rue de-La-Fontaine Edizioni.



2 Risposte a “Il precario equilibrio della vita di Giorgio Marconi”

I commenti sono chiusi.