La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone

 
Anno: 2015
Pagine:268
Edizione: Longanesi
Ebook: 4,99€
Prezzo di copertina: 12,67€
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Cesare Annunziata è un settantenne rompiscatole ed egoista. Non dimostra né ha mai dimostrato affetto verso la sua defunta moglie e i suoi due figli Sveva, avvocato in crisi con il marito, e Diego, proprietario di una galleria d’arte che ha dichiarato a tutta la famiglia la sua omosessualità eccetto suo padre. Cesare ha deciso di vivere la sua vita fregandosene degli altri e mettendo i propri interessi davanti a tutto, almeno all’apparenza. Sarà infatti con l’arrivo di Emma, giovane donna che abita nel suo stesso condominio, che Cesare darà prova del suo altruismo.
 
Recensione
 
Ho deciso di intraprendere la lettura di La tentazione di essere felici solo due giorni fa ed eccomi qua con la sua recensione. Mi è piaciuta molto la figura di Cesare, settantenne menefreghista e cinico, che ce la mette tutta per farsi odiare dalle persone che lo circondano, senza però riuscirci. Nel corso del romanzo, pagina dopo pagina, scopriamo un uomo ricco di sentimenti, generoso e altruista.
 
“Si dice che da vecchi si diventi egoisti. Io lo sono da sempre, eppure ora mi trovo qui, ad attendere notizie su una donna che conosco da poco e che credevo di poter aiutare. Purtroppo la vita mi ha insegnato che nessuno può aiutare nessuno. Ci si salva da soli, se si vuole.”
 

La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone

 
 
L’autore ci invita a riflettere su molti temi importanti senza essere monotono e banale. Primo tra tutti la vecchiaia, che porta l’uomo a riflettere sulla propria vita e a trarne le conclusioni, non sempre scontate. Per questo Cesare mi fa tornare in mente Ove, il protagonista de L’uomo che metteva in ordine il mondo di Fredrik Backman, ma c’è tra i due una grande differenza. Ove infatti non ha figli, mentre in La tentazione di essere felici viene affrontato anche il difficile rapporto tra genitori e figli, durante il periodo della vecchiaia dei primi. Cesare ha infatti due figli, che rappresentano due facce della stessa medaglia, due modi di affrontare il “problema genitori anziani”: Sveva, infatti, mette al primo posto nella sua vita la carriera per non far emergere la crisi con il marito, allontanandosi così anche dal padre, mentre Diego è diffidente nei confronti di Cesare poiché ne teme il giudizio. Ma è nel momento in cui avviene l’incontro con Emma, giovane donna che subisce le continue violenze del marito e che abita nello suo stesso condomino, che Cesare ritroverà se stesso e ci mostrerà come l’amicizia sia spesso un’arma contro gli eventi negativi che la vita ci impone.
 

“Cara Emma, se fosse semplice per me ricambiare un gesto d’affetto, non mi ritroverei con una figlia che mi odia e un figlio che mi teme. Soprattutto non avrei scoperto che mia moglie aveva un’altra vita. Solo che è tutto troppo difficile da spiegare. Per fortuna lei è più caparbia di tutte le mie debolezze, fa un passo verso di me e mi abbraccia. Se solo avessi ricambiato il gesto, me la sarei cavata con una semplice stretta di mano, adesso, invece, mi tocca cingere questa benedetta ragazza che, fra tanti posti dove abitare, ha scelto proprio la casa di fianco alla mia. Te lo devono insegnare da piccolo ad abbracciare, altrimenti dopo è tutto maledettamente più complicato.”

Conosciamo la personalità di Cesare a 360°, viene descritto infatti il suo passato e il suo rapporto con la moglie, un rapporto che non l’ha mai coinvolto pienamente, ma che si è ritrovato a vivere a causa del suo “aspettare il momento giusto”, che poi alla fine non arriva mai. Questo forse il più grande difetto di Cesare: il lasciarsi scivolare addosso le cose, lo ha condizionato per tutta la vita.
Fino a quando Emma entra nella sua vita. Con il suo dramma lo coinvolge emotivamente e attivamente senza quasi rendersene conto. Il tema della violenza sulle donne viene affrontato con cruda realtà, lasciando spazio alla commozione in alcuni momenti.
 
La storia di Cesare si intreccia inevitabilmente con quella di altri personaggi, come Marino, suo vecchio amico, Eleonora, la gattara del condominio, e Rossana, con la quale intrattiene una relazione amorosa. Tutti i personaggi sono descritti in maniera esemplare, divertente e per nulla scontata. La scrittura del romanzo è semplice ma pulita. Mi piace moltissimo anche la copertina!
Il finale non è per nulla scontato, ma anzi non è del tutto conclusivo, lasciando al lettore il dubbio di come possa finire.
 
Lo consiglio? Assolutamente si! “La tentazione di essere felice” è una storia ricca e profonda, che ci invita a riflettere su tempi importanti.
 
L’autore. Lorenzo Marone è nato a Napoli nel 1974. Dopo la laurea in giurisprudenza e qualche anno da avvocato ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Nel gennaio 2015 il suo romanzo, “La tentazione di essere felici”, arriva in tutte le librerie italiane.
 
 
Voi cosa ne pensate?
Buona lettura!
 
Debora