Editore: Infinito edizioni
Collana: Collana Narrativa
Anno di pubblicazione: 2016
Pagine: 224
Sinossi.
Tre amici, quelli di sempre. Leo, Kevin e Tom. Dopo anni di scorribande nella sonnolenta Trieste, la loro città, si separano per poi ritrovarsi a Vienna. Qui è Tom a convocare Leo – vero protagonista del libro – e Kevin, per coinvolgerli nel progetto di una galleria dedicata alla Pop Art. Ma, in un susseguirsi di colpi di scena e di innamoramenti, tra alcol, eccessi e grame figure, sempre sul filo dell’autoironia, devono via via fare i conti con le loro differenze caratteriali e con una stridente diversità di aspettative. Un disilluso affresco della nostra società in una Vienna che fa da cornice classica a uno stile… del tutto Pop.
Recensione
Tre amici, quelli di una vita intera. Tre amici che si trovano lontani dall’Italia a condividere una nuova realtà. Perdersi per poi ritrovarsi, da adulti, a Vienna poiché Tommaso, il più benestante dei tre, sta cercando di avviare una galleria d’arte improntata sul più moderno stile Pop, in una città in cui regna l’arte più elegante e sopraffina. Accanto a sé ha bisogno dei baldanzosi quanto scapestrati Leonardo e Kevin, coloro che possono portare alla Brothers Art Gallery freschezza e brio.
“<<Tom?>>, chiesi.
<<Dimmi…>>.
<<Che cosa ne pensi della nostra amicizia?>>.
<<Direi che siete un brutto difetto. E come tutti i brutti difetti, è meglio imparare a conviverci.>>.
E così, piacevolmente rassegnato in mezzo a quei due, dovetti ammettere a me stesso che Tom, in un certo qual modo, aveva ragione. Ma più che a un brutto difetto, pensai che si trattasse di un terribile vizio. Il che, è ancora peggio.”
Nonostante un passato sopra le righe i tre vogliono dare a sé stessi la possibilità di vivere una nuova realtà tra precari equilibri e consolidato affetto.
La storia è raccontata in prima persona da Leonardo Belli, un protagonista insolito, arrogante, presuntuoso, incurante di ciò che accade intorno a lui e delle conseguenze che potrebbero distruggere ogni tipo di ambizione. Ogni sua azione è fatta d’istinto, ogni decisione presa secondo le proprie regole morali.
“Se potessi uscire anche solo per un istante dal personaggio ed esprimere una sincera opinione su me stesso, non potrei che nutrire un sentimento di pena e sconforto. A chiunque sarà capitato, almeno una volta nella vita, d’incontrare persone baciate dalla fortuna come Tom, la cui unica disgrazia, forse, è stata solo quella d’incappare in un’amicizia complicata come la nostra. E per quanto fino a quel momento avessi messo tutta la mia più buona volontà per prodigarmi per il bene, purtroppo non riuscii a fare altro che commettere azioni che andarono contro i miei più casti desideri.”
Leonardo vive una vita fatta di eccessi, lontana dallo stile di vita equilibrato che ci si aspetterebbe da un uomo maturo. Una stile di vita stravagante e insolito che lo portano ad essere etichettato in più modi, spesso non troppo positivi.
La sua supponenza e la sua arroganza sono l’armatura con cui Leo riesce a nascondere la sua vera personalità, il disagio interiore e l’inadeguatezza di un mondo che non gli appartiene mai completamente, sempre alla ricerca di un obiettivo irraggiungibile fatto di ostacoli. Leo infatti non ama la “via più semplice”, quella che potrebbe essere la scelta meno problematica.
L’invitato è un romanzo estremamente ironico anche se non mancano momenti di dilagante malinconia. Attraverso uno stile elegante ed elaborato le vicende si srotolano in un mondo fatto di pregiudizi e apparenze, di passionali amori e scelte tormentate.
Ringrazio l’autore, Massimiliano Alberti, e la casa editrice, Infinito edizioni, per avermi dato la possibilità di entrare in un mondo ricco di arte, eccessi, successi, difficoltà…ma sempre ricco di emozioni!
Buona lettura!
Debora