Lontano da te di Romina Casagrande

 
Editore: Arkadia Editore
Pagine: 200
Formato: cartaceo
Prezzo: 16 €
Genere: narrativa contemporanea, romance, storico
 
Sinossi.
Sofia vive a Londra. A vent’anni sa di aver conquistato tutto ciò per cui ha lottato: il ragazzo che ama, il lavoro dei sogni, un nuovo presente in una città piena di luci. Ma tra le pagine del suo diario è nascosta una fotografia, che porta ancora addosso il profumo della sua Toscana e l’odore del mare. L’unico filo che la lega alla notte da cui è scappata e che ha cercato di dimenticare. Sul retro, dietro l’immagine di una ragazza dai lunghi capelli rossi, una poesia di Elizabeth Siddal, la modella del pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti, alla quale il volto della fotografia somiglia in modo sorprendente. Sofia riguarda l’immagine della ragazza. Pensa a quanto siano diverse, eppure simili, lei e Bianca. Simili e diverse come lo sono due sorelle. Il mondo dorato in cui Sofia fluttua è tuttavia fragile e ingannevole come i sogni. E sarà una nuova ferita a costringerla ad aprire gli occhi e a guardare dentro se stessa per fare i conti con il passato. Una scommessa la riporterà in Toscana, nell’amata Siena, dove vive Bianca. Ed è a lei che Sofia pensa per comporre in fotografia il suo quadro vivente, la trasposizione dell’Ofelia di Millais, interpretata, nel quadro originale, dalla bellissima e triste Elizabeth Siddal. E sarà qui, al B&B Peonia, che la sua strada incrocerà quella del vecchio e misterioso Moses. Cosa li lega al quadro di Millais e quale destino li ha condotti al Peonia, dove non si arriva mai per caso? Mentre nei ricordi si svela la storia di Moses, Sofia torna a vivere il suo passato dal punto in cui lo ha lasciato. Per riprendersi la sua vita. Per riconquistare la fiducia di Bianca. Ma non sarà facile. Dovrà prima affrontare i propri demoni e, finalmente, raccontare la verità sulla notte che le ha unite e divise, forse per sempre.
Recensione

Sofia è una fotografa. Lavora a Londra, insieme a Win e Lydia. Sofia ama osservare il quadro di John Everett Millais, Ophelia. La donna nel quadro assomiglia tremendamente a sua sorella Bianca, con la quale Sofia ha perso qualsiasi tipo di contatto. Ma c’è anche un altro particolare: lo stesso destino di Ophelia (ispirata dalla meravigliosa quanto triste Elizaeth Siddal) sembra essere, in qualche modo, quello di Bianca.
In realtà Sofia ha origini italiane: ha deciso di trasferirsi quando, coinvolta in un terribile passato, non ha affrontato la realtà ma l’unica cosa che è riuscita a fare è stato fare i bagagli e partire per un nuovo futuro, lontano dai drammatici eventi che l’hanno travolta.
Ma tutti i nodi vengono al pettine ed il passato, volenti o nolenti, torna sempre a bussare alla porta del presente, riaffacciandosi repentino e maldestro, riportando a galla tutto il dolore sopito, nascosto sotto strati di indifferenza, ma mai abbandonato.

<<Alcune volte il passato è una cosa che non si riesce proprio a dimenticare e altre volte è una cosa che faresti di tutto per dimenticare. E a volte impariamo qualcosa di nuovo dal passato, che cambia tutto ciò che sappiamo del presente.>>

I tre amici londinesi decidono di imbarcarsi in una nuova sfida, proprio nelle vicinanze di Siena, dove Bianca vive. E’ proprio lei infatti colei che dovrà interpretare la figura di Ofelia nell’interpretazione moderna del quadro vivente che ossessiona le loro vite.

Riuscirà Sofia ad affrontare sua sorella, chiudere i conti con il proprio passato, e conquistare ancora la sua fiducia?
Il viaggio di Sofia è soprattutto un viaggio interiore, la possibilità di “chiudere il cerchio” e tornare finalmente a vivere la propria vita a pieno, senza rancori o rimorsi.
E’ proprio all’arrivo in Toscana, nel B&B Peonia, che la strada di Sofia incrocerà quella del vecchio e saggio Moses. L’uomo è tormentato dal proprio passato, sopravvissuto alla cattiveria dell’animo umano in una delle stragi più terribili che la storia abbia mai attraversato, e troverà in Sofia conforto e comprensione, una spalla con cui sorreggere il peso di un trascorso doloroso e angoscioso.
<<A volte mi chiedo se non sia tutta questione di fortuna. Nel senso di…Destino? Caso? Come lo chiamerebbe lei?>>
Lui la guardò un istante ancora, senza rispondere. Poi prese un respiro profondo e le si avvicinò. fermando il volto rugoso a un palmo dal suo naso.


<<Forse non dovrei dirglielo io>>, le sussurrò, <<ma nel caso non lo avesse ancora capito, non c’è una sola goccia di logica e di razionalità in questo mondo. Quante probabilità di incontrarsi potevano avere un vecchio come me, sopravvissuto alla guerra, e una ragazza appena scappata da Londra? Di incontrarsi in un luogo cui nessuno dei due appartiene, un bed and breakfast che ha il nome di un fiore. Che io odio, peraltro. Quante possibilità c’erano che a farci incontrare fosse un quadro che forse i due terzi della popolazione mondiale ignora e che per l’opinione della maggior parte di chi lo conosce non è nemmeno granché? Che una storia dimenticata, antica di secoli, interessi una ragazza giovane come lei e che in quel quadro, in quel viso, lei abbia ritrovato sua sorella? Come se le spiega tutte queste coincidenze, se non con il volo di una monetina?>>

 

La storia è ricca di personaggi, ognuno dei quali ha un segreto, qualcosa che non riesce a condividere con nessuno, a volte nemmeno con sé stesso: c’è Stefano, figlio della proprietaria del B&B, ragazzo timido e selvaggio da sempre innamorato della dolce Bianca; c’è Win, Edwin dall’animo nobile, amico fidato di Sofia e padre amorevole e infine c’è Lydia, in apparenza sicura di sé ma che nasconde una vita tormentata.
Ognuno di loro possiede il proprio carattere, la propria storia, il proprio passato. Ognuno di loro è essenziale al complesso intreccio che completa il racconto. Ognuno di loro è unico.
Lontano da te è una storia ricca di sentimenti. Ogni colpo di scena rende la narrazione più dinamica, ogni personaggio si evolve e cambia intraprendendo un viaggio interiore, un crescendo di consapevolezze ed emozioni.
Lo stile semplice ma ricco rende la lettura estremamente fluida e coinvolgente. Ogni capitolo ha il nome di un fiore, subito seguito dal sentimento che vi si abbina ed una citazione.
Ringrazio l’autrice, Romina Casagrande, per avermi dato l’opportunità di farmi entrare a far parte di questa meravigliosa storia, fatta di dolorosi ricordi, teneri amori e di indelebili amicizie, un romanzo toccante dal finale commuovente ed inaspettato.
Buona lettura!
 
L’autrice.

Romina Casagrande è nata a Merano nel 1977. Quando non indossa le vesti dell’insegnante di scuola media, cerca di tenere a bada l’irrefrenabile bisogno di scrivere. Le sue storie nascono da tre grandi passioni: le leggende e tradizioni della sua regione, il fantastico e la storia dell’arte. Ama la natura e i cani, soprattutto la sua cockerina Eclypse, ma non ha ancora deciso se trasformarla in un personaggio.

4 Risposte a “Lontano da te di Romina Casagrande”

  1. Ciao Debora!
    Un altro libro che non conoscevo ma che dalla tua recensione mi ha incuriosito moltissimo!
    Me lo sono segnato! 🙂

I commenti sono chiusi.