Morte a San Siro di Alessandro Bastasi

Morte a San Siro
di Alessandro Bastasi
Prezzo: 12.90€
Sinossi. <<In zona San Siro a Milano una macabra scoperta ha funestato questa mattina il lavoro di Khalid Buhar, macchinista dell’impresa edile Milano Costruzioni, mentre si accingeva a spianare il terreno a ridosso di una vecchia villa, abbattuta per far posto a un nuovo ipermercato di proprietà del magnate svizzero Karl Heimer. Stava operando con la scavatrice quando, dalle macerie, sono improvvisamente venuti alla luce alcuni resti umani>>. Guido Barbieri, professore di storia in pensione, non ha dubbi: si tratta di Angela Pozzi, scomparsa a 17 anni nel lontano 1965. Una ragazza della quale lui, diciottenne, era follemente innamorato. Ma sembra che la morte di Angela Pozzi interessi solo a lui e di riflesso alla figlia Laura, giornalista di un’emittente televisiva. La magistratura ha infatti gatte da pelare molto più urgenti e pressanti. Sarà però un nuovo inaspettato delitto a richiedere l’intervento deciso di Daniele Ferrazza, un commissario di polizia giudiziaria che nutre per Laura un interesse non soltanto professionale. Il commissario si troverà ad affrontare un caso oscillante tra passato e presente, all’apparenza indecifrabile. Tanto indecifrabile da sfuggire ai canoni classici dei fatti di sangue. La vera protagonista del romanzo è come sempre Milano, con la trasformazione che ha subito, dagli anni Sessanta ad oggi, da città industriale a città di servizi multietnica, dove sono scomparse le latterie, i treni, il fumo delle ciminiere e lo smog delle caldaie a carbone, lasciando il post ad asettici uffici, al proliferare dei media, al trionfo del digitale. Una mutazione nella quale si specchia il rapporto non facile tra un padre cresciuto sull’onda ideologica di un Novecento che non c’è più e una figlia pragmatica e interamente dedita alla carriera professionale, e nella quale la presenza ingombrante dei media nei casi giudiziari diventa la normalità. “Oggi i processi si fanno in televisione”, commenta uno dei personaggi. Una realtà del nostro tempo che qui trova l’ennesima conferma.
Recensione
Milano. E’ un giorno di lavoro come un altro quello di Khalid Buhar, macchinista edile della Milano Costruzioni. Khalid sta spianando il terreno che prima ospitava la villa della ricca famiglia Pozzi, abbattuta per far posto al nuovo ipermercato. Mentre sta scavando però, tra le macerie, emergono i resti di un cadavere. Chi è? Come mai è finito proprio li?
Guido Barbieri, uno scontroso ex professore di storia ora in pensione, ha la convinzione che siano i resti di Angela Pozzi, la curiosa ed esuberante figlia di Pierluigi Pozzi, proprietario della villa. Angela è scomparsa all’età di diciassette anni senza lasciare nessuna traccia. Sono passati così tanti anni che nessuno le dà più nessuna importanza, nessuna considerazione.
Guido invece ne è affascinato e collegato senza saperne il motivo. Ha incrociato la sua vita a quella di Angela quasi per caso, hanno trascorso poco tempo insieme ma gli è rimasto dentro per tutta la sua vita. Guido è deciso a scoprire la verità e decide di chiedere aiuto a sua figlia Laura, giornalista di un’emittente televisiva locale.

Guido e Laura sembra gli unici ad interessarsi a questo caso, all’apparenza irrisolvibile. Il loro rapporto, spesso freddo e altalenante, trova un punto in comune che li lega e accomuna. Guido e Laura infatti sono il riflesso di due generazioni contrapposte: Guido è nato e cresciuto con un’ideologia sana e ferrea, dove l’affetto non viene mai dimostrato con esternazioni pubbliche eclatanti, ma con un’educazione dura e con regole ben precise; Laura invece è nata in un’era in cui tutto è tecnologico, digitale, dove i media controllano ed informano costantemente l’opinione pubblica, Laura è una mamma single che mette al primo la sua carriera piuttosto che i suoi rapporti sentimentali. E’ l’eterna contrapposizione tra passato e presente, tra ricordo e futuro, tra malinconia ed emozione.
La guardò.
La sua unica figlia. Trentacinque anni, sposata, separata, con un lavoro impegnativo. Laurea in scienze della comunicazione allo IULM, Master in televisione e altri media. Gli occhi verdi della madre…Bella, sicura di sé, indipendente, quasi altera.
Quanto veramente la conosceva lui, questa figlia? Si vedevano spesso, certo, si parlavano. Incontri però più improntati all’abitudine che ad altro, legati soltanto al quotidiano, alle necessità di tutti i giorni. Scambi che mai tracimavano al di là di un rapporto razionale, che mai osavano immergersi più in profondità, in un luogo in cui la prepotenza della ragione cedesse il passo alle spinte e alle complessità dell’anima e dell’animo. “Devo trovare il coraggio di rifletterci”, pensò Guido.
Ma a stabilire un certo equilibrio tra i due ecco che arriva Daniele Ferrazza, commissario di polizia giudiziaria che si occupa del caso, che ha per Laura un interesse che non si limiti al campo professionale.
Il caso nasconde innumerevoli segreti e colpi di scena, in una Milano multietnica, che ha subito cambiamenti e trasformazioni irreversibili.
Lo stile semplice e diretto rendono la lettura piacevole e scorrevole. Ogni personaggio ha la sua caratteristica anche se, in un certo senso, la protagonista principale è proprio la città, Milano, in cui i personaggi si riflettono.
Anche il finale è estremamente attuale e riflette i modi ed i costumi che ormai si sono impiantati in tutti noi, così tecnologici e televisivi.
Ringrazio l’autore, Alessandro Bastasi, e l’editore, Fratelli Frilli Editori, per avermi condotto alla scoperta di questo intrigante caso tra le vie di Milano e avermi fatto fare la conoscenza di questi personaggi dai caratteri così particolari.
Buona lettura!
L’autore.
Alessandro Bastasi è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore teatrale, a Venezia ha recitato al teatro Ridotto con il mitico Gino Cavalieri, ha continuato in seguito a calcare le scene fino all’ultima partecipazione nell’atto unico Virginia (2010) di Giuseppe Battarino e altri. Nella seconda metà degli anni ’70 ha scritto numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore (“Sipario”, “La Ribalta”). Tra il 1990 e il 1993 ha vissuto a Mosca. Gli avvenimenti di quegli anni – di passaggio dall’URSS alla nuova Russia – gli hanno dato materia per il suo primo romanzo La fossa comune, pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito ha dato alle stampe: La gabbia criminale (romanzo, Eclissi Editrice 2010), Città contro (romanzo, Eclissi Editrice 2011), Ologrammi (racconto, MilanoNera Edizioni 2012), La caduta dello status (racconto pubblicato sul quotidiano “Il Manifesto” 2012), Cronaca di un’apocalisse annunciata (racconto, nell’antologia Cronache della fine del mondo, Historica Edizioni 2012), La scelta di Lazzaro (romanzo, Meme Publishers editore 2013), Milan by night (racconto, nell’antologia Una notte a Milano, Novecento Editore 2014) ed Era la Milano da bere (Fratelli Frilli Editori, 2016). Altri racconti sono presenti i vari siti letterari.