Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini

Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Data di pubblicazione: 4 marzo 2011
Pagine: 189
Ebook: 6.99 €
Copertina rigida: 16.00 €
Copertina flessibile: 8.45 €

Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più, e stasera devono imparare a non esserlo. Si ritrovano a cena, in un ristorante all’aperto, poco tempo dopo aver rotto quella che fu una famiglia. Sono ancora giovani – più di trenta, meno di quaranta, un’età in cui si può ricominciare. La loro carne è ancora calda e inquieta. Dove hanno sbagliato? Non lo sanno. La passione dell’inizio e la rabbia della fine sono ancora pericolosamente vicine. Cresciuti in un’epoca in cui tutto sembra già essere stato detto, si scambiano parole che non riescono a dare voce alle loro solitudini, alle loro urgenze, perché nate nelle acque confuse di un analfabetismo affettivo. Eppure parole capaci di bagliori improvvisi, che sanno toccare il nucleo ustionante dei ricordi, mettere in scena sul palcoscenico quieto di una sera d’estate il dramma senza tempo dell’amore e del disamore.

Recensione

Nessuno si salva da solo è un romanzo difficile, che incrocia i problemi di una “giovane” (in campo anagrafico) coppia che ha vissuto momenti di smarrimento, dramma e solitudine.

E’ la storia di Dalia, che si trova a combattere contro il temibile mostro dell’anoressia, e del suo alienante amore per Gaetano che nel momento peggiore le è stata accanto, aiutandola e sostenendola, anche nei suoi difetti.
E’ la storia di Gaetano, totalmente pazzo d’amore per la sua fragile Dalia, della sua apparente forza interiore.
E’ la storia del loro fragile amore che all’inizio appare come una bolla eterna e indistruttibile, loro che si sentono più forti del mondo, realmente capaci di resistere ad ogni avversità, ad ogni paura e timore. Ma non tutto va come ci siamo prefissati…

Quando la monotonia e l’abitudine bussano alla porta della vita anche gli animi più forti vengono messi a dura prova, lacerati, sconquassati da sentimenti che pensavano non avrebbero mai fatto parte della loro vita perfetta.
Quando Delia e Gaetano, distrutti e sconfitti, si trovano a condividere lo stesso tavolo, la stessa cena, uno di fronte all’altra, a rivivere sentimenti sopiti, ricordi persi in un angolo sigillato all’interno di loro stessi, si trovano a condividere un senso di sconfitta e confusione, che li accomuna e allontana allo stesso tempo.

Gaetano non si sposta, respira. Inghiotte le labbra sporche, quel dolce assurdo. La guarda respirare insieme a lui. Delia vorrebbe alzarsi e leccare quel gelato. Sono soltanto loro. Nudi come quando facevano l’amore.

Nessuno si salva da solo è un romanzo pieno di rancore, nostalgia, passione e malinconia, un romanzo di sentimenti dove momenti presenti e ricordi si intrecciano, creando lo stesso amaro senso di confusione anche a chi sta leggendo le pagine della storia di Delia e Gae, dove il senso di appartenenza alla famiglia, alla propria donna, al proprio uomo, è quello che ti imprime coraggio e ti distrugge allo stesso tempo.

Adesso erano una famiglia. Quella cosa lì, quell’elegia, quella marcia nella notte appresso alla cometa. Quante fotografie le aveva fatto durante quel periodo, montagne…s’era comprato quella macchinetta digitale. Per fotografarla non la faceva vivere. – Fermati, fermati così…fermatevi così… Magari fossero riusciti a fermarsi come in quegli scatti. Come si dice? Il ritratto della felicità, ecco, quello, stampato.

Tutta la storia si svolge in una sola sera, al tavolo del ristorante nel quale i protagonisti si sono ritrovati per parlare dei loro due figli, con continui flashback al passato, al loro primo incontro, bacio, alle loro prime appassionanti avventure.
In un mondo in cui i rapporti umani assomigliano molto a quello di Delia e Gaetano, la storia si snoda su binari paralleli, su strade sconosciute, intraprese per sbaglio o per provare nuove sensazione, la paura dell’ignoto, l’adrenalina.
Purtroppo ad un inizio coinvolgente si sovrappone una scrittura lenta, noiosa, banale.
Lo consiglio? No. Nonostante mi sia piaciuto il fatto di essere di fronte alla fragilità dell’animo umano, all’evidenza che nessun uomo o donna è perfetto/a, non mi ha lasciato nessuna emozione importante, non mi ha trasmesso, purtroppo, nessun particolare messaggio.
Debora
Ho rimandato la lettura di questo libro per molto tempo. Per quanto riguarda i pareri non sembravano esserci vie di mezzo: o si ama o si odia. Io credo che invece si possano trovare diverse sfumature, elementi non condivisi e altri che invece portano al successo del libro.
Il primo punto tra quelli che potrebbero rientrare tra quelli a sfavore del libro è che non ci sono colpi di scena. Il più “grande” ci viene presentato nella sinossi. “Delia e Gaetano erano una coppia. Ora non lo sono più e stasera devono imparare a non esserlo“. Delia e Gaetano si trovano ad un tavolo, insieme, e si odiano, si disprezzano. Un tempo le cose però non erano così, un tempo si sono veramente amati ma con il tempo la loro storia inizia a sgretolarsi e ad accartocciarsi su se stessa, fino a raggiungere il punto di non ritorno.
Nessuno si salva da solo è un viaggio nel passato di due anime tormentate che si sono incontrate, hanno camminato insieme, hanno condiviso tanto, ma che poi si sono allontanate, nel peggiore dei modi. Cogliere il momento esatto in cui il loro rapporto ha iniziato ad inclinarsi non è semplice, negli aneddoti principali della loro vita che ci vengono presentati, riusciamo a capire che il tutto è venuto a crearsi a poco a poco. Il romanzo è infatti un passaggio continuo tra il presente, le sensazioni vissute al momento dai due protagonisti, al passato, attraverso dei flashback che ripercorrono tutte le tappe principali del loro rapporto. I loro problemi personali, la lotta all’anoressia di Delia, le incertezze lavorative di Gaetano, i primi anni trascorsi insieme, la forte passione che li univa, la nascita dei figli, gli stessi figli che rappresentano adesso l’unico loro legame. E’ proprio per loro che si trovano seduti allo stesso tavolo, dopo tanto odio cercano una possibilità per vivere pacificamente.
L’aspetto che più ho apprezzato è la realtà. Situazioni, personaggi, dialoghi sono estremamente reali. Per quanto particolari possano essere, con i loro pregi, i loro difetti, i dubbi e gli errori commessi, rappresentano una realtà forse a volte scomoda ma allo stesso tempo una realtà con la quale abbiamo a che fare, direttamente o indirettamente, quotidianamente. Le menzogne, i tradimenti, la perdita dei valori sono elementi che sgretolano qualsiasi forma di relazione. In questo caso distruggono la famiglia che Delia e Gaetano hanno costruito. Nessuno si salva da solo, per salvarsi abbiamo bisogno dell’altro, altrimenti si diventa neri, grigi, senza nessuna speranza.
La durezza di questa realtà risulta ancora più incisiva grazie allo stile dell’autrice fatto di periodi brevi, a volte brevissimi e ad un linguaggio che non si risparmia, che scade a volte nel volgare. Una particolarità è la mancanza di capitoli. Questo è forse un elemento di disturbo. Da una parte si crea una certa continuità nella narrazione che, dal punto di vista cronologico, continua non è, non creando stacchi netti, pur essendo presente la divisione in paragrafi. Dall’altro è come se la lettura si spingesse a continuare, a non interrompere, quasi risucchiando il lettore.
Consiglio questo libro? Si e no allo stesso tempo. Io credo che sia un romanzo a cui tutti, prima o poi, dovrebbero dare una possibilità ma, allo stesso tempo, penso anche che per poterlo apprezzare pienamente bisognerebbe essersi trovati nella situazione dei due protagonisti. Io stessa per quanto abbia affrontato la lettura senza alcun tipo di pregiudizio o barriera, non sono riuscita ad immedesimarmi nei protagonisti.
Il finale non è completamente chiuso, ed è malinconico ma allo stesso tempo lascia un barlume di speranza. Delia e Gaetano hanno finalmente concretizzato l’idea che il loro rapporto non tornerà più quello di prima adesso devono soro imparare a convivere con una nuova forma di relazione, devono farlo per loro, per il loro futuro ma soprattutto per i loro figli.
Gioia
L’autore.
Margaret Mazzantini è nata a Dublino, in Irlanda. Ha scritto Il catino di zinco. Manola, Non ti muovere (premio Strega, premio Grinzane Cavour), Zorro, Venuto al mondo (premio Campiello), Nessuno si salva da solo e Mare al mattino. Vive a Roma con la sua famiglia.

2 Risposte a “Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini”

  1. Questo è stato il primo libro che ho letto della mazzantini e mi sono accostata ad esso. Xk i pareri che leggevi erano per lo più negativi,soprattutto xk molti lo paragonavano a Venuto al mondo, che di solito è molto aporezzato.
    Beh devo dire che a me la storia di Delia e gae piacque, e non perché sia "chissà che" (come dici tu,non ha colpi di scena), e gli stessi personaggi non sono "attraenti",non fanno grande simpatia… Eppure proprio quel suo stile ruvido, crudo, se vogliamo anche urticante (e si, anche volgare,ahimè) mi catturo', e da allora ho letto altri 4 libri di quest autrice, che rientra in assoluto tra le mie preferite
    Forse Nessuno si salva da solo non è il romanzo che fa innamorare di lei, ma con me è successo… 😀
    Capisco però ciò che non ti ha convinto;-)

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