Una spola di filo blu di Anne Tyler

 
Traduttore: Laura Pignatti
Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 30 aprile 2015
Pagine: 334
Ebook: 9,99€
Prezzo di copertina: 18,50€
 

<<Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde…>> Sempre con queste parole Abby Whishank inizia a raccontare di quel giorno nel lontano luglio del 1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di Whitshank e conserva tra le pareti l’eco delle loro storie. Perché ogni famiglia ha le sue storie, che la definiscono e che si tramandano sempre uguali, e i Whitshank sono – o sono convinti di essere – una famiglia speciale, di quelle che irradiano un’invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent’anni nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese.

Recensione.
 
Parto col dire che questo è il primo romanzo che leggo di questa scrittrice e, informandomi, so che Una spola di filo blu non si può classificare tra le sue opere migliori. Ero in libreria e l’ho scovato tra gli scaffali. Ad incuriosirmi è stata la copertina, anche se molto semplice. Dato che il prezzo del cartaceo è un po’ altino, ho deciso di prenderlo in ebook. Ma non sono rimasta particolarmente impressionata.
In breve: Una spola di filo blu è una storia familiare. Anne Tyler narra la storia di quattro generazioni della famiglia Whitshank, partendo dalla storia di Abby e Red, traccia la linea generazionale attraverso i ricordi dei loro avi, passando per i racconti del loro primo incontro e dell’inizio della loro vita matrimoniale, fino ad arrivare alla nascita dei loro quattro figli e della loro vita adulta.
 
Una spola di filo blu di Anne tyler
E’ una storia semplice che, nonostante abbia una trama inconsistente, riesce ad appassionare ed incuriosire il lettore. Questo è dato anche dal fatto che i personaggi sono gente comune; è facile identificare la famiglia Whitshank come la famiglia della porta accanto.
Apprezzo il suo modo di scrivere, semplice e fluente, ma non mi piace come la Tyler ha affrontato la narrazione. I frequenti passaggi dal presente al passato ingarbugliano la narrazione e non aiutano il lettore a seguire le vicende narrate.
Inoltre credo che il libro, per ciò che l’autrice abbia voluto trasmettere, sia troppo lungo e che moltissime parti potevano essere eliminate poiché risultano banali e noiose.
Troppi sono gli argomenti “inutili” e le scene insignificanti. Non ho condiviso la scelta della Tyler di non ampliare ed approfondire temi ben più interessanti come la continua ostilità tra i quattro fratelli, quali sono i motivi che li spingono a continue invidie ed il rapporto con i loro genitori.
Non ci sono colpi di scena gratuiti, né violenza. E’ una storia qualunque di persone qualunque. I Whitshank sono una classica famiglia che si considera speciale e unita. Ma tutti nascondono segreti e invidie. E se all’apparenza vogliono conservare una parvenza di unità e affetto, spesso non è così.
Ma è verso la fine del libro che si riscoprono i veri sentimenti e il vero valore della famiglia. Famiglia che ha i suoi pregi, ma soprattutto i suoi difetti. Ma che non ci abbandona mai.
Ne Una spola di filo blu sono i sentimenti che la fanno da padrone: rabbia, dolore, sofferenza, solitudine e l’amore.
Anche alla spola di filo blu, a cui si fa riferimento nel titolo, è attribuito un valore importante: quello del perdono, della conciliazione. Perché qualunque cosa accada, dopo qualunque sofferenza, non si può cancellare l’amore di una madre per un figlio. A tutti è concessa una seconda possibilità.
 
<<Lo sai cos’è successo?>> le chiese a un tratto. C’era un accenno di stupore nel suo tono, come se non avesse avuto intenzione di parlare prima di quel momento. <<Ti ricordi quando ho rammendato la camicia di papà?>>
<<Si.>>
<<Quel dashiki, o come si chiama.>>
<<Mi ricordo.>>
 
<<Be’, pensavo che non avrei mai trovato la tonalità giusta di blu perché era un blu molto acceso. Poi sono andato a vedere nell’armadio della biancheria, dove la mamma teneva sempre la sua scatola con le cose per cucire, ho aperto la porta e, prima ancora che prendessi la scatola, dal fondo dell’armadio è rotolata fuori questa spola di filo blu acceso. Ho messo la mano sotto il ripiano e la spola mi è caduta sul palmo.>>

 

Sicuramente darò un’altra opportunità a questa scrittrice perché, nonostante questa lettura non mi abbia coinvolta pienamente, mi ha offerto molti spunti per riflettere su molti temi importanti.

 

E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Buona lettura!
 
 
Debora

 

L’autrice. Anne Tyler è nata nel 1941 e vive a Baltimora, nel Maryland. Vincitrice del Premio Pulitzer nel 1988, è membro della American Academy of Arts and Letters. Tra i suoi libri: Turista per caso, Ristorante Nostalgia, Lezioni di respiro, Possessi terreni, Quasi un santo, Per puro caso, La moglie dell’attore, Il tuo posto è vuoto, Se mai verrà il mattino, Le storie degli altri, Quando eravamo grandi, L’amore paziente, Un matrimonio di dilettanti, Una donna diversa, La figlia perfetta, Ragazza in un giardino, La bussola di Noè, L’albero delle lattine, Una vita allo sbando e Guida rapida agli adii, tutti pubblicati in Italia da Guanda.