Ciao a tutti!
Oggi, dato che è mercoledì, dovrebbe essere il giorno dedicato alla rubrica WWW Wednesday ma, visto che le nostre letture sono ferme a quelle della settimana scorso, ho deciso di cambiare argomento per parlarvi di una serie tv che mi ha appassionato tantissimo nell’ultimo periodo.
Dopo la fine della sesta stagione di Game of Thrones stavo cercando una serie televisiva che mi coinvolgesse tanto quanto quella appena terminata e, girovagando su Netflix, eccola là…ho trovato proprio Vikings.
Sulla falsa riga di Game of Thrones, Vikings si distacca da quest’ultima per quanto riguarda temi e periodo storico. Se infatti Game of Thrones è perlopiù un’opera di completa fantasia, Vikings racconta il periodo storico delle razzie dei vichinghi scandinavi verso Francia ed Inghilterra.
Ovviamente la storia non si limita a questo, anzi sarebbe molto riduttivo limitarsi a questo breve riassunto. XD
Molte sono infatti le storie, amorose e non, che si creano tra i personaggi della serie e che, nel corso delle varie stagioni, cambiano e si mescolano, creando un intrigante viaggio.
Vikings è una serie televisiva del 2013 prodotta in Canada scritta da Michael Hirst. La serie è ambientata in Scandinavia nel IX secolo d.C. e racconta la storia del leggendario re vichingo Ragnarr Loðbrók.
La serie è composta da quattro stagioni:
Prima stagione: 9 episodi, prima tv Italia 2014
Seconda stagione: 10 episodi, prima tv Italia 2014
Terza stagione: 10 episodi, prima tv Italia 2015
Quarta stagione: 20 episodi divisi in due parti. I primi 10 sono stati trasmessi in prima tv nell’aprile 2016, mentre i restanti 10 episodi verranno trasmessi in autunno 2016.
Ogni episodio ha una durata di circa 45 minuti.
I personaggi principali.
Ragnar Lothbrok (Travis Fimmel)
E’ IL personaggio, colui da cui parte tutta la storia vera e propria. Vikings infatti si può facilmente descrivere come il viaggio di Ragnar, fisico e interiore, verso nuove scoperte.
Con il passare delle stagioni Ragnar subirà evidenti cambiamenti che, in casi estremi, lo porteranno a compiere gesti e azioni sconsiderate. La sua foga, il suo estremo coraggio verranno placati nel momento il senso di sconfitta si abbatterà inesorabile sul suo fragile animo.
Rientra sicuramente tra i miei personaggi preferiti!
Lagherta (Katheryn Winnick)
Prima moglie di Ragnar e donna guerriera dall’animo forte e combattivo. Il suo amore per Ragnar (adoooro questa coppia *-*) la porterà a salpare i mari più agitati e ad affrontare terribili pericoli.
Per quanto riguarda l’aspetto più frivolo di me non posso non accennare alle sue meravigliose capigliature! *-*
Bjorn (Alexander Ludwing)
Figlio maggiore di Ragnar compare in questa veste adulta nel corso delle stagioni. E’ chiamato anche Fianco di Ferro per la sua imbattibilità nei combattimenti.
La sua adorazione per il padre lo porterà a seguirne le ombre, affascinato dalla sua tempra forte e dalla sua capacità di comandare e dirigere interi popoli.
Bjorn scoprirà il vero amore solo quando i suoi occhi incroceranno quelli di una schiava, Thorunn (Gaia Weiss), che lo affascinerà e lo conquisterà.
Rollo (Clive Standen)
Fratello di Ragnar che è in continua lotta con sé stesso. Il sentimento di invidia per la fama del fratello si alterna costantemente ad un senso di gratitudine nei confronti di quest’ultimo, che ha saputo perdonarlo proprio quando tutto sembra perso.
Il suo animo corrotto e la sua immensa avidità lo porteranno però al tradimento più volte, scoraggiando tutte le speranze che Ragnar ha riposto in lui.
Floki (Gustaf Skarsgard)
Il costruttore di navi, uomo visionario dall’animo tormentato.
Assolutamente magnifico! Uno dei personaggi più complessi e difficili da interpretare, ma che lascia il segno.
L’unica persona che capirà ogni suo tormento è sua moglie, Helga (Maude Hirst), donna devota e amorevole anche quando Floki sembra aver perso completamente sé stesso.
Aslaug (Alyssa Sutherland)
Seconda moglie di Ragnar. Il personaggio la cui storia mi ha meno coinvolto. Fino a questo momento la storia della donna sedotta e abbandonata non mi ha portato nessuna curiosità. Spero che nel corso del tempo questo personaggio venga maggiormente caratterizzato.
Ovviamente sono presenti altri numerosi personaggi, appartenenti al mondo vichingo e non, che si intrecciano alle storie di Ragnar e dei suoi compagni, rendendo la storia più movimentata e avvincente.
Uno fra tutti è sicuramente Athelstan (George Blagden) che rappresenta in qualche modo l’aspetto importantissimo della religione nella serie. Athelstan infatti è un giovane prete che viene catturato da Ragnar nella prima razzia verso Ovest e che diverrà inaspettatamente parte fondamentale della sua vita spirituale.
La religione infatti è uno dei temi maggiormente trattati nella serie, in quanto è parte integrante della cultura vichinga: ogni azione, ogni battaglia, ogni morte avvenuta con coraggio è solo il passo per il raggiungimento del Valhalla, residenza dei morti gloriosamente in battaglia.
Ragnar ripone tutta la sua fede in Odino (rappresentato con la figura di un corvo), padre e divinità principale, tanto da credere di esserne un diretto discendente. La conoscenza e l’incontro con nuove culture non possono che far nascere dubbi e domande.
La serie è ambientata perlopiù in Scandinavia, terra ostile e infeconda, che offre una visuale su paesaggi meravigliosi, fatti di inverno e incontrastata natura.
Molte sono le scene girate in mare aperto, in quanto le esplorazioni verso nuove terre avviene per mare, simbolo di speranza e prosperità.
Molte sono le scene di guerra e violenza, da cui non si può prescindere quando si parla di vichinghi poiché è uno dei tratti che li caratterizzano.
Il loro senso di “patriottismo” verso la propria terra è esemplare, ma le loro possibilità di esprimerlo sono spesso rudimentali.
A fare da contrappeso e “alleggerire” queste scene pesanti e cruente, come spesso accade, è continuamente presente il tema dell’amore, che rende i personaggi più fragili e reali. Anche il più temerario guerriero si scioglie di fronte al sorriso della propria amata.
Non sempre però la figura della donna è percepita in maniera così positiva. Proprio a causa della rozzezza di questo popolo spesso la figura femminile è vista soltanto come oggetto sessuale e il mezzo per assicurare il proseguimento della propria stirpe.
Per concludere consiglio questa serie televisiva a chi è amante del genere storico e che non ha problemi nella visione di scene sanguinarie.
Ho amato tutti i personaggi perché ben caratterizzati: ognuno di essi ha un profilo ben delineato che lo distingue dagli altri. Ogni storia è a sé, un viaggio interiore nell’animo umano attraverso paure, debolezze e insicurezze.
Spero di avervi incuriosito! 🙂
Buona visione!
Debora
È una delle mille serie che seguo, sono al momento ferma alla fine della terza stagione. 🙂
Io non la seguo, ma confesso che avevo in mente di iniziarla e ormai è in lista da taaanto tempo…
E' da un paio di settimane che mio padre ne è ossessionato ed io, da grande appassionata di storie simili, sono sempre più curiosa. Credo che ne comincerò la visione in questi giorni 🙂
Ciao Debora!!
Questa serie tv l'avevo sentita, ma non ho mai avuto la curiosità di guardarla…
penso che dopo aver letto questo post inizierò a guardarla! 🙂