Storie fantastiche di gente comune di Stefano Valente

Genere: Fiabe e libri per ragazzi
Pagine: 144
Pubblicazione: 2017

Un eroe non è un impavido guerriero, un martire o un conquistatore di consensi popolari. Un eroe è semplicemente una persona. Un eroe è il prescelto di se stesso, colui che compie una scelta per un bene a lui caro. Naturalmente, una scelta audace. Io, la Voce Narrante, canterò le gesta di tre eroi che hanno compiuto la loro scelta. Paolo, un militare devoto all’uniforme e fedele alla Patria, che ha rinunciato al suo status di militare per inseguire il suo bene. Il secondo eroe è Chiara, un’affascinante ragazza dall’intelligenza fuori dal comune che, attraverso la ragione, vi condurrà in un viaggio fantastico tra nozioni scientifiche e colpi di scena. Infine c’è Matteo, un brillante avvocato che dovrà rimediare ad un imperdonabile errore. Casi irrisolti, verità nascoste e false speranze comporranno la strada che Matteo dovrà percorrere fino all’attuazione della giustizia.

 
Recensione
Storie fantastiche di gente comune è, proprio come dice il titolo di racconto di alcune vicende legate a persone “comuni”.
Il libro può essere considerato una piccola raccolta di racconti dato che sono 3 i diversi protagonisti delle storie. Paolo, Chiara e Matteo sono infatti le tre persone che si fanno portavoce del messaggio che vuole lanciare il libro.
Ognuno, nella sua vita quotidiana dimostra di essere un eroe, compiendo delle azioni che seguono fedelmente i propri principi. Le storie sono ambientate in contesti molto diversi e non sono legate tra loro se non per un filo conduttore rappresentato dalla voglia dei protagonisti di essere persone speciali rimanendo comunque nella loro quotidianità.
All’interno dei racconti, Paolo, Chiara e Matteo sembrano davvero essere persone diverse dal comune e quel “fantastiche” all’interno del titolo sembra quasi voler significare proprio storie di fantasia, impossibili da trovare nella nostra realtà. Ma, una volta che si ha il quadro generale, ci si rende conto che tutti noi possiamo essere come loro, rispettando semplicemente i principi ed i valori di giustizia e di lealtà, riconoscendo anche di aver sbagliato, come succede per esempio nel caso di Matteo.
Paolo dovrà compiere delle scelte importanti, seguirà il suo più grande sogno, quello di servire la Patria e si dimostrerà un vero eroe pur non nei contesti in cui ci aspetteremmo di vedere un “soldato”. Chiara dovrà invece affrontare una grande casa farmaceutica, indagherà su quello che stanno nascondendo per raggiungere la verità a tutti i costi, andando contro anche a chi le è più caro. Matteo, invece è un avvocato e, riconoscendo gli sbagli fatti, cercherà di difendere il senso di Giustizia anche a costo di pagare con la sua vita.

Le tre storie vengono raccontate in prima persona dai protagonisti ed è un elemento in grado di rendere sicuramente più coinvolgenti i racconti. Ma la narrazione viene interrotta dall’intervento di un narratore esterno, la “voce narrante” che ha il compito di far riflettere il lettore, sottolineando alcune azioni dei protagonisti o accelerare la narrazione, non risulta invasiva ma anzi è un valido supporto alla lettura.

Per quanto riguarda la personalizzazione dei personaggi c’è una netta distinzione tra i primari ed i secondari. I primi vengono infatti descritti con maggiore attenzione, com’è naturale che sia. Non tanto nel loro aspetto esteriore ma viene dato molto rilievo alle loro riflessioni, ai loro pensieri, ai dubbi e alle paure, avendo così un quadro completo delle loro personalità. Non si può dire lo stesso dei personaggi secondari che compaiono nelle loro storie, dato che della maggior parte viene accennato solo il nome o poche informazioni, giusto quelle necessarie allo svolgimento delle vicende.

Le storie sono tutte lineari e coerenti, tuttavia c’è un elemento non del tutto positivo che ho riscontrato in diversi punti, soprattutto per i primi due racconti. In alcune parti sembra infatti quasi di leggere una pagina di wikipedia, parlo di quelle che vanno a specificare alcune elementi essenziali e più tecnici che riguardano le vicende. Se da una parte rendono sicuramente più comprensibile e chiara la storia, dall’altra appesantiscono la lettura e la rendono non così fluida.
Un esempio:

Trovai la soluzione. Andai sul sito del Ministero della Difesa e cliccai sulla sezione Concorsi. Si aprì una pagina con l’elenco di tutti quelli disponibili e scelsi Reclutamento Volontari e Truppa.
Ed eccolo lì.
Concorso, per titoli ed esami, per il reclutamento di 200 VFP1 in Aeronautica Militare.
Il mio futuro si delineò con chiarezza: arruolarmi come VFP1, prestare servizio in un aereoporto e compiere la mia missione patriottica, sempre a contatto con gli aerei dei miei sogni. per chi non lo sapesse, la sigla VFP1 è un acronimo, che sta per volontario in ferma prefissata annuale. All’atto dell’incorporamento, il militare presta servizio per un anno nella Forza Armata prescelta e prima della sua scadenza può decidere se partecipare o meno al concorso per continuare la carriera come VFP4, ossia come volontario in ferma prefissata quadriennale. Conclusi i cinque anni complessivi di ferma, il militare da VFP4 passa a VTSP, ovvero volontario di truppa in servizio permanente. Il mio primo traguardo da raggiungere.

In ogni caso per Stefano Valente, questo è il suo libro d’esordio e le basi per costruire delle interessanti opere future ci sono tutte!!

Presto il libro sarà disponibile su Amazon, vi lascio la pagina facebook Storie fantastiche di gente comune ed il profilo Instagram dell’autore garat90 per seguire tutti gli aggiornamenti.

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