Un disastro chiamato amore di Chiara Giacobelli

Editore: Leggereditore
Genere: Contemporary Romance
Pagine: 330
Prezzo: 14,90
Uscita: Luglio 2016
Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip”, ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa
piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata…
Recensione

Purtroppo mi trovo a scrivere solo adesso la recensione di questo libro che ho già letto da un po’, scusandomi del ritardo con l’autrice che mi ha gentilmente inviato una copia del romanzo. Ma, sebbene, appunto sia passato un po’ di tempo, è come se lo avessi terminato da poco: le sensazioni e le impressioni sono rimaste chiare ed è per questo che non farò alcuna fatica a parlarne.

Direi che che questo sia già un bel punto a favore del libro!
Sebbene, al momento, stia allargando i miei orizzonti letterari, leggo sempre volentieri un romanzo romance, anche se ultimamente ho cercato di allontanarmi da questo genere a causa della poca originalità delle storie che si trovano in giro. Le autrici del genere ce l’hanno con le recensioni che definiscono i loro libri “banali, con un finale scontato” ecc ecc, ma questo è un altro discorso e non mi dilungo oltre perché non è questo il caso! Infatti, Un disastro chiamato amore si è dimostrato una ventata di freschezza!
Tutto merito della mitica Vivienne Vouloir, la protagonista del romanzo. Vivienne vive a Parigi, aspira a diventare scrittrice ma, per il momento, guadagna da vivere occupandosi di gossip per una rivista. Fino a quando, però, le arriva una telefonata, anzi LA telefonata, visto il grande cambiamento che darà alla sua vita: Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana, vuole proprio Vivienne per scrivere una biografia su sua madre, visto che di recente si è occupata di lei. Nonostante una forte indecisione iniziale, si consulta con la sua migliore amica e decide di buttarsi in questa nuova avventura non senza situazioni esilaranti.
Ed i momenti divertenti si susseguono durante tutto il romanzo, d’altronde, con una protagonista buffa come Vivienne non potrebbe essere altrimenti ed è sicuramente uno degli elementi positivi del romanzo. I colori vivaci della copertina del libro rispecchiano il contenuto della storia, l’atmosfera che si respira sfogliando le pagine.
Viv è sicuramente estremizzata nei suoi comportamenti, una vera e propria calamita per guai, sfortuna e situazioni esilaranti, in netto contrasto con il protagonista maschile del romanzo.
Alex, Mr Lennyster, è una persona più composta e sicuramente ha tempi diversi nelle relazioni a due, pur dimostrandosi fin da subito, molto disponibile nei confronti di Vivienne. Dal loro primo incontro si comprende che piega prenderà il loro rapporto, a questo proposito non dico niente se non che la parte più “buffa” di Viv raggiunge qui il suo clou.
Alex dà subito l’impressione di essere il cosiddetto “bravo” ragazzo, simpatico,  altruista e anche esteticamente non indifferente. Viv potrebbe aver fatto bingo! C’è qualcosa però in lui che le sfugge, ha come l’impressione che le stia nascondendo qualcosa…infatti così è!
Quest’aura di mistero e di segreti da scoprire crea coinvolgimento da parte del lettore.
Le ricerche della protagonista sull’attrice, diventa così la conoscenza di suo figlio, del loro passato e di ciò che c’è dietro al quadro della felicità che hanno sempre mostrato.
Ma anche per Viv diventa una scoperta, un viaggio dentro di sé. Lontana da casa e in un ambiente completamente nuovo per lei, riesce a guardare la sua vita da un altro punto di vista, valutando il suo presente ma soprattutto il suo futuro.
La relazione con Alex la spinge ad affrontare le sue mille paure ed il suo viaggio di lavoro diventa un viaggio di radicale cambiamento.

Molto ben delineate le personalità dei due protagonisti, simili per certi versi e complementari per altri. L’autrice riesce inoltre a dare movimento al romanzo, altalenando diversi tipi di narrazione e l’utilizzo di un linguaggio semplice e diretto rendono la lettura molto gradevole e scorrevole.
Un disastro chiamato amore è un romanzo divertente, al di là del senso dell’umorismo che ogni lettore può avere, si cerca di rimanere sempre nella leggerezza, ma mai nella superficialità, per tutta la durata del romanzo. Oltre a questo, gli elementi di novità rispetto ai romanzi dello stesso genere sono le caratteristiche che contraddistinguono i due protagonisti, soprattutto per quanto riguarda la parte maschile, Alex, così diverso se confrontato con i “belli e tenebrosi” (per non dire str…i) già visti, rivisti e stravisti, nei romance.

Una storia fresca, perfetta per il periodo in cui l’ho letto, in estate, ma adatta per tutto l’anno, quando si ha voglia di leggere qualcosa di frizzante ed emozionante allo stesso tempo!
Il finale lascia presagire un possibile seguito, spero di leggerlo presto.

Ringrazio l’autrice per la copia e mi scuso se ho tardato un po’ per la recensione.