Acquazzoni isolati di Elisa Cremone

Editore: Lupi Editore
Data di pubblicazione: 6 novembre 2020
Pagine: 649
Prezzo di copertina: 19,99€
Prezzo e-book: 9,99€

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Sinossi.
Elisa ha solo 16 anni quando il respiro le si blocca in petto per la prima volta e il cuore inizia la sua gara col nulla per determinare la sua esistenza. Un giorno d’estate sente che sta per morire sotto agli occhi del prete della sua parrocchia, ma il mondo attorno a lei continua indifferente la propria vita e anche lei presto torna alla sua, che da quel giorno però non sarà più la stessa.

Un mostro nero, così lo chiama, pare esserle entrato in petto e aver assunto il dominio dei suoi pensieri, ma nessuno crede nei mostri e così lei inizia a vergognarsi di ciò che prova e di come si sente. Presto la sua vita si riduce al perimetro sicuro della camera dei suoi genitori dalla finestra della quale osserva lo scorrere della vita che non riesce più a controllare.

Quella di Elisa non è una storia speciale, anzi è una storia ordinaria che però qualcuno deve pur raccontare. Perché sì, i mostri esistono, ma non stanno sotto al letto e bisogna conoscerli perché non facciano più così tanta paura.

Acquazzoni isolati

Elisa ha solo 16 anni e sta partecipando al Grest.
Ha solo 16 anni e per la prima volta il respiro si blocca, la paura si impadronisce del suo corpo e della sua anima, come una morsa che non lascia via di scampo.

La vita intorno continua come sempre tra indifferenza e compassione, ma quello che Elisa non sa è che anche la sua vita sta per cambiare inevitabilmente per sempre.

E’ Paola, una ragazza con la quale non ha mai scambiato più di un saluto di circostanza, a chiarirle cosa è appena accaduto e a rassicurarla sul fatto che probabilmente la cosa sarebbe morta lì, che non si sarebbe mai più ripetuta.

Ma Elisa sente che quel giorno qualcosa si è rotto e che non sarebbe di certo bastata un po’ di colla a rimettere le cose a posto, tutto nel giusto ordine.

Qualcosa stava cambiando e non potevo più ignorarla. Io stavo cambiando e in quel giorno di luglio col sole cocente, mentre l’afa dava fuoco alla sterpaglia, io divenivo tempesta.

Le giornate trascorrono ma i momenti di quiete vengono travolte da tempeste improvvise, acquazzoni isolati, che lasciano cumuli di macerie, distruzione e desolazione.
Seicentocinquanta pagine di assedi, battaglie, in lotta con se stessa, contro il mostro che si nasconde negli anfratti più intimi e oscuri.

L’unica persona che le rimane vicino a sostenerla è sua sorella Alessandra.
Elisa e Alessandra due donne che stanno cercando la propria strada tra passioni, disillusioni, tradimenti e nuove speranze.

Una via tortuosa quella che le conduce all’età dell’indipendenza e della maturità in cui non mancano i dubbi, le perplessità, i vacillamenti.
Ma sempre fianco a fianco. Sempre insieme.

Il cuore di Elisa viene spezzato dalle delusioni e l’apatia sembra l’unico modo per vivere con distacco e noncuranza tutto ciò che la vita propone.
Anche i successi lasciano un misto di amarezza e rammarico.
Nulla sembra darle sollievo.

Era, questo, un gioco di potere e di supremazia e soccombevo tante volte: i miei trionfi duravano il tempo di un respiro profondo, ma niente di più.
Per quanto mi sforzassi inoltre non mi veniva bene neppure fingere di essere quella di una volta.

Non avevo validi motivi per sorridere davvero e chi mi conosceva si accorgeva che quella contentezza non sopraggiungeva agli occhi, ma sfumava in un malinconico incresparsi delle labbra, quasi dolorante e raggrinzito. Avevo imparato a scavalcare le domande, a raggirarle pur di non dire la verità.

Stillull, un nome buffo e semplice da ricordare, l’appellativo che Elisa dà alla sua ansia, ai suoi attacchi di panico; un goffo amico nero che la accompagna, mano nella mano, costantemente, in ogni attimo.

Il diario di Elisa è un flusso di coscienza, una storia ordinaria che nasconde al suo interno un vero e proprio mondo fatto di sofferenza e paura.
La ragazza, che sta diventando donna, si sente una zavorra, un peso per le persone che scelgono di starle accanto nei momenti bui.
Non importa dove, quando o con chi: la bufera arriva impetuosa.
Caotica.
Distruttrice.

Ma col ragazzo dai capelli viola vuole lasciarsi andare. Per una volta. Finalmente.
C’è la consapevolezza di essere diversi, senza avere troppi punti in comune.
Ma per una volta soltanto Elisa vuole correre il rischio.
Due anime singolari, disadattate, in conflitto col mondo, soprattutto quello interiore.

Dirà uno scrittore dei nostri giorni: Andrea Vitali, nel suo ultimo romanzo “Sui matti non piove mai.”
Tuttavia in presenza del ragazzo coi capelli viola e al contatto coi gradini freddi della scalinata non mi sentii strana o fuori luogo: al contrario mi sentii stranamente a casa.

Le fragilità di Elisa sono chiare, evidenti. Soprattutto a se stessa.
Acquazzoni isolati che arrivano costanti portando dolore, anche dopo una vittoria, e paura del giudizio altrui, di non essere compresa.

Un conforto, un lieve sollievo arriva dalla pittura, mentre è la scrittura la sua vera valvola di sfogo.

Acquazzoni isolati è una lettura intensa e profonda.

La narrazione risulta fluida e gli argomenti trattati con delicatezza ed eleganza puntano alla comprensione e alla vicinanza del lettore: una mano tesa a chi sta attraversando una situazione simile e uno spunto di riflessione a chi guarda dall’esterno.

Sebbene l’intento dell’autrice sia quello di mantenere fede il più possibile allo stile del flusso di coscienza una maggiore attenzione all’editing darebbe certamente una maggiore scorrevolezza alla lettura.

Il lettore si trova in piena empatia con la protagonista, vicino ai suoi malesseri, determinato anch’esso a trovare quella chiave, la soluzione, il raggio di sole dopo così tanti acquazzoni isolati.

Ringrazio l’autrice, Elisa Cremone, per avermi dato l’opportunità di leggere il suo lavoro.

Buona lettura!

L’autrice.
Elisa Cremone (Agrigento, 1998) laureata in lettere moderne all’Università di Palermo frequenta il corso magistrale di Giornalismo e cultura editoriale a Parma.
Da sempre animata da una sincera passione per la scrittura, tenta ora il suo esordio con la sua storia autobiografica, convinta che la condivisione sia un’arma potente e, in certi casi, un vero e proprio dovere.

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