Edmond Dantès | Il fascino del gentiluomo

Buongiorno Twinslettori!
Con molto piacere oggi partecipo anche io ad un’iniziativa molto interessante organizzata da Susy del blog I miei magici mondi. Come è facilmente intuibile dal titolo i protagonisti sono i personaggi gentiluomini della letteratura. Ringrazio quindi Susy per aver pensato anche a me! Amo i classici, guardo sempre con un occhio di riguardo i personaggi maschili quindi non potevo non partecipare. Avendo indicato tra i personaggi letterari che ho amato Edmond Dantès mi ha proposto di dedicare il mio post proprio a lui, ho subito accettato con entusiasmo anche se parlare di una figura così complessa non è semplice.
Leggere Il conte di Montecristo è stata una sfida personale che sono felice di aver vinto. Il libro non è semplice da leggere un po’ per chi, come me, non è abituato a leggere bei mattoncini e un po’ perché lo stile di Dumas non è proprio semplice. Il suo talento però è indiscutibile, è riuscito a creare una storia senza tempo e dei personaggi memorabili, impossibili da dimenticare, a partire dal suo protagonista: Edmond Dantès, diventato un esempio ed un punto di riferimento se si parla di vendetta.
Per questo mi sono ritrovata a riflettere un bel po’ sul definirlo “gentiluomo”. Non stiamo parlando di Mr. Darcy che l’azione più terribile che abbia fatto è stata quella di offendere Elizabeth. Il personaggio di Edmond è molto complesso, dopotutto a causa sua ci sono anche diverse morti ma, proprio come racchiude in sé il messaggio del romanzo stesso, niente è perduto.
Ma chi è Edmond Dantès?
Cerco di dare in breve un’idea del punto di partenza del romanzo, soprattutto per chi non lo ha letto.
Edmond è un giovane marinaio di 19 anni. Dopo aver trascorso diversi mesi a bordo della nave Pharaon, fa ritorno a Marsiglia dove vive, felice di ricongiungersi a suo padre e poter sposare finalmente la sua amata Mercédès. Inoltre, la nave ha appena perso il suo capitano e viene designato a prendere il suo posto proprio Edmond.
Il matrimonio e la promozione, suscitano l’invidia di diverse persone: Fernand, un giovane innamorato di Mercédès, Danglars, scrivano nella stessa nave di Edmond che aspira a diventare capitano e Caderousse, vicino di casa di Edmond, anch’egli invidioso della fortuna capitata al giovane.
Danglars scrive una lettera anonima in cui dichiara Edmond colpevole di essere un agente bonapartista. La lettera arriva nelle mani di Villefort, il sostituto procuratore del re.
Al’apice della serenità, Edmond viene arrestato. Villefort in un primo momento sembra voler aiutare il giovane, è certo della sua innocenza, ma dopo aver letto il contenuto della vera missiva, che indirettamente lo riguarda, sceglie la carriera e abbandona Edmond ad un destino più che crudele.

Il ragazzo viene quindi imprigionato nel castello d’If, una fortificazione nel golfo di Marsiglia, dalla quale nessuno è mai uscito vivo, isolato dal mondo, in un posto in cui i giorni si confondono. Qui, proprio nel momento in cui decide di farla finita, un nuovo incontro sarà fatale: quello con l’abate Faria, un altro prigioniero, considerato pazzo da tutti perché continua a ripetere che in cambio della libertà avrebbe offerto un tesoro inestimabile. Per Edmond sarà la salvezza. Tramite uno stratagemma riesce ad uscire dalla prigione e a tornare a Marsiglia. Dal giorno del suo arresto sono passati 14 anni.
A Marsiglia, sotto falsa identità, grazie a Caderousse, che aveva assistito al piano di Danglars e Fernand, senza dire niente, Edmond viene a conoscenza dei nomi di chi lo ha incastrato.
Si reca quindi nell’isola indicata dall’abate Faria e trova una fonte inestimabile di ricchezze. Grazie anche a questa fortuna decide di intraprendere un piano di vendetta contro coloro che lo avevano fatto imprigionare ingiustamente.
Ed è qui che muore (figuratamente) Edmond Dantès. All’inizio del romanzo è un semplice giovanotto, nel pieno della sua vita e con un fiorente futuro davanti. In poco tempo vede tutto il suo mondo sgretolarsi fino a diventare completamente buio e prende vita sempre di più l’ossessione della vendetta. Il personaggio chiave del suo cambiamento è sicuramente l’abate Farìa, non diventa solo un compagno e un amico, ma è per Edmond anche e soprattutto un grande maestro di vita e di cultura, date le sue vastissime conoscenze in ogni campo delle scienze. Queste conoscenze saranno fondamentali nel suo futuro. Una volta venuto scoperti i nomi, Edmond mette da parte la sua identità e diventa Il conte di Montecristo. Con meticolosità decide di pianificare il suo progetto di vendetta e da qui in poi si susseguiranno tanti altri personaggi. Edmond stesso utilizza diverse identità per portare a termine i suoi piani e per aggiustare o far degenerare le situazioni che gli si pongono davanti.
Ci sarebbe così tanto da dire ma mi rendo conto che sto rischiando di andare fuori tema e perdere di vista il perché Edmond Dantès possa essere considerato un gentiluomo.
Eticamente parlando la vendetta non credo sia considerata tra le buone azioni di un gentiluomo. Il ripagare con la stessa moneta un torto subito significa far del male a qualcuno. E il Conte di Montecristo non si risparmia, vuole vedere andare a fondo tutti coloro che lo hanno privato della libertà e del suo futuro, in più, secondo lui, ha dalla sua parte anche la Provvidenza quindi niente e nessuno può fermarlo nel suo piano. Ma c’è, ovviamente, un ma! Ed è il suo rapporto con tutti gli innocenti che, indirettamente, vengono coinvolti nel suo progetto. Grazie alle sue fittizie identità riesce a ricompensare chi, a differenza dei “4” aveva creduto in lui; “Lord Wilmore” (uno dei personaggi che interpreta Edmond) è ad esempio considerato il suo avversario essendo in netta opposizione al comportamento del conte; come Conte riesce a proteggere alcuni personaggi, affinché le colpe dei padri non ricadano sui figli, ma è proprio quando la situazione prende una piega inaspettata che inizia a fare qualche passo indietro e ad avere dei ripensamenti.
C’è però un aspetto della sua personalità che richiama i valori dell’onestà e del rispetto che hanno caratterizzato la sua personalità che viene fuori in relazione ad alcuni personaggi. Con la sua nuova identità, il Conte si avvale di alcuni servitori. Tra questi c’è Haydée, una giovane principessa albanese ridotta in schiavitù a causa dell’intervento di Fernand. Viene comprata dal Conte che non la tratterà mai come una schiava ma sempre con il massimo rispetto. Haydée dimostra un grande amore per il conte che però la considera troppo giovane per lui, solo al compimento del suo piano il Conte si renderà veramente conto dei suoi sentimenti.
Ed è proprio al termine del suo progetto che il male che lo ha accompagnato per tutto il suo percorso sembra finalmente mettersi da parte e fargli trovare la forza, perché a volte è proprio quella che serve, per perdonare.

Edmond Dantès – tra serie tv, cinema e…

Con una storia così sono stati numerosi gli adattamenti, non solo cinematografici. Tra i più recenti e più famosi c’è sicuramente la miniserie televisiva del 1998, regia di Josée Dayan e con Gérard Depardieu nei panni del Conte che personalmente, non ho visto.

Ho visto invece “Montecristo”, il film del 2002 per la regia di Kevin Reynolds. Questa volta ad interpretare il protagonista è Jim Caviezel, decisamente più adatto, almeno fisicamente, nel ruolo che riveste. Il film presenta aspetti diversi, anche importanti come ad esempio il finale, rispetto al libro ma è pur vero che racchiudere tutte le vicende in un film di 2 ore o poco più è praticamente impossibile.
L’adattamento però con cui sono venuta a conoscenza della storia di Edmond e che mi ha spinto a leggere il romanzo è stata la serie tv Revenge, (molto) liberamente ispirata al romanzo in cui questa volta c’è una “contessa”. L’attrice Emily VanCamp è Amanda Clarke, in cerca di vendetta sulla morte di suo padre.
Chiudo il post con altre due piccole curiosità. Gli adattamenti sono andati oltre dato che è stato realizzato anche un anime “Gankutsuou – Il conte di Montecristo” diretto da Mahiro Maeda, regista ed animatore che ha collaborato anche con Hayao Miyazaki e Quentin Tarantino (ricordate il corto anime presente in Kill Bill 1?), a cui sicuramente darò una possibilità.
Edmond Dantès appare anche nella sesta stagione di Once upon a time, ad interpretarlo è Craig Horner, sono indietro, devo ancora recuperare questa stagione ma questo è sicuramente un motivo in più per farlo.

Credo che Edmond Dantès sia uno di quei personaggi letterari che tutti, prima o poi, dovremmo conoscere. Nonostante l’odio abbia per molto tempo accecato il Conte di Montecristo, sotto ai suoi tanti travestimenti rimane pur sempre il buono e l’onesto Edmond Dantès.

Vi lascio di seguito tutte le altre tappe che mi hanno preceduta!!

12 Risposte a “Edmond Dantès | Il fascino del gentiluomo”

  1. Grazie Gioia per la tua attenta e precisa analisi del personaggio e per aver partecipato a questo mio progetto.
    Di sicuro il personaggio di Dantes non è facile, è complesso e ricco di sfaccettature. Non ho letto il libro, ma ho visto i due adattamenti cinematografici che mi hanno molto colpita. Non sapevo dell'esistenza di una serie che sembra interessante

    1. Grazie ancora a te, Susy!! Già, sono proprio le sue mille sfaccettature a renderlo così interessante!! Sì la serie tv è tra le mie preferite e già conclusa!!

  2. Jim Caviezel. *-*
    Comunque, tornando ad essere una persona seria, diversi mesi fa mi ero interessata alle edizioni italiane del libro perché mi era nata la curiosità di leggerlo e prima o poi lo farò. E mi sa che pure io, sebbene l'avessi già sentito nominare, sono venuta a conoscenza della storia tramite Revenge e non sapevo avrebbe fatto pure un'apparizione in Once Upon a Time – anche se, visto che la fine della quinta (quella a cui sono ferma io) ha introdotto Dr. Jekyll e Mr. Hyde, forse me lo sarei dovuta aspettare.
    Bellissimo post, Gioia – davvero ben scritto e articolato! 🙂

    1. Grazie mille!! Sì, Revenge per me è stata la molla che mi ha convinta a leggerla. Sono anche io ferma alla quinta stagione!! In realtà ho visto solo il primo episodio della sesta, devo recuperare e la scoperta di questa apparizione mi aiuta a continuarla!!

  3. Ragazze, devo confessarvi una cosa, non ho mai letto "Il conte di Montecristo" e questo perché quando ero alle scuole medie andai a vedere il film tratto dal romanzo e ho avuto così tanta paura da voler uscire subito dalla sala. Giuro che però proverò a leggere il romanzo, prima o poi!

    1. Sììì Annamaria, prenditi tempo mooolto e leggilo!! A te che piacciono i romanzi storici magari, la lettura riesce a scorrere ancora più velocemente!

  4. Io non ho mai letto il libro devo ammetterlo, quel mattonazzo mi spaventa non poco :') Però è nella mia wishlist da anni e devo assolutamente decidermi prima o poi! Comunque mi hai messo curiosità quindi potrei guardarmi il film nel frattempo 😛

    1. Silvia, ti capisco benissimo!! Io e i mattonazzi non andiamo molto d'accordo, quindi se ce l'ho fatta io puoi star sicura che riesci a leggerlo sicuramente anche tu!! Sì, nel frattempo ti consiglio il film anche se quello del 2002 non è proprio fedele al libro!!

  5. Bellissima iniziativa de "I miei magici mondi" e non poteva capitarvi personaggio più bello, affascinante e misterioso come Edmond Dantès. E' sempre un piacere leggervi.

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