Eleinda. Una leggenda dal futuro di Valentina Bellettini (Eleinda #1)

 
Editore: Self-Publishing
Genere: Urban Fantasy/Paranormal Romance/Sci-fi
Data di pubblicazione: prima edizione 2014 – nuova edizione 5 Luglio 2017
Formato: cartaceo ed ebook
Pagine: 230
ISBN: 978-1545285022
Prezzo: € 12,70 cartaceo / € 2,99 ebook
Da tempo avevo voglia di leggere questa serie fantasy, la trama e l’Amore con cui Valentina (che gestisce il blog Universi Incantati) ne parlava mi avevano incuriosita. La serie era stata già pubblicata da una casa editrice ma quando ho letto la scelta dell’autrice di voler ripubblicarla come self ho atteso. Ho avuto l’opportunità di leggerla e per questo non posso che ringraziare Valentina!!

Eleinda. La vita prima della leggenda è un breve prequel (scaricabile gratis qui). Si concentra soprattutto sui personaggi, i quali sono talmente diversi tra loro che le domande che ci si pone a lettura ultimata sono: cosa hanno in comune? Cosa li porterà ad agire tra loro?
Sebbene in Una leggenda dal futuro venga comunque data una spiegazione dei rapporti tra i protagonisti,  consiglio vivamente di leggerlo: si riesce ad entrare subito nel pieno della storia a ad avere ancora più chiari i protagonisti. E’ abbastanza breve, 82 pagine e si legge molto velocemente. Ho impiegato una mezz’oretta e non tanto per la brevità ma grazie allo stile dell’autrice che si dimostra essere subito molto scorrevole.
Eleonora è il personaggio attorno a cui ruotano le vicende, sta per diplomarsi ma si sente spesso un pesce fuor d’acqua. Nel primo capitolo decide infatti di trasferirsi a Milano per studiare veterinaria ed è qui che incontra Davide, il classico farfallone. E’ in cerca di “compagnia” ma per Eleonora l’unica cosa che nota nel suo annuncio è il prezzo bassissimo dell’affitto. Davide lavora per la European Technology, azienda simbolo della società in cui viene ambientata la storia, una società dedita al progresso ma che non tiene conto della sensibilità umana…e non solo. La stessa azienda infatti ha creato il “migliore amico” che promette di sostituire gli animali domestici. Se c’è una cosa giusta che Davide fa è quella di regalare ad Eleonora uno di questi “animali creati in laboratorio”. Questo piccolo dono ha qualcosa di speciale ed Eleonora, inizialmente scostante verso queste creature se ne rende subito conto. E’ un colpo di fulmine vero e proprio quello che provano entrambi fin dal loro primo sguardo, un filo invisibile lega insieme le loro anime. “Indaco” questo è il nome che la ragazza dà al suo amico, il colore del cucciolo la ispira. Un nome particolare per un animale particolare: un drago. Davide non si rende conto dell’importanza del suo regalo: Indaco è talmente speciale che il dottor Brandi, il suo “creatore” rivuole indietro la sua creatura.
Ed è qui che entrano in scena altri due personaggi chiave: Alessandro e suo nonno Salvo. Vivono nella loro fattoria “Villapace” che per Eleonora diventa veramente un’oasi di pace, un rifugio, l’unico posto degno di essere chiamato casa.

Una trama così potrebbe far pensare subito ad un classico “triangolo d’amore”. Ma non è proprio questo il caso. Eleinda non è in nessun modo un romanzo scontato e banale.

Il libro si divide in due parti: la prima è più narrativa, conosciamo i personaggi e le relazioni tra loro; la seconda invece è la parte in cui le avventure dei protagonisti la fanno da padrone.
Questo perché in Eleinda si ritrova uno degli elementi tipici del genere fantasy: la lotta tra il bene ed il male. Dopo che il lettore, nella prima metà prende coscienza di chi si trova in uno schieramento e chi nell’ altro, viene coinvolto, nella seconda, nello scontro che si viene a creare.
Una lotta che si trasforma in fuga per Eleonora ed Indaco. La parte avventurosa si mescola però alla scoperta, un altro degli elementi che ho particolarmente apprezzato. Indaco, in tutta la sua umanità, vuole sapere di più sul suo passato, percepisce che c’è qualcosa di più oltre all’incubatrice in cui è nato.
La figura del drago ci viene presentata attraverso un’attenta analisi: si scova nel passato di questo personaggio fantasy, vissuto nelle leggende che ci sono state tramandate. Si ripercorre la sua storia, non solo in Europa, ma anche oltreoceano, dimostrando così la cura e lo studio dietro alle informazioni che ci vengono fornite.
Una dimostrazione di questo e grazie a cui mi sono sentita ancora più coinvolta nella narrazione è Poggio Catino“, piccolo comune della bassa Sabina, nel Lazio, sconosciuto probabilmente al 99,9% di chi legge questo post. Poggio Catino viene solo citato, in riferimento ad un fatto legato alla città di Roma,  ed è il piccolo borgo che vedete nella foto qui accanto. (Sì la resa purtroppo non è il massimo!) Tutto questo per dire che abito a venti minuti di distanza e, anche se viene soltanto citato, mi ha dato un’ulteriore conferma dell’accurata ricerca effettuata delle informazioni.

Agli inizi del IV secolo D.C., un feroce drago dall’alito velenoso viveva in una caverna ai piedi del colle Palatino, nel Foro Romano. A seguito di numerose morti, la popolazione convocò Papa Silvestro I confidando nelle stesse arti che in passato gli avevano consentito di sconfiggere un altro mostro, a Poggio Catino. […]

Eleinda è un romanzo ricco sia per quanto riguarda gli avvenimenti, sia per i temi trattati e non meno per le emozioni che regala al lettore. La seconda parte è sicuramente quella più movimentata, ma la prima è essenziale per entrare in sintonia con i personaggi e delineare le loro caratteristiche.
Valentina è riuscita a creare il giusto connubio tra i vari generi fantastici creando una storia originale. Tra le particolarità c’è la caratterizzazione dei personaggi, non sono molti e questo le ha permesso di definire al meglio le loro personalità.
Inoltre ci viene presentata una società sì futuristica ma anche molto reale, resa tale anche dalla scelta di ambientarla principalmente in Italia. L’ambiente che l’autrice crea potrebbe essere definito un’estremizzazione dei pensieri legati al progresso di oggi sia per chi si vuole arricchire, considerando soltanto i propri interessi, sia per la mentalità dell’umanità che sembra non avere più spazio per la sensibilità con la conseguenza dell’allontanamento da parte di chi si dimostra “diverso”, quasi controcorrente.

«La verità è che esporsi costa tanto». Continuò la ragazza. «Non c’è più bisogno che intervengano le autorità; la nostra paura è così grande che ci censuriamo noi per primi. Ma di cosa dovremmo avere paura, poi? Allora, questa grande varietà di mezzi di comunicazione serve solo per esprimere in mille modi diversi lo stesso stato d’animo: la solitudine».

Ed è sicuramente controcorrente e qualcosa di unico il rapporto che si viene ad instaurare tra Eleonora e Indaco. La sensibilità e il coraggio di Eleonora si unisco alla forza e all’umanità di Indaco, diventando una sola anima: “Eleinda” non è messo lì a caso insomma!

«Siamo riusciti a fuggire dalla E.T, siamo una squadra perfetta, tu e io». Poi rifletté su queste parole e pensò che i distinti “tu” e “io” segnavano un distacco che non apparteneva affatto alla loro condizione: stare insieme al piccolo era qualcosa di simile al “noi” ma riferito a un’unica essenza.

L’Amore e l’Amicizia sono i sentimenti che guidano le relazioni tra i protagonisti, sensazioni molto profonde che arrivano a toccare la spiritualità.
La seconda parte potrebbe risultare caotica, il viaggio che i protagonisti intraprendono tocca molte tappe in poco tempo e forse avrei preferito più spazio per ognuna ma credo che, in questo modo, l’autrice abbia puntato al nocciolo della narrazione.

E’ un libro che consiglio anche a chi non è particolarmente amante della fantascienza. Sebbene non ami particolarmente questo genere, la lettura si è rivelata avvincente grazie ad una scrittura fluida e coinvolgente.
Sebbene il libro abbia una sua conclusione ci lascia però con molte domande. Il rapporto sia tra Eleonora ed Indaco, sia tra la ragazza ed il simpatico e premuroso Alessandro si solidificano ma, dalla sinossi del nuovo capitolo sembra che entrambi i rapporti potrebbero perdere l’equilibrio raggiunto. In più il dottor Brandi, come si intuisce dalle ultime pagine, non vuole rinunciare per nulla al mondo alla sua creatura e sembra deciso a riprendersela a tutti i costi.
Io non vedo l’ora di leggerlo e dare una risposta ai tanti dubbi e voi?

Valutazione
4.5/5

L’autrice: Valentina Bellettini è in eterno bilico tra sogno a occhi aperti e razionalità, caratteristica che si ripercuote in tutte le sue opere. Dopo otto anni di pubblicazioni con case editrici ha deciso di passare al self-publishing per esprimere meglio se stessa e per avere un contatto diretto con i lettori.

Ama la vita, per lei mai noiosa e ordinaria, e lavora nei mercati in piazza dove cattura temi politici e sociali. Attenta ascoltatrice, spesso intreccia legami empatici con i suoi animali.
E’ sposata e gestisce il blog Universi Incantati.

Una risposta a “Eleinda. Una leggenda dal futuro di Valentina Bellettini (Eleinda #1)”

  1. Grazie, Gioia! 😀
    Sono felicissima che ti sia piaciuto, ed è una bellissima recensione perché si sofferma e analizza tutto!
    Grazie anche per aver inserito la foto di Poggio Catino: sono ancora sorpresa per la coincidenza! 😀

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