Piccole dosi – Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol

Mio fratello rincorre i dinosauri
Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più
di Giacomo Mazzariol
 
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 26 aprile 2016
Pagine: 176
Prezzo cartaceo: 16.50 €
Sinossi.
Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale.
Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire <<supereroe>>.
Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che si, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha.
Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero.
E che in ogni caso è il tuo migliore amico.
Mio fratello rincorre i dinosauri è la storia di Giovanni, bambino dall’animo curioso e vivace che è nato con la sindrome di Down ma che non si lascia abbattere da questo, ma è anche la storia di suo fratello Giacomo. Giacomo infatti ci racconta come non sia sempre stato facile accettare la diversità di Gio ma come, grazie alle situazioni nella quale la vita lo ha messo alla prova, ha capito che i veri superpoteri di Giovanni risiedano nella sua allegria, nel suo sorriso e nella sua unicità.

Con un tocco delicato ma anche netto Giacomo racconta una parte di sé, lasciando liberi i suoi pensieri, le sue paure, mettendosi a nudo con semplicità e lucidità.
Un libro toccante, senza troppi fronzoli o frasi fatte. Un libro in cui si riesce ad intravedere uno spiraglio della famiglia Mazzariol, una vita non sempre facile ma ricca di serenità.
Una dialettica semplice e giovane che evidenziano ancora con maggiore intensità l’importanza della diversità di ognuno di noi.
Citazioni
Giovanni ha tredici anni e un sorriso più largo dei suoi occhiali. Che ruba il cappello a un barbone e scappa via; che ama i dinosauri e il rosso; che va al cinema con una compagna, torna a casa e annuncia: «Mi sono sposato». Giovanni che balla in mezzo alla piazza, da solo, al ritmo della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti si sciolgono e cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Giovanni che il tempo sono sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Giovanni che sa essere estenuante, logorante, che ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle. E se è inverno e non lo trova, porta loro foglie secchie.
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Ma nell’esuberanza dei miei cinque anni pensai che non è certo solo il nome, che ti segna. No no, altre cose ti rendono ciò che sei, ciò che sarai.
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Siamo fatti diversi e la diversità a volte può esser un gran vantaggio.
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– Giacomo… – disse, con quella voce dolce e profonda al tempo stesso che mette su quando c’è della verità vera in quello che sta per dire, – nella vita ci sono cose che si possono governare, altre che bisogna prendere come vengono. E’ talmente più grande di noi, la vita. E’ complessa, ed è misteriosa… – Mentre lo diceva aveva gli occhi che luccicavano: lei ha sempre questi occhi pieni di stelle quando parla della vita, anche oggi. – L’unica cosa che si può scegliere è amare, – disse. – Amare senza condizioni.
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– Il punto, Giacomo, è che Giovanni è Giovanni. Non la sua sindrome. Lui è sé stesso. Ha un carattere, dei gusti, dei pregi e dei difetti. Come tutti noi. Non ti abbiamo mai detto della sindrome perché noi stessi non pensiamo a Giovanni in questo modo. Non è la sindrome […] che occupa i nostri pensieri. Ma Giovanni.
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– Perché si fa la guerra?
– Perché non ci si vuole più bene.
– E perché non ci si vuole più bene?
– Perché si litiga.
– E perché si litiga?
– Perché si hanno idee diverse.
– E perché si hanno idee diverse?
– Perché siamo tutti diversi.
– E perché?
– Perché, altrimenti, non sarebbe più divertente.
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Gio era tutto, ma più di ogni altra cosa era libertà. Lui era libero in tutti i modi in cui avrei voluto essere libero io.
Gio era tornato a essere il mio supereroe. E non avrebbe più smesso di stupirmi.
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Buona lettura!
 
L’autore.
Giacomo Mazzariol è nato nel 1997 a Castelfranco Veneto, dove vive con la sua famiglia. Nel marzo del 2015 ha caricato su YouTube un corto, The Simple Interview, girato assieme al fratello minore Giovanni, che ne è il protagonista. Giovanni ha la sindrome di Down. Il video ha avuto un’eco imprevedibile: i principali quotidiani gli hanno dedicato la prima pagina ed è stato commentato anche all’estero.