Recensione
Ho deciso di intraprendere la lettura di Dimmi che credi al destino poiché ho letto quasi tutti i libri di Bianchini e non mi volevo far sfuggire proprio l’ultimo. In più questo romanzo è stato pubblicizzato veramente molto e in ogni dove: in tv, alla radio e addirittura su instagram!
La storia al centro di Dimmi che credi al destino è piacevole, da lettrice incallita l’ambientazione della libreria mi piace moltissimo! La trama però non rispecchia molto i miei gusti: i personaggi sono un po’ banali e monotoni, i loro pensieri e le azioni sono quasi prevedibili, il finale è scontato.
Ornella, dopo i problemi di droga che ha affrontato in gioventù, ha trovato il suo riscatto nell’Italian Book Shop che dirige a tempo pieno. La storia nasconde un particolare importante che emerge però solo a metà libro: Ornella è sposata e suo marito si trova in Italia in fin di vita a causa della droga. Il tema della dipendenza da droghe è affrontato nel giusto modo anche se non ho apprezzato come viene descritto il rapporto così distaccato tra Ornella e suo marito.
Uno dei personaggi che ho apprezzato di più invece è Mr George, un anziano signore che le tiene compagnia nei vari momenti della giornata. Per Ornella è quasi un confidente ed è grazie ai suoi consigli che la storia prende vita.
“Un giorno però, quando la vide spuntare, Mr George le fece cenno di accomodarsi accanto a lui. Ornella accettò perché non aveva avuto il tempismo di dire “no, grazie”, un po’ come quando ti aspettano per prendere l’ascensore. Per settimane erano rimasti seduti uno accanto all’altra, leggendo o guardando l’orizzonte, facendosi un cenno di saluto all’inizio e alla fine. Ma quel rapporto presto era cambiato perché Ornella aveva due grandi amore: i libri e gli esseri umani. E non poteva non innamorarsi di un vecchietto che aveva fatto la guerra, aveva studiato a Perugia e leggeva Calvino.
Interessante anche come viene sviluppato il rapporto di amicizia tra Ornella e la Patti, le due amiche si aiutano nei momenti di difficoltà, sostenedosi a vicenda, senza mai essere però troppo invadenti e lasciando all’altra la possibilità di vivere la propria vita senza imporsi.
“Ornella mise giù con la consapevolezza di avere un’amica davvero
fuori dal comune, e non l’avrebbe cambiata di una virgola.”
L’amore è l’altro tema che ricorre in tutto il romanzo: l’amore passato prima, con la figura di Axel, e l’amore futuro poi, con la presenza di Mr Bernard.
Alla storia di Ornella si intrecciano storie dei personaggi minori come quella di Diego, un giovane ragioniere italiano che fa il barbiere part-time
nel negozio affianco a quello di Ornella. E’ tormentato da problemi amorosi poiché ha una relazione con un uomo sposato che non vuole dichiarare la sua omosessualità.Molto apprezzate sono state anche le numerose citazioni letterarie, musicali e cinematografiche.
Consiglio Dimmi che credi al destino? Ni. Se vi avvicinate a Bianchini per la prima volta, non consiglio di farlo con questo libro, ne avete la possibilità vi consiglio di scegliere un altro libro di Bianchini, come ad esempio “Io che amo solo te”.
Buona lettura!
Debora