Racconti a tempo di musica – Nati Per Scrivere

JUKEBOX – Racconti a tempo di musica 
Autori Vari
Editore: Associazione Culturale Nati per Scrivere
Genere: antologia di racconti
Formato: Cartaceo e digitale
Prezzo: 10 euro (cartaceo), 0,99 euro (digitale)
Pagine: 120
ISBN cartaceo: 9788894210224
Data di uscita: 10 febbraio 2017
Disponibile in digitale su tutti gli store di ebook (Amazon, Ibs, Kobo Store, Libreria Universitaria ecc).
Link Amazon ebook: www.amazon.it/dp/B06X3S3LJD/
Disponibile in cartaceo
– contattando l’associazione via email, telefono o facebook
– in alcune librerie locali, come il caffè Lettera 22, Via Mazzini 84, Viareggio (LU). Lista in aggiornamento continuo.

Recensione
Jukebox. Racconti a tempo di musica è, come è facilmente intuibile dal titolo una raccolta di brevi storie. Ciò che le accomuna è il tema a cui fanno riferimento: la musica. Proprio come succede in campo musicale che ci siano generi diversi, anche in questo caso i racconti che compongono l’antologia sono tutti differenti tra sé per tematiche affrontate, stili e generi narrativi.
Ci sono racconti più reali, altri fantastici, qualcuno di narrativa, altri fantasy, noir e ballate!
Ed è proprio una ballata ad aprire la raccolta: Il crociato di Emanuele Marcheselli ci riporta alle atmosfere magiche delle canzoni medievali, narrando le vicende di un cavaliere che incontra il vero amore. La conquista della bella dama, però, non è così semplice ed il finale è tutt’altro che felice; tra i più particolari per stile e contenuto!
Frederick di Luciana Volante è il racconto più dolce. La protagonista è Patrizia, chiamata dalle sue amiche Patti data la somiglianza con Patti Smith. E’ un’infermiera del reparto maternità, al suo primo incarico. A raccontare la sua storia è Frederick. Il legame tra Patti e Frederick ha inizio nel momento in cui Frederick viene al mondo. Nato prematuramente e con un parto difficile, fatica a riprendersi nei giorni successivi, così come sua madre. Ad occuparsi di lui è Patti. I giorni passano ma le cure non sembrano essere sufficienti e così una sera, quasi per caso, capisce che la sua amata musica può fare la differenza per il piccolo. La dimostrazione di come si possa riuscire a far suscitare forte emozioni in poche pagine!
Daniela Tresconi è una dei due autori di cui avevo già avuto il piacere di leggere qualcosa tra le loro opere. Ho infatti letto recentemente La linea del destino. Lo spartito del diavolo, il suo racconto nell’antologia, richiama molti degli elementi del romanzo precedente: una protagonista arriva in un piccolo borgo per compiere degli studi, questa volta archeologici. Fin dal momento in cui arriva a Trebiano si avverte un’atmosfera cupa. Se la linea del destino è un romanzo misterioso, con questo racconto riesce ad andare oltre e a creare una storia ancora più tetra. A cosa si riferisce Lo sparito del diavolo? Ovviamente non ve lo dirò dato che scoprirlo è la parte interessante!
Si bemolle di Maria Pia Michelini è stato il protagonista della tappa sul nostro blog del blogtour dedicato a Jukebox.
Entriamo nella storia in punta di piedi, capiamo che i protagonisti sono due, ma sappiamo solo il luogo e l’ora dell’incontro tra i due. Piano piano riusciamo a comprendere che tra i due, Ronald e Lena, c’è qualcosa che li lega profondamente. Ronald cerca un chiarimento ed un pianoforte gli darà la risposta alle sue domande. La musica riesce a creare dei legami così forti che vanno al di là della realtà.

Lei ricominciò a battere il tasto con più insistenza, stravolta, un Si bemolle che tradiva una crescente insofferenza per una situazione che sembrava non sbloccarsi più.

Alessio Del Debbio è il secondo autore che già “conoscevo”, di suo ho infatti letto Favola di una falena, decisamente diverso è Sunday, Gloomy Sunday. Siamo in una Berlino tenebrosa e le note che fanno da sottofondo al racconto non sono proprio piacevoli dato che sembrano indurre al suicidio chi le ascolta. Questo è uno dei racconti con più personaggi al suo interno ed è ben strutturato al punto che sembra quasi di leggere un romanzo. Una storia noir con una punta di paranormale, a svolgere le indagini Ulrik Von Schreiber e il suo “scagnozzo” Fabian.

Strinse gli occhi stanchi e gli parve di vederla, là fuori, che l’aveva aspettato per tutti quei giorni. Se l’oscurità avesse avuto un volto, Rudi avrebbe detto che stava sorridendo.

I love you baby di Leandra Cazzola è un racconto molto piacevole da leggere, ricco di citazioni, non solo musicali. La musica viene vista come scrigno di ricordi, le prime uscite, la giovinezza, i primi baci, i primi amori. Grazie alle note possiamo rivivere le emozioni passate ma mai dimenticate.
Amore ben diverso, invece, quello che viene narrato in Lucia e le sue note di Serenella Menichetti. In poche righe ci presenta l’incontro tra Edoardo, avvocato di trentasette anni e Lucia, violinista trentatreenne. Dopo pochi mesi si sposano ma qualche anno dopo, soprattutto dopo la nascita di Jacopo, il loro rapporto cambia e, a causa della forte personalità di Edoardo, Lucia è come se si fosse annullata. Quando però riprende in mano il suo violino torna ad essere se stessa, in tutta la sua bellezza.
Ethan è invece il New York City boy di Francesco Balestri. E’ un grande amante della musica al punto di andare contro tutto e tutti pur di seguire il suo sogno: quello di esibirsi davanti ad un grande pubblico. La sua storia ci dimostra che a volte siamo talmente accecati dalla voglia di soddisfare i nostri sogni e le nostre passioni, da commettere dei passi falsi che influiranno negativamente sulla nostra persona, sul nostro futuro, sulla nostra vita. Anche Luca, il protagonista de La voce di Chiara Rantini è un grande appassionato di musica, soprattutto quella classica. Il teatro è l’unico posto in cui si sente compreso. Ma questa sua passione diventa una vera e propria ossessione. Sua moglie ed i suoi fratelli lo guardano quasi come se fosse pazzo, ed in effetti qualcosa di strano c’è nella sua vita. Qualcosa che però riesce a vedere ed ascoltare soltanto lui e che lo porterà a prendere una grande decisione.

Quanto poteva essere delicata la musica e quali sensazioni sapeva dare a chi aveva un cuore sensibile e tendente alla malinconia! Luca aspirò profondamente l’aria e sentì, con un lieve senso di vertigine, la melodia rovesciarsi in onde sugli spettatori, sulla platea, sui palchi in alto e su fino al soffitto che brillava di uno splendido lampadario a gocce.

Un racconto delicato, a differenza dell’ultimo dell’antologia, Gli infami di Mirko Tondi. L’autore non si risparmia e riesce a creare un racconto in cui la violenza la fa da padrona. A fare da colonna sonora agli episodi che riguardano i protagonisti del racconto sono le canzoni di Otis Redding, quasi a volerne dare una visione cinematografica.

“Si sono conosciuti al fan club di Otis Redding. Tre tipi così, tutti accumunati dalla stessa passione. Si scambiano vecchi cimeli, come articoli di giornale, poster, autografi, oppure vanno a caccia di incisioni rare su vinile, insomma tutta roba da collezionisti o fanatici belli e buoni. Fan club a parte, li chiamano gli infami, per la nomea che si sono fatti. Se li vedi arrivare insieme, può darsi anche che succeda un casino.”

Come potete notare, anche se i miei sono brevi pensieri, i racconti si differenziano molto tra molto. Essendo variegati ed alternati in modo sapiente, il lettore è continuamente incuriosito ed invogliato a scoprire la nuova storia, con nuovi personaggi, nuove ambientazioni, situazioni ed emozioni che vengono suscitate, da leggere e ascoltare, traccia dopo traccia, come se fosse un vero e proprio album di musica.

L’associazione culturale “Nati per scrivere” nasce nel 2016, da un gruppo di appassionati lettori, decisi a promuovere la cultura del libro e a valorizzare gli scrittori emergenti, soprattutto locali. Organizza eventi e incontri letterari, reading e laboratori di scrittura.

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