Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren

 
Traduzione: Irene Sorrentino
Titolo originale: KuolemaEhtoolehdossa
Editore: Sonzogno
Pagine: 284
 
 
“Tic tac, tic tac, tic tac.” A Villa del lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè. E, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look.
 
Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che figli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire. Andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turnare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.
 
Recensione
 
Capita di vedere un libro.  Capita che, di questo libro, ti colpisca la copertina. E capita quindi di leggerne la trama e che la trama ti conquisti tanto da fare di tutto per trovare quel libro. Poi capita di leggerlo e di rimanerne delusi! Ecco questo è quello che mi è capitato!
Non do la colpa della mia delusione al libro di per sé. Ha sì i suoi difetti, ma in fin dei conti non è così male. È come ci viene presentato che crea false illusioni!
 
“Provette Miss Marple…in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.”
 
Ora…io non ho letto Agatha Christie ma se viene considerata tra le personalità di spicco del giallo, un motivo ci sarà! Il problema è che in questo libro del mistery che tocca le corde del giallo e della commedia se ne vede poco! Non c’è quel brivido che ti tiene incollato al libro pagina dopo pagina per scoprire chi ha commesso cosa! Devo essere sincera, ero preparata a tutto ciò perché avevo già letto di questo “problema” in alcune recensioni. Ma l’argomento mi incuriosisce sempre molto e complice l’uscita recente del secondo libro di questa serie, “Fuga da Villa del Lieto Tramonto“, ho voluto leggerlo lo stesso.
Di aspetti positivi però ce ne sono!
Primo fra tutti i personaggi principali. Le tre vecchiette protagoniste: Siiri, Irma e Anna-Liisa così diverse l’una dall’altra rappresentano un trio davvero ben fornito! Vivono in questa casa di riposo e si destreggiano tra le varie attività che possono svolgere all’interno. I funerali sono quasi all’ordine del giorno, se si tratta di una persona anziana, se però muore un giovane cuoco all’interno della residenza allora sì che c’è la novità! A queste anziane si rizzano le orecchie, anche se, come ho già detto prima, non è che indagheranno più di tanto su questo avvenimento, sarà infatti un amico del cuoco a fare la parte consistente dell’indagine. Quanto succede però fa attirare l’attenzione delle protagoniste verso un altro problema all’interno di Villa del Lieto Tramonto. Sembra infatti che, quasi inspiegabilmente, alcuni anziani vengano trasferiti in un reparto d’isolamento con una repentina diagnosi di demenza. Percepiscono che c’è qualcosa che non va in tutto questo ed è forse questo aspetto, che le coinvolge direttamente, che le vedrà attivarsi.
 
Fa da sottofondo al libro, infatti, la riflessione che l’autrice fa sulla condizione degli anziani, in particolar modo coloro che si trovano nelle case di riposo. L’aspetto interessante è che a parlare sono gli anziani stessi attraverso le loro sensazioni, emozioni ed impressioni. In particolar modo Siiria che ci accompagna per tutto il romanzo. L’autrice attraverso le protagoniste non demonizza certo chi decide di far vivere i propri genitori, nonni, parenti più vicini nelle residenze per anziani. Il suo obiettivo sono tutti coloro che prendono le case di riposo come “parcheggi” per anziani.
 
Figli e nipoti che si dimenticano quasi dei loro genitori, che continuano a vivere la propria vita non accorgendosi o facendo finta di non accorgersi di quello che vivono le persone anziane. Dall’altra parte prende di mira anche le case di riposo stesse e le persone che dovrebbero lavorare in questi posti che non mostrano un minimo di rispetto verso le persone più deboli ma che pensano invece soltanto ai loro interessi. Evitando la generalizzazione, ovvio.

Il tutto è condito da un’ironia che si può intravedere soprattutto nei dialoghi e nelle situazioni che coinvolgono i protagonisti meno giovani. Ironia nera, o dark come viene definita dalla sinossi, dato che l’argomento principale è essenzialmente la morte e tutto ciò che le gira intorno. Devo però fare un altro appunto anche su questo elemento. Infatti, se all’inizio questi dialoghi possono suscitare curiosità nel scoprire i personaggi, l’ambiente in cui vivono, le loro abitudini, a lungo andare risultano monotoni e abbastanza ripetitivi.

A questo punto alla domanda “consigli il libro?”, dovrei rispondere no, eppure lo consiglio lo stesso! Io stessa proverò a dare un’altra opportunità alla scrittrice, alla storia e alle tre protagoniste leggendo il seguito!
 
 
Gioia
 
 
 
 
 

 

4 Risposte a “Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren”

  1. Ciao! Sono assolutamente d'accordo con te! Secondo me il definirlo giallo è stato il vero problema. Il libro di per se non è male, io a mia volta l'ho consigliato e ho letto anche il seguito e mi è addirittura piaciuto più del primo, ma non rispecchia le aspettative "misteriose". Aspetto di sapere la tua opinione sul seguito 🙂

    1. Ciao!! Sì, esatto, il mistero è appena accennato!! Non ho ancora letto molti pareri sul secondo e questa tua opinione mi spinge ancora di più a leggerlo!! Sicuramente ti farò sapere 😉

  2. Sono molto incuriosita da questi libri perché confesso che mi piacciono i romanzi con protagoniste le vecchiette e finora ho letto solo commenti positivi, ma la tua opinione è molto interessante.

    1. Anche a me piacciono molto!! Quindi te lo consiglio!! Ma elimina con l'immaginazione l'ultima parte della sinossi, così il rischio di delusioni diminuisce ;D

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