Una semplice coincidenza di Irene Pistolato

Anche questa sera una nuova recensione, come avrete capito dal titolo si tratta di “Una semplice coincidenza” di Irene Pistolato. Un ebook che potete trovare su Amazon.
Ringrazio l’autrice che ci ha dato l’opportunità di leggere il suo romanzo.


Editore: Self publishing
Genere: Romance
Data pubblicazione: 25 giugno 2015
Pagine: 220

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Sinossi. Nella notte più movimentata, in una delle città più belle del mondo, Venezia, tutti sono pronti a salutare l’anno nuovo. L’arrivo della mezzanotte coglie impreparato qualcuno, altri festeggiano a modo loro, i più fortunati raggiungono l’ambita meta, Piazza San Marco, per gli spettacolari fuochi d’artificio. Una cosa non mancherà certamente in questa notte magica: l’amore. Amori che durano da molti anni, amori giovani, amori appena nati o che potrebbero nascere. Incontriamo personaggi diversi tra loro che si raccontano attraverso il loro presente e ricordi del passato, ognuno di loro spera in un nuovo anno ricco di amore e speranza.

 
Recensione

Una semplice coincidenza è ambientato a Venezia durante la notte di Capodanno. Nel romanzo non c’è un vero e proprio protagonista. Vengono infatti narrate diverse storie che poi, una semplice coincidenza, farà incontrare.
Il filo conduttore tra tutte queste storie è sicuramente l’amore. L’amore tra due persone anziane, quello proibito, quello tenuto nascosto per anni, quello segreto, quello in crisi, quello consolidato con gli anni e quello che sta sbocciando.
I personaggi e le situazioni sono talmente vasti che il lettore non può non immedesimarsi in qualcuno di essi.

La mia preferita che ho davvero sentito vicino a me è Katia. Katia è una ragazza, goffa a tratti anche buffa, che prova da sempre forti sentimenti verso Charlie, un ragazzo che frequentava la sua stessa scuola. Katia però è molto insicura, non riesce a lasciarsi andare e non gli confiderà mai quello che prova. La prima parte della sua presentazione sembrava l’avessi scritta io, per un attimo mi sono chiesta, ehi, chi è entrato nella mia mente?
Anche io, durante gli anni della scuola, ho vissuto una situazione davvero molto simile, figuracce davanti al ragazzo dei sogni comprese! Anche se Katia non ha mai vissuto una vera e propria relazione con Charlie, i suoi sentimenti influenzeranno durante tutta la sua vita le relazioni con gli altri ragazzi. E’ più forte di lei, per quanto ci provi a scacciare il pensiero di Charlie, è più presente che mai.

Charlie, si ritrova a lavorare in un bar, la notte di capodanno, quando invece potrebbe essere a casa sul divano! Si è sempre accontentato e ha bisogno di una scossa nella sua vita, ed è proprio quando meno se lo aspettava che questa scossa arriva.

Mafalda e Piero, arrivati al loro cinquantesimo anno di matrimonio. Si trovano a Venezia grazie al viaggio che è stato regalato loro dal figlio, per cercare di trovare, se non la passione, la serenità che li ha accompagnati dall’inizio.
Leonardo è un poliziotto e durante alcune ricerche si imbatte in una donna Pamela e con il tempo impara a conoscerla a distanza. Investigando, scopre che il marito la tradisce, e prova per lei quasi un senso di protezione oltre che ad una grande passione.


Pamela è attratta da quest’uomo uomo misterioso, che la osserva e la guarda da diverso tempo. George invece è un ragazzo inglese che fugge dal suo paese natale perché non si sente capito. Tra le vie prova invidia per tutte le coppie felici e innamorate che gli passano accanto. Ed è proprio camminando che una musica lo rapisce. Francesco invece ha un passato burrascoso con la sua famiglia, i suoi genitori, soprattutto suo padre, non hanno mai appoggiato le sue scelte, nonostante questo non abbandonerà la sua più grande passione. Giacomo e Marina, una coppia come tante altre, tra gli alti e bassi cercano di vivere il loro amore. Ricordando l’albero sotto il quale si sono amati per la prima volta, riescono ad andare avanti superando gli ostacoli che la vita li ha messo davanti.

“Siamo cambiati molto negli anni, siamo maturati e anche il nostro amore è cresciuto con noi. Non amerò altri che Giacomo, fino alla fine del tempo”.

L’aspetto che mi è piaciuto di più di Una semplice coincidenza è che le storie vengono narrate da entrambe le persone coinvolte. Ogni capitolo è dedicato ad un personaggio, di cui noi conosciamo la storia tramite flashbacks, sottolineati anche dal cambio del formato di scrittura, in corsivo. I passaggi tra presente e passato non sono del tutto netti, le prime battute dei flashbacks riprendono in qualche modo i fili del discorso del “presente”, questo aspetto mi ha molto divertita.
Un esempio:

“Com’è tua madre?”, chiese all’improvviso tornando serio. “Hai parlato di tuo padre, ma non mi hai detto di lei”.
 
Mia madre fu di parola, la settimana seguente venne a trovarmi a casa della nonna. Lei era andata a fare le spese ed eravamo soli.
 
La scrittura scorrevole rende la lettura piacevole e l’intreccio tra i vari personaggi crea interesse per quello che gli succede e per il loro passato, sebbene non ci siano grandi colpi di scena all’interno del romanzo.
Ci sono però degli aspetti che mi hanno poco convinta. Avrei voluto vedere una maggiore caratterizzazione dei personaggi maschili. Li ho trovati un po’ tutti somiglianti, nonostante le diverse storie e le diverse situazioni, i dialoghi che li vedevano coinvolti risultavano quasi omologati e a volte finti.
Nonostante questo, Una semplice coincidenza mi è piaciuto e lo consiglio sicuramente a tutti coloro che hanno voglia di immergersi in un libro ricco di romanticismo.
 
 
L’autrice. Irene Pistolato nasce a Venezia nel 1982, ma si trasferisce a Brescia per amore dodici anni fa. Lavora nella pasticceria del suo compagno, dove scrive ogni volta che ha un attimo di respiro. Ama i gatti e a casa ha tre micie che adora. Scrive soltanto da due anni, ma legge da tutta la vita. Scopre per caso l’esistenza di Wattpad, una writing community che le regala molte soddisfazioni, soprattutto con il suo romanzo “Ti va di rischiare?” che a oggi ha totalizzato un milione e 760mila visualizzazioni e grazie al quale riceve l’invito al Salone Internazionale del libro di Torino. Scrivere la aiuta a stare bene, a liberare la mente, la rilassa e la completa.

 

 

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