Una stanza piena di sogni di Ruta Sepetys

Traduzione di Roberta Scarabelli, Garzanti
Maggio 2013, pag. 306, 9.90€
New Orleans. Josie ha solo diciassette anni, ma non ha mai conosciuto l’affetto di una carezza. Sua madre è una prostituta e l’ha sempre trattata come un’estranea. Però Josie custodisce un segreto, un luogo speciale tutto suo: la stanza sopra la libreria dove lavora. Lì si rifugia nei pochi momenti liberi delle sue giornate. Lì, tra le pagine di Charles Dickens, Jane Austen e Francis Scott Fitzgerald, immagina un futuro migliore. Quando, un giorno, nel negozio entra Hearne, un uomo misterioso con la passione per le poesie di Keats, Josie per la prima volta crede che il sogno di una nuova vita potrebbe diventare realtà. Hearne è diverso da tutti. Hearne si preoccupa per lei, le offre parole di conforto. E’ come il padre che non ha mai avuto. Ma, quando tutto sembra possibile, anche scappare da New Orleans, Hearne viene ucciso. La vita ha deciso di mettere ancora una volta alla prova Josie. Non solo Hearne non c’è più, ma a venire accusata della sua scomparsa è la madre della ragazza.
Recensione
Josie Moraine ha diciassette e si vergogna del proprio nome: Josie infatti è il nome che sua madre ha scelto per lei traendo ispirazione dalla famosa Josie, la più grande maitresse di tutti i tempi.
Ma Josie odia anche il suo cognome, l’unico legame che ha ancora con sua madre.
Louise Moraine è una prostituta, ma a Josie questo non importa molto. Ha sempre vissuto in questo ambiente poco raccomandabile, fra trucchi pesanti, giochi perversi e clienti frettolosi.
Josie si divide fra le pulizie nella casa chiusa di proprietà dell’autoritaria quanto protettiva Willie Woodley e il lavoro, in compagnia del giovane Patrick, nella libreria del vecchio e tenero Charlie Marlowe.
Josie sente il peso del suo passato, fatto di solitudine, compassione e disprezzo, e un continuo e pressante sentimento di rivalsa la accompagna ogni giorno della sua vita.
La giovane si sente legata, attraverso un indistruttibile filo di sentimenti, alla degradante vita che conduce a New Orleans, senza avere il coraggio e la possibilità di allontanarsene.

Il suo sogno è quello di entrare alla Smith, una delle più prestigiose quanto dispendiose università in circolazione, ma vive nella consapevolezza che quello non è e non sarà mai il suo mondo.
Josie è una ragazza semplice, con una grande forza di volontà, dall’animo vero e puro, lontana da un mondo che le impone di essere soltanto un oggetto di scambio, un mondo fatto di corruzione e compromessi.
Ma Josie è anche un fragile contenitore di paure, dubbi e insicurezze.
Le sue parole sembravano continuare a sussurrarmi: “Le decisioni, sono quelle a dar forma al nostro destino”.
Mi avvicinai alla scrivania e tirai fuori il foglio ingiallito dal nascondiglio dove lo tenevo. Avevo iniziato la lista quando avevo tredici anni con il nome di Tom Moraine, un giornalista che era venuto nella libreria.  Un giorno in cui mi ero arrabbiata con Willie le avevo detto che avevo trovato mio padre e che me ne sarei andata. Willie era scoppiata a ridere, poi mi aveva detto che Moraine non era il nome di mio padre. […]
Willie diceva sempre che si dà troppa importanza ai padri, che il mio poteva essere uno tra migliaia […]. Mi diceva di non pensarci. Ma io non ci riuscivo. Così il gioco era continuato e per anni avevo giunto nomi alla lista, illudendomi che il cinquanta per cento di me fosse in qualche modo rispettabile invece che marcio.
Grazie all’amore e alla fiducia che molte persone (Jesse Thierry, l’affascinante meccanico del paese; il fidato Cokie, la tenera Sadie, perfino Willie) ripongono in lei troverà la forza di rinascere e riuscire ad esprime realmente sé stessa?
La drammatica e frustrante storia di Josie si mescola ad altri racconti, ad altre vite, più o meno emozionanti che arricchiscono il romanzo di pathos.
Molti sono i temi che l’autrice espone nel libro, spesso non semplici da affrontare, ma che offrono molti spunti di riflessione per il lettore.
La narrazione scorre veloce e a un ritmo serrato fino alle pagine finali, rendendo la lettura piacevole e coinvolgente.
Una stanza piena di sogni offre al lettore una visione di un mondo spietato, estremamente attuale, ma che cambia e si trasforma grazie alla passione e alla determinazione di persone coraggiose, come Josie, che possiedono la temerarietà di cambiare il proprio destino per inseguire il proprio futuro.
Consiglio questa lettura a chi cerca un romanzo intenso, ricco di emozioni e lontano dai pregiudizi, ma che nasconde al suo interno mondi differenti e distanti che arricchiscono ognuno di noi.
E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Buona lettura!
L’autrice.
Ruta Sepetys è nata negli Stati Uniti da una famiglia di rifugiati lituani la cui storia ha ispirato il suo primo romanzo, il best seller Avevano spento anche la luna (Garzanti, 2011). Vive nel Tennesee con la sua famiglia.

3 Risposte a “Una stanza piena di sogni di Ruta Sepetys”

  1. Ciao Debora!!
    ho scovato questo libro da Libraccio a 8 euro e l'ho comprato, visto che l'altro libro dell'autrice (Aveva spento anche la luna) mi era piaciuto moltissimo.
    Ora sto leggendo "Ci proteggerà la neve", quindi molto presto mi tufferò in questo che hai recensito.
    La Sepetys sembra essere una garanzia! 🙂

I commenti sono chiusi.