Il bambino che trovò il sole di notte di Luca di Fulvio

Rizzoli, settembre 2015
pag. 682, 20.00€
Sinossi. 1407. E’ solo un bambino, il principe Marcus II di Saxia, quando nel cortile del castello di famiglia assiste impotente al massacro dei suoi cari, trucidati per ordine di Ojsternig, signore del regno vicino. La strage, in cui tutti lo credono morto, è la prima mossa dell’usurpatore Ojsternig per farsi riconoscere dall’imperatore come legittimo erede della terra della Raühnvahl. Ma qualcosa va storto, perché Marcus sopravvive a quella violenza sanguinaria grazie all’aiuto della piccola Eloisa, figlia della levatrice del villaggio. Così quel giorno ritornerà ogni notte nei suoi incubi come l’ultimo della sua agiata vita da nobile e il primo di quella da pezzente. Accolto nella casa della levatrice Agnete, Marcus perderà il suo nome – nessuno deve sapere che l’erede del principe della Raühnvahl è vivo – e diventerà Mikael. Ma soprattutto imparerà a vivere come un animale, forgiato dagli stenti e dalla fatica della vita da contadino, e a combattere come un guerriero, senza mai dimenticarsi che è e cosa gli spetta di diritto. Non può immaginare, Mikael, che la sua nuova esistenza è destinata a fare di lui un eroe che conoscerà la forza inarrestabile dell’amore. E cambierà per sempre le sorti dell’Impero.
Recensione
 
Un libro fatto di coraggio e determinazione, una lotta alla ricerca della libertà.
Ambientato nel 1400, Il bambino che trovò il sole di notte è una lettura perfetta per chi ama il genere storico, arricchito da una profonda storia di sentimenti ed emozioni.
Marcus II di Saxia è l’unico rimasto della sua famiglia dopo la terribile strage che ha sconvolto la sua vita e quella di tutto il regno. Per ordine del sanguinoso Ojsternig, la famiglia di Marcus, legittimia sovrana della terra della Raühnvahl, viene trucidata, per reclamarne la proprietà. Marcus è l ‘unico ad essere sopravvissuto alla strage grazie all’aiuto della piccola e coraggiosa Eloisa, figlia della levatrice del paese, Agnete.
Marcus, terrificato e sconvolto, non ha idea di quale sarà il proprio destino in un nuovo mondo, fatto di stenti, sacrificio e povertà. Proprio lui, abituato a dormire in un caldo letto tra morbide coperte e ad avere sempre pasti caldi e abbondanti, si ritrova a scoprire che i contadini non hanno gli stessi privilegi.

Marcus diviene Mikael, nessuno deve sapere chi è, né la sua provenienza. E’ questo l’inizio di una nuova esistenza fatta di nuovi insegnamenti, senza abbandonare mai la vendetta verso chi si è appropriato di una vita che non gli appartiene.
 
Rincantucciato sul pagliericcio, solo più che mai, Mikael respirava piano. Il sangue sul labbro si era raggrumato insieme alla terra. Non riusciva a pensare ad altro che al piccolo Hubertus, ferito a morte dai topi che vivevano fuori, nel mondo. Là dove chi sopravviveva diventava più forte, più forte, più cattivo, più determinato. Due giorni, aveva detto Agnete, e poi anche lui avrebbe dovuto combattere per la vita. Pensava a Hubertus e vedeva se stesso.
<<Vorrei che tu fossi qui a insegnarmi come si fa, padre>> sussurrò.

 

 
Mikael, insieme ai suoi coraggiosi compagni di viaggio, scoprirà che anche le sconfitte e le paure aiutano a scoprire chi si è veramente e che i successi spesso sono preceduti da infinite cadute, ma quello che conta è rialzarsi e non perdere mai la speranza.
La lotta per la libertà, le violenze perpetrate verso chi non ha altro che la propria dignità, fanno da sfondo ad una splendida storia d’amore.
Mikeal ed Eloisa infatti sono cresciuti insieme. Eloisa, fin dai primi istanti della loro conoscenza, ha combattuto per Mikeal, per la loro amicizia. E Mikeal non ha mai dimenticato tutti i pericoli che la ragazza ha affrontato per lui.
I ragazzi crescono fianco a fianco, affrontando le avversità mano nella mano, e diventano giovani adulti che, guardandosi negli occhi, scoprono che nuovi sentimenti stanno nascendo tra di loro.
 

<<E’ l’amore la cosa dolce che fa sentire coraggiosi come l’odio?>> domandò di nuovo. E di nuovo si passò il polpastrello sul palmo della mano.<<Come l’hai scoperto?>> gli domandò il vecchio.Mikael smise di accarezzarsi il palmo, come se fosse stato colto in flagrante. Arrossì. <<Lo dicono…le ragazze. Quelle grandi…>> balbettò confuso, ricordando la risposta di Eloisa.Raphael assunse un’aria scettica. <<E tu ti fidi sempre di quello che dicono gli altri?>>Mikael si agitò nervosamente sullo sgabello. Perché non gli rispondeva e basta? <<Io credo a quello che mi dite voi>> ribatté con una nota stizzita nella voce.<<La verità non sta in quello che dicono le persone>> rispose Raphael.<<Neanche quello che mi dite voi è vero?>> chiese Mikael insicuro, come se avesse appena scoperto di trovarsi in equilibrio su un precipizio.<<Quello che ti dicono le persone, me compreso, è la verità solo se trova una corrispondenza dentro di te.>> Raphael si sporse verso di lui e gli toccò il petto con l’indice, all’altezza del cuore. <<L’unica verità che conta è quella che suona dentro di te.>>

 
Un libro dallo stile semplice e diretto che arriva semplicemente al cuore del lettore; una lettura istruttiva che insegna che non è mai giusto arrendersi senza seguire i propri sogni ed ideali. Perché la libertà deve far parte di ogni uomo e la propria dignità deve essere sempre rispettata ed esaltata.
Tutti i personaggi che compongono la storia aggiungono elementi che la caratterizzano, rendendola ricca di cambiamenti e colpi di scena.
Consiglio questa lettura a chi cerca un romanzo emozionante e avvincente, che offre ottimi spunti di riflessione sulle avversità della vita.



E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Buona lettura!

 
 
L’autore.
Luca Di Fulvio (Roma 1957), prima di dedicarsi alla scrittura, si è diplomato all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. I suoi libri sono tradotti in più di 10 lingue. Per Rizzoli ha pubblicato La ragazza che toccava il cielo (2013).