Vero e proprio caso editoriale, Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop è un piccolo capolavoro che molti lettori hanno scoperto e amato anche grazie all’omonimo fortunato film dei primi anni Novanta. Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.
Recensione
pensare ad un libro in cui una parte sostanziale sarà dedicata alla cucina, ma non è così!
“Sapeva che il pomodoro è un frutto?”
“Davvero?” si meravigliò la signora Threadgoode.
“Proprio così”
La signora Threadgoode parve molto colpita dalla notizia.
“Oh no! E’ tutta la vita che mangio i pomodori come verdura, conditi con l’olio e il sale! Davvero sono frutti?”
“Si”

storia che viene raccontata dalla signora Threadgoode alla sua giovane amica Evelyn che la va a trovare nella casa di riposo in cui si trova, e il racconto della società in cui Idge e Ruth vivono, raccontato attraverso i racconti della signora Weems.
la struttura: i capitoli, molto brevi e veloci da leggere, non sono in ordine
cronologico. La storia infatti viene raccontata attraverso flashback e ritorni
al presente: il racconto si apre nel 1929, per poi passare nel 1985 nel secondo capitolo, e ritornare improvvisamente nel ’29. Questi spostamenti temporali però non sono difficili da seguire ma ci aiutano a capire la storia nel modo migliore e semplificano molti passaggi del racconto. Amo la struttura del romanzo, i capitoli brevi infatti ne facilitano la lettura, e invogliano a leggere i capitoli successivi
“Ora che ci penso, Idge e Ruth comprarono il Caffè nel 1929,
nel momento peggiore della Depressione, ma non credo che abbiano mai fatto uso di margarina. O perlomeno io non me ne ricordo. E’ strano, il mondo pativa la fame, ma al Caffè gli anni della Depressione furono forse i più felici, anche se eravamo tutti provati. Si, eravamo felici e non lo sapevamo.”
Evelyn troverà nella figura della signora Threadgoode una vera amica, riscoprendo la sicurezza in se stessa e la felicità che ha sempre cercato senza risultati.
Lo stile dell’autrice mi ha molto incuriosito, vorrei leggere qualche altro suo romanzo, quale mi consigliate?
Curiosità. Dal romanzo “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” è stato tratto nel 1991 il film Pomodori verdi fritti alla fermata del treno diretto da Jon Avnet. Tra le attrici del cast possiamo trovare Mary Stuart Masterson, Mry-Louise Parker, Kathy Bates e Jessica Tandy.
Già mi ispirava prima, ora la tua recensione ha confermato le mie impressioni! Spero di leggerlo presto! ^^
Te lo consiglio, è veramente un bel romanzo! 🙂
Ammetto di non aver letto ancora questo romanzo, anzi ho un altro romanzo della Flagg in libreria e devo ancora leggere pure quello. Credo che questa estate sarà la volta buona e se mi piacerà come sperò recupererò anche il suo romanzo più famoso.
Non vedo l'ora anche io di prendere qualche altro suo romanzo per confermare l'idea che ho dell'autrice! 🙂