Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto di Francesco Guccini

 
 
 
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 3 novembre 2015
Pagine: 147
Ebook: 6,99 €
Prezzo di copertina: 12, 75 €

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Da dietro il crinale della collina si vede arrivare un piccolo corteo, preceduto dal suonatore di fisarmonica e dal mescitore di vino. Lo sposo e la sposa sono in cammino all’alba, raggiungeranno la chiesa non proprio freschissimi e poi, dopo la cerimonia, riprenderanno insieme la strada insieme agli altri, di nuovo per mulattiere, pronti a godersi un pranzo e una cena con l’appetito rinvigorito dalla scarpinata. Un matrimonio oggi inimmaginabile, che era perfettamente normale quando il piccolo Francesco Guccini vi prendeva parte, portando agli sposi un dono veramente prezioso…
E ancora: il funerale del mitico Gigi de l’Orbo, il sarto sempre ubriaco, il tenore lirico appassionato di ciclismo, la contadina poetessa, un indimenticabile compagno di scuola e tante altre “istantanee”, colme di ironia e appena velate di malinconia, di un tempo andato che non ritornerà. Qualche volta, tra queste pagine, la pellicola della memoria dell’autore resta impressionata da figure sfuggenti, sornione come gatti, dolci come il ricordo di chi se n’è andato, o forse un po’ beffarde come fantasmi…
Questi racconti sono un viaggio attraverso il tempo e i registri narrativi, e riportano in vita per noi esistenze minime, destinate a essere dimenticate se non giungessero le parole a rievocarle.
 
 
RECENSIONE
 
Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto  non è il primo libro che letto di Guccini. Infatti, ho già avuto occasione di leggere i due volumi del Dizionario delle cose perdute pubblicati pochi anni fa. Ho deciso quindi di intraprendere una nuova lettura per confermare ciò che penso di Guccini autore.
Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto è una serie di racconti brevi in cui Guccini racconta gli anni della sua infanzia, della sua adolescenza. Gli anni in cui tutto si viveva con un coinvolgimento diverso, più intenso, anche per un evento semplice e quotidiano come un matrimonio o un funerale.
 
La comitiva arrivò davanti alla casa dei miei nonni, il mulino, alle dieci e trenta della domenica mattina.  Un gruppo era partito dalla Casa Nuova (Canova, in lingua locale),un poderetto di contadini ben in alto oltre il fiume. Erano scesi da una mulattiera che oggi non esiste più, si preferiscono le strade percorribili da un’automobile. Qualche traccia si trova ancora ma il resto, non più battuto da piedi umani, si è inesorabilmente infrascato.
Gli altri della comitiva venivano addirittura da più lontano, da un altro paese situato ben oltre il crinale, dove la Toscana finisce e comincia l’Emilia. Erano in giro, soprattutto i secondi, da più di un’ora, ma il percorso non era finito: passato il fiume sul ponte (il Pontaccio) e arrivati al mulino, bisognava prendere la mulattiera che porta in paese, lì passare la Statale 64 e prendere l’altra mulattiera che raggiunge la chiesa. Perché quello era un corteo matrimoniale: sposi, testimoni, parenti e amici stavano andando in chiesa per celebrare le nozze di Coriolano e… il nome della sposa proprio non me lo ricordo.

Un matrimonio un funerale per non parlar del gatto

 
Lo stile dell’autore è inconfondibile. I suoi pensieri e le sue sensazioni vengono narrate con una semplicità sconvolgente, aiutando il lettore ad immedesimarsi e provare le stesse sensazioni di beatitudine che il piccolo Francesco prova.
Il libro è breve. Poco più di cento pagine per rivivere, con intensa nostalgia, immagine impresse nella mente come una serie di fotografie (come afferma lo stesso Guccini nel primo capitolo).
 
Siamo sopraffatti dalle fotografie. In un’orgia di scatti e balenii di piccoli lampi di flash che catturano e codificano tutti i momenti delle nostre vite. A ogni cerimonia, ogni gita, ogni raduno o cena, ma anche senza un’occasione precisa. Ogni volta che qualcuno è punto dalla vaghezza della foto, vedi i telefonini apparire per cogliere un ricordo, una traccia, seppur esile, di quel momento.
 
Sicuramente si percepisce tutto quello che di positivo il passato ha offerto ad un bambino che aveva opportunità e situazioni di svago limitate.
La felicità è qualcosa di raro, fugace.
I racconti sono come una serie di fotografie (come afferma il primo capitolo del libro) che l’
Tutti i personaggi che completano i vari racconti sono caratteristici del luogo in cui i fatti si svolgono, buffi e bizzarri.
Consiglio Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto? Ni.
Le storie narrate, le ambientazioni, i personaggi d’altri tempi sono sicuramente affascinanti, ma spesso ripetitivi. Inoltre, a mio parere, la lettura poteva essere approfondita maggiormente, ampliando le narrazioni o aggiungendone di nuove.
 
E voi lo avete letto? Cosa ne pensate?
Buona lettura!
 
 
 
 
 
 

L’autore. Francesco Guccini si conferma ancora una volta come uno dei più grandi cantori della nostra provincia e del suo epos perduto, con la sapienza e l’infinita pazienza di chi sa esercitare ogni giorno il setaccio della memoria per far riaffiorare dettagli, immagini ed emozioni che sono nutrimento per il presente e per il futuro. Francesco Guccini è il cantautore “mito” di più d’una generazione e uno degli scrittori più originali della scena letteraria italiana. Esordisce nel 1989 con Cronache Epifaniche per pubblicare poi Vacca d’un cane (1993), Racconti d’inverno (1993, con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi), La legge del bar e altre cronache (1996), Cittanova blues (2003), Icaro (2008), i due volumi del Dizionario delle cose perdute (2012 e 2014), oltre alla fortunatissima serie di gialli appenninici in coppia con Loriano Macchiavelli.

2 Risposte a “Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto di Francesco Guccini”

  1. Ciao Debora 😀 Mi sono appena iscritta al vostro blog! 🙂 Siete due gemelle? *-* Amate ENTRAMBE i libri? Ma che bello deve essere avere sempre qualcuno con cui condividere la propria passione! Gio! Anche io ho amato Orgoglio e Pregiudizio, sia il libro che il film ed anche lo spettacolo teatrale che ho visto a novembre! E poi… amo Dawson's Creek! Ho visto tutte le 6 stagioni l'anno passato per imparare l'inglese; io però preferisco Pacey ^^ Mi ero persa l'uscita di questo romanzo, sai? E non sapevo che Guccini fosse uno scrittore :3 Beh, spero di poter tornare presto qui! ^^ Se vi va di confrontarvi a proposito di libri io ci sono, sia qui sia sul mio blog ^^

    1. Ciao Fracy!
      Prima di tutto vorrei ringraziarti per la tua iscrizione e per il bel commento che ci hai lasciato!
      Si, io e Gioia siamo due gemelle, anche se molto diverse sia fisicamente che caratterialmente. La lettura però è una delle grandi passioni che più ci lega! *-*
      Spero ci saranno altre opportunità per scambiarci pareri e opinioni.
      Grazie ancora di cuore, e benvenuta! 😀

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